La prima cosa che salta agli occhi lungo il Cammino ¨¨ la quantit¨¤ immensa di "peregrinos" lungo la via. La mattina appare simile a una fiumana colorata di gente d'ogni et¨¤ e provenienza: s'incontrano ogni pochi passi Spagnoli e Italiani, Tedeschi e Francesi, Britannici e Polacchi, ma anche un gran numero di Statunitensi, Giapponesi, Coreani e Australiani. Quasi tutti portano appesa [...]
La prima cosa che salta agli occhi lungo il Cammino ¨¨ la quantit¨¤ immensa di "peregrinos" lungo la via.
La mattina appare simile a una fiumana colorata di gente d'ogni et¨¤ e provenienza: s'incontrano ogni pochi passi Spagnoli e Italiani, Tedeschi e Francesi, Britannici e Polacchi, ma anche un gran numero di Statunitensi, Giapponesi, Coreani e Australiani. Quasi tutti portano appesa allo zaino la "concha", la conchiglia simbolo del pellegrinaggio al sepolcro dell'apostolo Giacomo, mentre la variet¨¤ delle calzature ¨¨ impressionante: si vedono sandali, scarpini da trail running, pedule e addirittura scarponi ramponabili che ti aspetteresti di vedere al limitare dei ghiacciai.
Unanime ¨¨ l'adesione ai codici di comportamento. Nell'affiancare gli sconosciuti ci si annuncia con un "Hola" e non li si supera senza un sorridente augurio di "Buen camino".
Universale ¨¨ anche la preoccupazione per quanto riguarda i posti-letto. "Non si ¨¨ mai vista tanta gente lungo il Cammino" ci racconta Ivan, proprietario di un furgone attrezzato come bar mobile. "L'anno scorso sono arrivate a Santiago circa 270.000 persone, e quest'anno il boom non si ¨¨ arrestato come al solito a fine agosto. A settembre inoltrato l'affluenza continua ad aumentare, e gli albergues sono pieni da scoppiare".
Il primo dente dell'altimetria ¨¨ la salita che conduce alla ventosa cima chiamata Alto del Perd¨°n. ? uno dei luoghi pi¨´ fotografati dell'intero Cammino per via della teoria di sagome di pellegrini installate lass¨´, a pochi chilometri da Puente la Reina, dove il Cammino Aragonese s'immette sul pi¨´ frequentato Cammino Francese.
L'indomani percorriamo 42 chilometri, rinfrancati dall'incontro pomeridiano con la "fonte del vino" di Irache, mentre il giorno dopo ce ne bastano 28 per varcare l'Ebro ed entrare a Logro?o, capoluogo della regione della Rioja. ? una zona rinomata per i suoi vini e ferve la Fiesta di San Mateo, ossia la celebrazione della vendemmia: canti e fuochi d'artificio vanno avanti sino al cuore della notte, e i primi pellegrini che incrociamo l'indomani all'alba hanno l'aria affranta di chi non ¨¨ riuscito a chiudere occhio. Altri, in compenso, sono ancora su di giri, come se la tappa di oggi fosse la naturale prosecuzione della fiesta.
Enrico Brizzi
[In collaborazione con www.psicoatleti.org]
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