lo studio
Running e infortuni, farsi male due volte non ¨¨ cos¨¬ strano: lo spiega una ricerca
Repetita iuvant. Se i latini sostenevano che ripetere fosse cosa buona, non sempre questo pu¨° valere per il runner. Soprattutto se si tratta di infortuni.?Ok, ci siamo fatti male una volta, pazienza. Non ¨¨ detto che ci ricapiter¨¤ ancora, per¨°. O forse s¨¬? Uno studio olandese non fa stare del tutto tranquilli.
lo studio olandese
¡ª ?L¡¯analisi ¨¨ stata condotta dalle universit¨¤ di Rotterdam e Groningen e pubblicata a gennaio sul Clinical Journal of Sport Medecine.?I medici olandesi sostengono che, soprattutto tra i maratoneti, chi abbia gi¨¤ patito un infortunio abbia una maggiore possibilit¨¤ di infortunarsi nuovamente nei successivi 12 mesi.?La prospettiva non ¨¨ delle pi¨´ incoraggianti, ma pu¨° servire per stimolare una maggiore attenzione nella cura e nella prevenzione degli infortuni.?Gli studiosi hanno preso in analisi i partecipanti a tre gare olandesi corse nella stagione 2017, ovvero 2378 atleti amatoriali (recreational runners). I runner hanno risposto a tre questionari, due settimane prima della gara, il giorno dopo e un mese dopo. Nel campione analizzato l¡¯et¨¤ media era di 42,2 anni, composto per il 55% di uomini, e il 41,8% aveva gi¨¤ subito un infortunio.
il ritorno degli infortuni
¡ª ?L¡¯analisi dei questionari post gara ha evidenziato che il 55,1% dei runner che avevano gi¨¤ patito un infortunio nei 12 mesi precedenti allo studio, si erano infortunati di nuovo.?Inoltre, il 20,5% degli infortuni si ¨¨ manifestato nella stessa zona gi¨¤ infortunata. Le parti pi¨´ coinvolte sono state la zona alta delle gambe, quella bassa e le ginocchia. Queste zone hanno un rischio di recidiva 1,6 volte maggiori di altre parti del corpo.?Un elemento interessante che ¨¨ emerso ¨¨ che la possibilit¨¤ di infortunio era pi¨´ alta tra i runner che si erano iscritti a una maratona rispetto a quelli iscritti a una 10 km o una mezza. Perch¨¦ pi¨´ infortuni tra i maratoneti?
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maratoneti pi¨´ a rischio di infortuni
¡ª ?Gli studiosi olandesi sostengono che questo possa essere dovuto a inesperienza e a carichi di lavoro inadeguati. La maratona ¨¨ ormai diventata l¡¯obiettivo della maggior parte dei runner, prima era solo una gara per pochi, selezionati e preparati atleti. La maratona di Rotterdam della stagione 2017 aveva visto 15.450 partecipanti, quella del 1981 solo 200. Si tratta di una realt¨¤ non solo olandese, ma ormai di diffusione planetaria. Il maratoneta amatoriale svolge carichi di lavoro maggiori rispetto a chi prepara distanze pi¨´ brevi e questi carichi aumentano dopo aver effettuato l¡¯iscrizione alla gara e con l¡¯approssimarsi dell¡¯evento. La maggior parte degli infortuni registrati dallo studio sono avvenuti proprio poche settimane prima della gara.
il problema
¡ª ?Gli infortuni sembrano legati a doppio nodo al fatto stesso di iscriversi a una maratona e allo svolgimento pedissequo della tabella di allenamento, senza badare troppo ai vari ¡°dolorini¡± che possono presentarsi durante la preparazione.?Sono questi numeri e fatti che non devono scoraggiare l¡¯aspirante maratoneta o il runner amatoriale. Per riuscire al meglio nella corsa e negli obiettivi che ci siamo prefissati, ¨¨ necessario ascoltare e rispettare tutti i segnali che il nostro corpo ci manda. ¡°Correrci sopra¡± non ¨¨ mai una buona idea. Fermarsi e curarsi ¨¨ spesso pi¨´ utile.
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