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Via Francigena del Sud, il Lazio che non ti aspetti
Alberto Alberti se nĄŻ¨¨ andato il giorno dopo Natale. Aveva 88 anni e fino allĄŻultimo ha accompagnato i viandanti lungo i sentieri che si dipanano a sud di Roma, tra il basolato originale dellĄŻAppia antica e i Castelli, tra i resti di Norba e il litorale dellĄŻAgro Pontino. La sua passione. Non si pu¨° raccontare la Via Francigena del Sud senza partire da questo mitico personaggio che col suo entusiasmo e la sua caparbiet¨¤ quella Via lĄŻha prima immaginata e poi ha creato le condizioni per farla decollare. Ingegnere in pensione, triestino, velista illustre convertito dalle miglia marine ai chilometri in cammino, ¨¨ stato il primo a pensare di riportare alla luce lĄŻantico tragitto che i pellegrini compivano a sud di Roma per raggiungere Gerusalemme. Come Don Elias che tracci¨° le prime frecce gialle verso Santiago, cos¨Ź Alberto ha messo insieme, a partire dal 2005, una truppa di visionari e ha segnato di giallo sentieri e tratturi del Lazio Meridionale: se oggi possiamo camminare fino a Santa Maria di Leuca lo dobbiamo a lui e al Gruppo dei Dodici che fond¨°, e che ancora oggi ¨¨ il riferimento principale della Via.
900 CHILOMETRI - CĄŻera una cosa che Alberti non riusciva proprio a sopportare: il Cammino di Santiago. Ą°Non capiscoĄą, ripeteva con foga, Ą°perch¨Ś ogni anno pi¨´ di 30mila italiani vanno fino in Galizia per camminare, quando qui da noi ci sono queste bellezzeĄĄą. Difficile dargli torto. Il tratto laziale della Francigena del Sud ¨¨ un susseguirsi di borghi e abbazie, paesaggi sospesi tra mare e montagne che sorprendono gli stessi romani, poco abituati ad andare alla scoperta di questo territorio. Itinerario culturale del Consiglio dĄŻEuropa che ricalca lĄŻItinerarium Burdigalense - ovvero il racconto scritto nel 333 d.C. da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, lĄŻattuale Bordeaux, fino a Gerusalemme - la Francigena del Sud ¨¨ stata ratificata col voto dellĄŻAssemblea Generale dellĄŻAEVF nellĄŻottobre 2019 e unisce Roma a Santa Maria di Leuca (la nostra Finibus Terrae) in 900 km da percorrere in oltre un mese di cammino e da seguire con la guida ufficiale attesa da Terre di Mezzo nei prossimi mesi.
OLTRE I CASTELLI - Facile rimanere incantati dal Parco dellĄŻAppia Antica che sancisce lĄŻuscita dalla Capitale o dai laghi dei Castelli Romani subito dopo, ma la vera sorpresa della Francigena del Sud arriva quando ci si affaccia da queste alture e si scende verso la pianura. Dopo Velletri, la Via costeggia il lago di Giulianello, uno spettacolare specchio dĄŻacqua dĄŻorigine vulcanica immerso nel verde, ampie tenute agricole strappate ai privati e in via di recupero da parte della comunit¨¤. Il borgo che d¨¤ nome al lago ¨¨ luogo votato allĄŻaccoglienza dei pellegrini, secondo unĄŻantica tradizione solidale di questa popolazione contadina. EĄŻ emozionante sentire il coro delle donne del paese che ripropongono antichi canti tradizionali degli avi quando rientravano dai campi. A Cori, con la bellissima Cappella dellĄŻAnnunciazione e le misteriose mura ciclopiche costruite 500 anni prima di Cristo, provi la cucina (e soprattutto il vino) dellĄŻazienda agricola Cincinnato, consorzio dĄŻeccellenza che riunisce 110 famiglie del luogo (praticamente lĄŻintera comunit¨¤ rurale), mentre la sera dormi (a donativo) nel convento francescano gestito dallĄŻAssociazione Il Circo della Farfalla, casa-famiglia che accoglie giovani in difficolt¨¤. Capita spesso che qualche pellegrino decida di fermarsi qualche giorno qui, per condividere la quotidianit¨¤ con questi ragazzi.
SOSPESI SUL MARE - Devi salire fino a Norba - antichissima citt¨¤ latina i cui abitanti per non cadere nella mani di Silla preferirono incendiare le loro case e uccidersi - per ammirare dallĄŻalto lĄŻintera pianura pontina, con il mare e il promontorio del Circeo sullo sfondo. Alle tue spalle, invece, svetta imbiancata la cima del Semprevisa, punto pi¨´ alto dei Monti Lepini e montagna amata dallĄŻalpinista Daniele Nardi, scomparso sul Nanga Parbat nel febbraio 2019. Sorta a ridosso dei Lepini e degli Ausoni, Priverno ha Camilla, regina dei Volsci, come protettrice laica, ma ¨¨ legata soprattutto al suo patrono San Tommaso dĄŻAquino di cui conserva, nella cattedrale di Santa Maria Annunziata, il cranio. O, meglio, Ą°unĄą cranio visto che contende la reliquia con Tolosa che pare possegga la testa originale. TantĄŻ¨¨, il 7 marzo dĄŻogni anno, per le vie di Priverno, sfila in processione il prezioso cimelio: ¨¨ lĄŻanniversario della morte di Tommaso, il cui trapasso avvenne qui vicino, nellĄŻAbbazia di Fossanova.
ABBAZIE MISTERIOSE - Veri tesori ricchi di arte e di storia, le abbazie tratteggiano questo territorio tanto da renderlo unico. Tra l'oasi di Ninfa e Sermoneta, la bellissima Abbazia di Valvisciolo ¨¨ luogo di pace e meditazione. Ma il gioiello ¨¨ lĄŻAbbazia di Fossanova col suo stile gotico cistercense, il chiostro straordinario e il borgo tutto intorno dove ¨¨ possibile alloggiare per la notte. San Tommaso, nel 1274, si ferm¨° qui perch¨Ś - si racconta - cos¨Ź decise lĄŻasino che lo trasportava: arrivava da Napoli ed era diretto a Lione ma si sent¨Ź male e mor¨Ź pochi giorni dopo. Il suo corpo fu conteso nei secoli, come testimonia la Ą°moltiplicazioneĄą del cranio. Di fronte al mare di Terracina si ritorna sulle tracce dellĄŻAppia che, pi¨´ oltre, forma il decumano del centro storico di Fondi, circondata dalle montagne e Ą°protettaĄą dal Castello Caetani.
LA STORIA DELL'APPIA - Roma ¨¨ ormai lontana un centinaio di chilometri, altri 800 davanti per vedere il mare di Santa Maria di Leuca. La Francigena del Sud prosegue in un territorio che cambia di continuo, tra il profumo del mare e quello della macchia, tra catene montane dai nomi evocativi, Lepini, Ausoni e poi gli Aurunci, le isole che si stagliano allĄŻorizzonte e i boschi da cui emerge il basolato originale dellĄŻAppia Antica. EĄŻ il tratto che porta a Itri, e capisci, camminandoci sopra, tutto il peso della storia: questi basoli sono stati posati dai romani prima e in epoca borbonica poi, una maestosa impresa ingegneristica, qui correva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, qui passavano traffici, eserciti, briganti, pellegrini, qui camminarono San Paolo e GoetheĄ Ą°Qui cĄŻerano le ville di vacanza dei romaniĄą ricordava Alberti, Ą°cĄŻerano pi¨´ turisti duemila anni fa di quanti non ce ne siano oggiĄą.
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