Le scarpe nel running sono fondamentali, ma la domanda ¨¨: vale la pena cambiare modello a seconda dell'allenamento? E se s¨¬, quante paia averne? E quali?
Sulle scarpe da running sappiamo molte cose oggi, le informazioni sono accessibili e anche online si trovano diverse recensioni. Le scarpe stesse negli ultimi anni hanno sub¨¬to un'enorme evoluzione nella forma e nei materiali e,?oggi, abbiamo modelli di ogni tipo, per ogni distanza e per ogni esigenza, tanto che diventa difficile destreggiarsi tra le diverse informazioni. Diciamo che, soprattutto se non siamo runner esperti, ¨¨ difficile trovare modelli adatti a tutto, o comunque la tendenza ¨¨ quella di possedere pi¨´ modelli che possano essere ruotati.
Pi¨´ scarpe da running o un solo modello?
¡ª ?La domanda, quindi, diventa: ha senso avere scarpe diverse nell'armadio? Oppure ¨¨ meglio un solo modello molto trasversale??Da tecnico?il consiglio ¨¨ quello di ruotare le scarpe e cio¨¨ possedere due o pi¨´ modelli?che possano assecondare diverse esigenze. Ovviamente non ¨¨ strettamente necessario in qualsiasi caso. Analizziamo, quindi, le diverse situazioni.
scarpe Running per chi inizia
¡ª ?Per quanto riguarda i neofiti, ¨¨ bene avere un modello unico e trasversale, che permetta di capire meglio quale ¨¨ la nostra dinamica di corsa, per cui va benissimo un modello ammortizzato, con una bella struttura che ci offra stabilit¨¤ e comfort. Va benissimo averne uno solo, perch¨¦ essendo all'inizio ¨¨ bene prima comprendere "come funziona" la corsa e soprattutto come interagisce la scarpa e poi testare vari modelli per identificare il proprio. Aggiungere un secondo paio di scarpe confonderebbe le idee.
la rotazione di base per runner esperti
¡ª ?Per chi invece ha gi¨¤ esperienza il consiglio ¨¨ di avere a disposizione due modelli differenti. Indipendentemente dalla marca, l'ideale ¨¨ alternare due tipologie di calzature da running: una pi¨´ strutturata e protettiva e una pi¨´ leggera e flessibile. L'idea alla base di questo ragionamento ¨¨ quella di educare il piede al movimento. Le scarpe pi¨´ strutturate, infatti, offrono un'eccellente protezione, ma per forza di cose condizionano il movimento del piede, sostituendosi in alcuni casi al lavoro delle articolazioni e dei muscoli nella spinta del piede e nella naturale ammortizzazione dello stesso. Un modello di scarpa pi¨´ flessibile, con conchiglia tallonare meno rigida e struttura pi¨´ leggera invece permette al piede di svolgere il suo "mestiere" con maggiore libert¨¤. Ovviamente, togliendo parte del sostegno, ¨¨ necessario che l'approccio a questo tipo di scarpa sia graduale. All'inizio potete utilizzarla per sessioni brevi e lente, in cui riuscite a controllare i movimenti, ma poi potete indossarle anche nei lavori di qualit¨¤, utilizzando le scarpe protettive per le sessioni pi¨´ lunghe. In questo modo educherete il piede al movimento.
e le scarpe "da gara"?
¡ª ?Per quanto riguarda le moderne scarpe da gara, che presentano strutture rigide in fibra di carbonio o similari, il consiglio ¨¨ di utilizzarle solo per la gara, avendo cura di testarle prima, in un paio di allenamenti a ritmo. Questo tipo di scarpa ¨¨ difficile da gestire all'inizio, ma pu¨° essere vantaggiosa in gara. Per chi si sta approcciando al running e alle gare di lunga distanza rimane comunque un "vezzo" non indispensabile.
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