Che mondo vede dalla finestra il pellegrino abituato a camminare sui sentieri del mondo? Come vive la sua clausura? Che vita ¨¨ questa, e dove ci porter¨¤? Lo abbiamo chiesto a celebri viandanti: scrittori, chef, hospitaleros, progettisti... Oggi ¨¨ la volta di Elisa Peruzzi
Elisa Peruzzi si definisce camminAttrice. Diplomata alla Scuola del Teatro Arsenale di Milano e laureata in Scienze dei Beni Culturali, impegnata nel teatro?sociale, dal 2011 viaggia sola (a piedi) per le strade del mondo. Nel 2019 ha camminato da Desenzano del Garda a Santiago di Compostela e poi Finisterre in solitaria: 2.900 chilometri a piedi attraverso l¡¯Europa.?
Dove stai vivendo questa clausura e con chi?
"Il mio periodo di quarantena si sta svolgendo nella periferia est della citt¨¤ di Milano, dove sono nata. Dopo un lunghissimo viaggio sentivo l'esigenza di tornare qui, alle mie radici, per qualche mese. Ma mi trovo a passare molto pi¨´ tempo del previsto in questo luogo, a causa del virus. Vivo sola in un grande appartamento insieme a tre gatti, miei compagni di questa nuova e strana avventura chiusa tra quattro mura".
Cosa vedi dalla tua finestra?
"La finestra della sala si apre su una strada, un tempo trafficata e ora piuttosto silenziosa. Non lontano c'¨¨ un ospedale, spesso sento le ambulanze passare a sirene spiegate. Dall'altra parte di questa via c'¨¨ un alto palazzo, vedo tante finestre e tanti balconi. Spesso passo diverso tempo a guardare fuori e mi sembra ormai quasi di conoscere le persone che vivono di fronte a me e passano molto tempo in balcone. Vedo automobili parcheggiate, alberi, qualche runner ogni tanto, gente solitaria che passa. Dalla cucina invece si apre un mondo completamente diverso: il giardino condominiale. L¨¬ invece c'¨¨ un mondo vivo: anziane signore che passeggiano, bambini che giocano, qualcuno fa yoga, qualcuno legge. Si tengono tutti a distanza di sicurezza, ma quel piccolo giardinetto ci d¨¤ un momento di respiro e sembra abbracciare ogni momento di preoccupazione, mandandolo via".
E dove invece avresti dovuto essere in queste settimane?
"In queste settimane sarei dovuta partire per camminare dal Passo del Gran San Bernardo in Valle D'Aosta a Santa Maria di Leuca in Puglia, portando di tappa in tappa un monologo di teatro sui viaggi a piedi. Ovviamente il tutto ¨¨ sospeso e rimandato a un futuro incerto".
Come hai organizzato le tue giornate (ammesso che tu le abbia organizzate¡)?
"Le mie giornate non hanno un planning preciso o una scansione oraria. Mi sveglio, faccio un po' di yoga. Colazione, leggo. E poi dipende, vago da un'attivit¨¤ all'altra. Scrivo, studio i tarocchi di Jodorowski, faccio dei lavoretti in casa, disegno, leggo, cucino, impasto, ballo, ogni tanto provo a strimpellare un ukulele. Ma ogni giorno faccio un regalo al mio quartiere: calo dal balcone un cesto con dentro delle poesie, i passanti possono prenderle e portarle a casa".
Qual ¨¨ il momento migliore della giornata e quale il peggiore?
"Il momento migliore ¨¨ quello del tramonto. In realt¨¤ ¨¨ sempre stato il mio momento preferito. Solitamente mi metto sul balcone con una birra o un bicchiere di vino, l'aria si arricchisce di quel particolare odore di sera. Si accendono i lampioni, volano i pipistrelli. Mi sento in pace. Il momento peggiore ¨¨ quello in cui decido di andare a dormire, il sonno non arriva mai... posso metterci anche due ore per riuscire ad addormentarmi".
Cosa hai scoperto (di te e del mondo) in queste settimane?
"Ho scoperto molte cose, soprattutto di me, in queste settimane. E' un periodo di eremitismo forzato che mi ha portata a riflettere parecchio. Non soffro la solitudine, sono abituata a percorrere lunghissime distanze a piedi in solitaria. E mi ¨¨ servito per mettere a tacere l'ego, per ascoltare i miei desideri profondi... quelli che vengono dal cuore e che la frenesia della vita quotidiana ci impedisce di percepire. Ho scoperto dove vorrei davvero vivere e fermarmi. Ho trovato una pace dentro di me che mai avrei pensato di raggiungere in una situazione di clausura forzata, tanto sono abituata a seguire sempre un vento nuovo. Per assurdo, ho ritrovato una condizione simile a quella di un viaggio a piedi: stare nel qui e ora, vivere nel momento presente, amare ogni giorno per quello che porta... di buono o di negativo. Come sui cammini: si va avanti chilometro dopo chilometro, passo dopo passo. Oggi si vive ora dopo ora, giorno dopo giorno. Con la meta nel cuore e nella mente, ma senza perdere di vista il presente. Inoltre ho capito la vera natura di molte relazioni, alcune sono cambiate. Ho scoperto mia sorella, ci siamo conosciute grazie a questa pandemia. Insomma, ¨¨ un periodo tragico ma che personalmente mi sta arricchendo profondamente".
Libro letto?
"Ho letto La via del guerriero di pace di Dan Millman".
Serie tv o film visto?
"I film e le serie tv mi fanno molta compagnia, ci passo parecchio tempo soprattutto a causa dell'insonnia. Come serie ho visto La casa di carta, Vis a vis, Freud, Locke & key, You, Messiah. Ho visto docuserie come Il pianeta terra e Tiger king. Come film Birdman, Il Mostro, The italian job, American Hustler, Dolemite is my name e tutta la saga di Harry Potter. Mi dedicher¨° poi a quella del Signore degli Anelli e a Star Wars".
Quando tutto sar¨¤ finito, dove camminerai?
"In Italia, credo che appena si potr¨¤ per rincominciare andr¨° a percorrere il Sentiero del Viandante sul lago di Como. Mi piacerebbe andare in Puglia sul Cammino Materano. All'estero non vedo l'ora di andare a percorrere i numerosi cammini della mia amata Galizia in Spagna, sicuramente vorr¨° fare il Cammino dei Fari. E vorrei camminare da Gijon a Finisterre lungo il Cammino del Nord sulla costa della Spagna settentrionale. Avr¨° un bisogno viscerale di camminare vicino all'oceano, questo ¨¨ certo".
Che mondo sar¨¤, dopo?
"Il mondo che sar¨¤, mi chiedo spesso che aspetto avr¨¤. Non lo riesco a vedere bene. Una parte di me spera che sar¨¤ migliore perch¨¦ la maggior parte delle persone potrebbero avere preso nuove consapevolezze. Dall'altro lato temo che le persone in qualche tempo dimentichino e si torni a molte situazioni di disagio. Posso per¨° parlare del mio mondo: sicuramente sar¨¤ migliore perch¨¦ vivr¨° pi¨´ in armonia con ci¨° che desidero profondamente nel mio cuore. Al di l¨¤ di tutte le sovrastrutture e decisioni prese con troppa testa e poco amore. In un certo senso per me sar¨¤ sicuramente una nuova vita. E spero possa esserlo per tante persone, che questa difficolt¨¤ ci porti tutti a evolvere una maniera diversa per vivere in questo mondo impazzito".
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