Nell'allenamento si parla raramente di efficienza, ma ricordiamoci che l'obiettivo dell'allenamento ¨¨ quello di farci fare meno sforzo possibile a parit¨¤ di risultato
Un runner ¨¨ efficiente quando riesce a fare il minor sforzo possibile a parit¨¤ di risultato. Per cui, se il risultato deve essere, facciamo un esempio, correre a 4'30'' al km per 5 chilometri, sar¨° pi¨´ efficiente se riesco a farlo con battito cardiaco medio 155 pulsazioni, con il sorriso e senza (troppo) fiatone, mentre sar¨° meno efficiente se lo riesco a fare a 170 bpm, portandomi al limite. In entrambi i casi ho raggiunto il risultato sperato in termini numerici, ma nella prima situazione con efficienza, nella seconda con eccessiva fatica.
Cosa serve per essere efficienti?
¡ª ?Per prima cosa bisogna curare la tecnica di corsa. Una buona tecnica, infatti, permette di ottimizzare i gesti, di limitare i movimenti inutili, di utilizzare al meglio le leve del nostro corpo. Se la guardiamo dal punto di vista fisico, la tecnica di corsa non ¨¨ altro che lo studio della meccanica del gesto della corsa. L'ottimizzazione del gesto fa?consumare meno energia a parit¨¤ di risultato, permettendo quindi all'atleta o di aumentare la velocit¨¤, o di correre pi¨´ a lungo.
Come un'auto da Formula 1
¡ª ?Cerchiamo di vedere il runner come se fosse una automobile da corsa. Avete presente l'attenzione maniacale che si mette nella progettazione delle auto da F1, immagino. Studi aerodinamici sofisticatissimi per disegnare carrozzerie che producano il minor attrito possibile, che siano perfettamente aerodinamiche. Scelta degli pneumatici perfetti per quella determinata condizione. Allo stesso modo il motore deve essere perfettamente oliato, pulito, impeccabile. E il pilota allenato. Tutto viene progettato perch¨¦ l'auto possa fare la minor "fatica" possibile raggiungendo la velocit¨¤ maggiore possibile. Allo stesso modo bisogna che il runner curi la sua tecnica di corsa, in modo da correre il pi¨´ velocemente possibile.
Cadenza di corsa
¡ª ?Tra i dettagli a cui prestare attenzione c'¨¨ inevitabilmente la cadenza di corsa. La cadenza indica quanti passi facciamo in un minuto di corsa ed ¨¨ un dato che troviamo su praticamente tutti i dispositivi gps da braccio. ? stato identificato da studi tecnici che il numero di passi al minuto ottimale sia vicino ai 180 passi medi. Questo perch¨¦, indipendentemente dalla lunghezza della falcata, con questa cadenza si limita l'oscillazione verticale. Infatti ¨¨ vero che la corsa ¨¨ una serie di balzi consecutivi, ma devono essere balzi verso l'avanti, non verso l'alto. L'errore tipico di chi ha una cadenza bassa ¨¨ proprio quello di spingere il corpo verso l'alto, pi¨´ che verso avanti. Spingere un peso contro la forza di gravit¨¤, cio¨¨ dal basso in alto ¨¨ genericamente pi¨´ faticoso e, nel caso della corsa, anche inutile visto che un runner deve andare avanti e non in alto.
Oscillazione verticale
¡ª ?Parliamo quindi ora dell'oscillazione verticale. Un altro effetto dell'oscillazione verticale eccessiva ¨¨ il peso che andiamo a scaricare a terra. Pi¨´ "saltiamo" in alto e pi¨´ sar¨¤ alta la forza con la quale impattiamo sul terreno. Questo ha due conseguenze: la prima, a livello tecnico, ¨¨ che aumenter¨¤ di conseguenza il tempo di appoggio e quindi anche la frenata a terra e quindi andremo pi¨´ lentamente. La seconda ¨¨ che pi¨´ scarichiamo peso a terra e pi¨´ rischiamo l'infortunio.
Cadenza personale
¡ª ?C'¨¨ da aggiungere comunque che il numero fisso di 180 passi deve essere preso come numero "ideale". Ognuno di noi ha una cadenza personale. Banalmente chi ¨¨ molto alto avr¨¤ naturalmente una cadenza pi¨´ lenta rispetto a chi ¨¨ piccolo di statura. Diciamo che tra i 175 e i 185 passi siamo in una fascia ottimale.
Come migliorare la cadenza e di conseguenza anche oscillazione verticale e tempo di appoggio? Potete dotarvi di metronomo. Alcuni orologi lo hanno incorporato, ma esistono molte app da cellulare che lo fanno. Impostiamo il metronomo su 180 battiti e poi proviamo a intervallare corsa naturale con qualche minuto di corsa "a ritmo" ascoltando il suono del metronomo. Iniziamo con 4 minuti di corsa sciolta e 1 minuto a ritmo e ripetiamo.?Un altro metodo? Scaricare una playlist di musica a ritmo "180". Se ne trovano di gi¨¤ impostate molto varie e per tutti i gusti. Avere una musica giusta nelle orecchie aiuta, soprattutto se avete orecchio e senso del ritmo!
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