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Tre uomini e tre lama in marcia: 1.000 km per arrivare da Papa Bergoglio
Se avvistate per le strade e i sentieri della Penisola tre uomini e tre lama diretti verso Sud, non vi stupite: stanno andando dal Papa.?? questo il progetto di?Walther Mair e dei suoi compagni di viaggio: percorrere in un paio id mesi i circa 1.000 chilometri della Via Romea Germanica dall'Alto Adige fino a Roma con una carovana quantomeno insolita. E una missione speciale...
Sono partiti?il 20 febbraio da Bolzano; poi, seguendo?la Via Romea e, in parte, la Via di Francesco, arriveranno a San Pietro come Re Magi, per consegnare a Papa Bergoglio i loro doni:?papalina e calzini realizzati in pura lana di alpaca. Cammineranno come i pellegrini del Medioevo attraverso la valle dell'Adige, la Valsugana, la Pianura Padana e da l¨¬ su per gli Appennini fino alla?valle del Tevere, passando per Viterbo e infine Roma.?Un migliaio di chilometri a piedi con?tre compagni d'eccezione: tre lama andini che li aiuteranno soprattutto a dettare l'andatura.?
Walther Mair, 15 anni fa, insieme alla moglie Sabine, ha costruito in Alto Adige il maso Kaserhof, che oggi? ¨¨?un'autentica?attrazione grazie al suo allevamento di lama e alpaca, simpatici animali originari del Sudamerica. Animali che, nel corso degli anni, si sono aggiudicati i massimi riconoscimenti alle pi¨´ importanti competizioni europee del settore: oggi il maso Kaserhof ospita circa 200 esemplari.?Nei mesi estivi Walter organizza trekking di vari livelli di difficolt¨¤ in compagnia dei suoi animali.
"Percorreremo lunghe distanze, soprattutto in Pianura Padana - spiega Walter Mair a Il Dolomiti - in parte anche su strade asfaltate, e in questo senso i nostri animali non sono troppo abituati. Conoscono soprattutto i sentieri delle nostre montagne...?L¡¯idea non ¨¨ di condurre con noi gli animali per portare i bagagli, per questo abbiamo i nostri zaini. I lama sono per noi soprattutto gentili compagni di viaggio?che ci aiuteranno, con il ritmo costante della loro camminata, a non vivere questo viaggio come una performance sportiva, quanto piuttosto come una opportunit¨¤ per rallentare e aprirci ai luoghi e alle persone che incontreremo lungo il nostro cammino attraverso mezza Italia".?
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