Il profilo vallonato delle tappe in Navarra e i dolci pendii della Rioja si affacciano nel ricordo come una reminiscenza d'infanzia; il grande vuoto delle Mesetas appare un esercizio di pazienza, e le piste di terra rossa fiancheggiate dai castagni a ovest di Le¨°n una sorta di prova generale. Ora i sentieri impennano nuovamente, e il profilo azzurrino delle montagne che ci separano [...]
Il profilo vallonato delle tappe in Navarra e i dolci pendii della Rioja si affacciano nel ricordo come una reminiscenza d'infanzia; il grande vuoto delle Mesetas appare un esercizio di pazienza, e le piste di terra rossa fiancheggiate dai castagni a ovest di Le¨°n una sorta di prova generale. Ora i sentieri impennano nuovamente, e il profilo azzurrino delle montagne che ci separano dalla Galizia si fa sempre pi¨´ vicino. Si torna finalmente a camminare in quota.
Se il Cammino di Santiago fosse un grande giro ciclistico, staremmo entrando nella settimana decisiva, quella dai dislivelli in grado di fare la differenza. Tre i GPM da affrontare secondo il "garibaldi".
Il primo ¨¨ la Croce di Ferro, il pi¨´ alto di tutti ma anche il pi¨´ morbido, al quale seguono cinque chilometri in quota e una impegnativa discesa su Ponferrada. Ai piedi dello svettante palo in quercia sormontato da una Croce che d¨¤ il nome al valico si eleva una piramide di sassi, ch¨¦ tradizione vuole si salga lass¨´ portando una pietra dal fondovalle. Tutti depongono la propria esprimendo in silenzio un'intenzione o un pensiero, e noi non facciamo eccezione.
Alla planata da mille metri di dislivello che conduce a Ponferrada segue una giornata interlocutoria tra le ondulate colline tenute a vigna del Bierzo. Chi ha gamba avanza il pi¨´ possibile per portarsi ai piedi della salita che conduce al confine galiziano.
L'indomani si parte nella nebbia fitta per risalire di 800 metri verso il cippo che marca il confine regionale e il vicino villaggio di O Cebreiro. A questo seguono gli altri due GPM: l'Alto de San Roque e il vicino Alto do Poio, al quale si arriva con una rampa breve ma dalla pendenza brutale, che costringe a camminare piegati sotto lo zaino.
Vinti questi strappi, si inizia a godere appieno del panorama maestoso. Tutto intorno a noi ¨¨ verde, i cerchi disegnati in cielo dai rapaci appaiono perfetti, e la sensazione ¨¨ che le difficolt¨¤ siano dietro le spalle.
Le giornate che ci separano da Santiago possono ormai essere contate sulle dita di una sola mano.
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