Nel tratto piemontese, all'altezza di Piverone, un cane lasciato incustodito ¨¨ diventato l'incubo dei viandanti, finiti anche in ospedale. Appello al sindaco: "? pericoloso, non pu¨° restare libero"
? forse l'unica paura che accompagna il pellegrino in cammino: quella di imbattersi - in una zona isolata - in un cane aggressivo, che sia un pastore a protezione di un gregge o un randagio incattivito dallo stato brado. Poi ci sono casi come quello registrato lungo il tratto piemontese della Via Francigena, dove un pastore di media taglia con pelo bianco, probabilmente un incrocio fra un pastore maremmano e un meticcio, ¨¨ diventato l'incubo dei viandanti di passaggio. Diversi i casi di aggressione gi¨¤ registrati allĄŻaltezza di Piverone:?il cane, probabilmente lasciato slegato in?una cascina prima delle vigne verso il Gesi¨´n, sbuca dai filari e rincorre chi passa a piedi.?
E non sempre senza conseguenze. Un paio di settimane fa,?una pellegrina?austriaca di 50 anni ¨¨ finita in ospedale dopo essere stata azzannata alla gamba sinistra. Pochi giorni prima - come racconta?La Sentinella del Canavese - ?la stessa disavventura era capitata?al segretario dellĄŻAssociazione della Via Francigena di Santhi¨¤, Mario Matto, mentre qualche mese fa anche Marcello Vallese, una guida escursionistica che presta servizio volontario nel controllare che il tratto tra Piverone e Cavagli¨¤ sia in ordine, ¨¨ stata azzannato. Tutti?hanno raccontato lĄŻaccaduto e si sono uniti allĄŻappello del presidente della Via Francigena di Sigerico di Ivrea, Paolo Facchin:?appello rivolto al sindaco di Piverone Alessandro Fasolo, "affinch¨Ś il cane non venga tenuto libero. Cos¨Ź facendo ¨¨ un pericolo per i pellegrini, ci perdiamo tutti se per paura cominciano a preferire il transito sulla statale al posto del centro di Piverone, sulla strada di costa tra le vigne, bellissima tra lĄŻaltro. Ci perde anche Piverone".
"A me ¨¨ andata meglio della signora austriaca ¨C ha raccontato Matto ¨C. Io ero in bicicletta quando il cane ¨¨ sbucato dalle vigne. Per la verit¨¤ mi sono corsi dietro in due: uno piccolino uscito dalla cascina e quello pi¨´ grande, bianco, un simil pastore, sbucato dal vigneto. Ho accelerato pi¨´ che ho potuto, rischiando anche di cadere. E sono riuscito ad allontanarmi prima che mi raggiungessero. Tre giorni dopo mi arriva allĄŻostello questa signora con la gamba fasciata. Si ¨¨ fatta medicare in ospedale a Ivrea e ha perso un giorno di cammino". Cammino che la donna ha comunque ripreso il giorno dopo con lĄŻintenzione di arrivare a Roma. "Io ho ancora i segni dei denti del cane sul polpaccio" ha invece raccontato Vallese. Il sindaco Alessandro Fasolo ha fatto sapere che "il Comune si sta muovendo per effettuare tutti i controlli del caso".
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