La Via Francigena ha la sua?la prima guida Ą°ufficialeĄą.?In occasione dellĄŻAnno dei Cammini sancito dal ministero della Cultura,?il percorso riconosciuto come itinerario culturale del Consiglio dĄŻEuropa, con?lĄŻapprovazione delle Regioni attraversate (Valle dĄŻAosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana e Lazio), ¨¨ ora un tracciato?unico e certificato. Dal [...]

La Via Francigena ha la sua?la prima guida Ą°ufficialeĄą.?In occasione dellĄŻAnno dei Cammini sancito dal ministero della Cultura,?il percorso riconosciuto come itinerario culturale del Consiglio dĄŻEuropa, con?lĄŻapprovazione delle Regioni attraversate (Valle dĄŻAosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana e Lazio), ¨¨ ora un tracciato?unico e certificato. Dal Passo del Gran San Bernardo fino a Roma, 1.000 km in 45 tappe raccontate passo dopo passo dalla nuovissima guida di Terre di Mezzo, appena uscita in libreria e che sar¨¤ presentata a Roma il prossimo 26 luglio. "? la prima guida ufficiale della Via Francigena, scritta in collaborazione con l'Associazione Europea Vie Francigene", ci spiega Roberta Ferraris, autrice, illustratrice naturalistica e guida escursionistica ambientale. "Descrive il percorso ufficiale, riconosciuto dal Consiglio d'Europa e segnato sul terreno. Chi user¨¤ la guida trover¨¤ corrispondenza con i segnavia, e questo aiuter¨¤ prima di tutto chi cammina, che non deve avere esitazioni ai molti bivi, dove talvolta la segnaletica era contraddittoria".?

Forse la novit¨¤ pi¨´ rilevante di questa edizione ¨¨ che, per la prima volta, Terre di Mezzo certifica l'inizio della Via Francigena dal Gran San Bernardo e non dal Monginevro: "La guida di Terre di Mezzo, scritta da Monica D'Atti e Franco Cinti, che ¨¨ stata la prima e pionieristica guida, esprime una scelta autoriale, fatta quando la proposta di tracciato ufficiale non era ancora stata fatta. Gli autori avevano privilegiato il percorso, storicamente attestato, che passa per il Monginevro, collegando direttamente La Via Francigena con il Cammmino di Santiago. Il percorso ufficiale ha scelto il tracciato testimoniato dall'arcivescovo Sigerico nel 990, che da Canterbury scese verso Roma attraverso il Passo del Gran San Bernardo. Tuttavia, i percorsi che scendono dai valichi piemontesi del Moncenisio e del Monginevro sono descritti nella guida come varianti".

Difficile eleggere una sola tappa come regina della Via:?"Ce ne sono davvero tante bellissime - spiega la Ferraris -. Quella che dal passo della Cisa scende a Pontremoli su mulattiere medievali; lo splendido percorso che arriva su crinali a San Gimignano; le strade bianche bordate di cipressi tra Buonconvento e San Quirico d'Orcia; la via Cassia del I secolo a.C. tra Montefiascone e Viterbo, ma anche le mulattiere alpine del Canavese, tra Pont Saint-Martin e Ivrea...".

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