A Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori, si parla di viaggio a piedi, "il re dei viaggi" sostiene Paolo Rumiz che ieri ¨¨ stato protagonista di un incontro dedicato all'Appia, la via "riscoperta" (ovviamente camminando) con un manipolo di amici dallo stesso scrittore e giornalista triestino. Rumiz ha percorso a piedi, da Roma a Brindisi, i 612 km dell'antica via romana [...]
A Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori, si parla di viaggio a piedi, "il re dei viaggi" sostiene Paolo Rumiz che ieri ¨¨ stato protagonista di un incontro dedicato all'Appia, la via "riscoperta" (ovviamente camminando) con un manipolo di amici dallo stesso scrittore e giornalista triestino.
Rumiz ha percorso a piedi, da Roma a Brindisi, i 612 km dell'antica via romana 2300 anni dopo l'inizio della sua costruzione, alla ricerca di un pezzo d'Italia dimenticato dai suoi stessi abitanti: "Un atto di restituzione al Paese e all'Europa del percorso integrale della pi¨´ antica via d'Europa". Da questo mitico viaggio ¨¨ nato uno straordinario reportage pubblicato su Repubblica e un libro - Appia, naturalmente - edito da Feltrinelli e diventato in fretta best seller.
Abbiamo incontrato Rumiz a Pordenone e ci siamo fatti raccontare la forza del cammino ("solo chi si sporca le scarpe pu¨° veramente controllare il mondo"), il perch¨¦ di questa nuova voglia di andare a piedi ("si cammina per una fame arretrata e non esaudita di incontri personali: toccarsi, vedersi, toccare il mondo...") e della natura rivoluzionaria - oggi - di questo atto: "Viviamo in una societ¨¤ che giudica gli uomini dalla cilindrata della loro automobile - spiega Rumiz -. Chi cammina compie un atto eversivo".
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