tecnica di corsa
Running, perch¨¦ l¡¯oscillazione verticale ¨¨ un dato a cui prestare attenzione
Come runner evoluti siamo oramai abituati a osservare i dati dei nostri orologi: velocit¨¤, frequenza cardiaca, cadenza, falcata... Alcuni numeri per¨° passano in secondo piano, probabilmente perch¨¦ meno confrontabili e "assoluti" o semplicemente perch¨¦ pi¨´ complicati da interpretare.
L'oscillazione verticale cosa indica?
¡ª ?Tra i dati pi¨´ importanti e sottovalutati nel running c'¨¨ l'oscillazione verticale, segnalata da alcuni strumenti pi¨´ sofisticati, ma sempre pi¨´ presente nei file dei GPS. L'oscillazione verticale indica in centimetri quanto ci spostiamo verso l'alto quando compiamo una falcata, cio¨¨ quanto il nostro baricentro (non i piedi) si alza da terra. Se osserviamo una gara di velocit¨¤ in pista e ci soffermiamo sulle riprese frontali, noteremo che la parte superiore del corpo degli atleti rimane sostanzialmente alla stessa altezza, la testa rimane quasi ferma. In modo molto simile se guardiamo la testa di gara di una maratona, i maratoneti compiono un movimento circolare delle gambe, alzando anche di molto i piedi da terra, ma dalle anche in s¨´ sono quasi fermi. Ora invece guardiamo chi corre al parco, le persone comuni, e capiamo cosa avviene. Chi pi¨´ chi meno compie piccoli balzi verso l'alto e talvolta oscilla di lato. Cosa succede?
la corsa, un moto parabolico
¡ª ?Quando si corre le gambe compiono un lavoro di spinta che permette uno spostamento in avanti, sul piano sagittale. Il moto ¨¨ simile a quello di una pallina e cio¨¨ si compie una parabola, che pu¨° avere diverse forme a seconda di come orientiamo la spinta che imprimiamo sulle gambe e sui piedi. Pi¨´ orientiamo la spinta verso l'alto e pi¨´ la parabola risulter¨¤ alta e corta. Se invece a parit¨¤ di forza esercitata orienteremo la spinta in avanti avremo una parabola pi¨´ bassa, ma pi¨´ ampia. Ovviamente questi movimenti avvengono sul baricentro, non sulle gambe. La corsa "perfetta" avr¨¤ quindi un moto parabolico ideale, con un rapporto tra altezza del salto e lunghezza che ottimizza la meccanica del gesto. Se quindi imprimeremo una grande forza, ma orienteremo questa forza verso l'altro avremo un rapporto esagerato tra oscillazione verticale e falcata, viceversa se il salto sar¨¤ troppo in avanti e non sufficientemente alto, la falcata rimarr¨¤ ridotta.?
le misure corrette
¡ª ?Il rapporto ideale tra oscillazione verticale e lunghezza della falcata varia tra il 6 e l'8%, questo significa che se la nostra corsa ha una falcata da un metro, l'oscillazione verticale corretta sar¨¤ vicina ai 6 centimetri. Allungando la falcata solitamente aumenta anche l'oscillazione verticale. Quando il rapporto tra queste due misure ¨¨ troppo grande, si ha una corsa "saltata", con un grande dispendio di energie inutile. Quando la spinta ¨¨ orientata verso l'alto si usa parte della forza per spostare il corpo contro la forza di gravit¨¤, senza apportare modifiche per¨° alla velocit¨¤. Si ottiene cos¨¬ una corsa inefficiente. Allo stesso modo una corsa "scivolata" costringe le anche a una rotazione eccessiva per poter aprire la falcata, dinamica non efficace e rischiosa per infortuni legati alla zona del bacino.
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