Il libro "La mia Francigena. Io e il diabete in cammino da Canterbury a Roma" racconta la storia di Gianpaolo Fattori, uno dei 19 tedofori italiani alle XXIII Olimpiadi Invernali
Gianpaolo ha sempre amato lo sport, ma la svolta - crediamo - ¨¨ avvenuta a migliaia di chilometri dalla sua Lombardia. In Corea del Sud per la precisione, sulle strade di Suwon, il 5 gennaio del 2017. Gianpaolo Fattori era uno dei 19 tedofori italiani alle XXIII Olimpiadi Invernali. Tra i suoi compagni di Torcia anche Giorgio Scuri, bergamasco, maestro di sci colpito da una tremenda mielite trasversa acuta e poi guarito, che da l¨¬ in poi aveva preso a battersi per la ricerca sulle malattie rare. Giorgio ogni anno organizza la Bergamo-Rifugio Calvi, una camminata (si fa per dire) di 67 chilometri e quasi per gioco, quasi per scherzo, di certo per amicizia, lanci¨° il guanto di sfida anche a Gianpaolo. Se qualcosa, per¨°, a Gianpaolo non manca ¨¨ senz¡¯altro la voglia di andare. Ecco, da l¨¬ Fattori - come un novello Forrest Gump - non si ¨¨ pi¨´ fermato. Ha ideato e co-organizzato la prima Ultra Marathon per soli camminatori in Lombardia, poi si ¨¨ disposto all¡¯impresa pi¨´ ardua, la via Francigena. E per intero. Due anni fa ¨¨ partito dalla Cattedrale di Canterbury, in Inghilterra, per arrivare nel giorno di Ferragosto a San Pietro: 2200 chilometri, 5 nazioni attraversate, 78 giorni di cammino. Diciotto in pi¨´ di quanti preventivati, tra molte difficolt¨¤, ma senza arrendersi. Finita qui? Per nulla. Prima la pubblicazione della ¡°Guida della Via Francigena¡± (Sprea Editori), dopo la chiamata a testimonial della Giornata Nazionale del Trekking Urbano 2021 e per ultimo, il libro uscito in questi giorni.
Il titolo: ¡°La mia Francigena. Io e il diabete in cammino da Canterbury a Roma¡±. Lo pubblica EdiStorie (pagg. 242, euro 16) e racconta il suo viaggio passo dopo passo: il rocambolesco attraversamento della Manica, le cittadine francesi, il rientro in Italia dal valico del Gran Sanbernardo, le piatte e grandi risaie, i borghi sperduti sull¡¯Appennino, le dolci colline toscane, le citt¨¤ d¡¯arte, infine Roma. Ma il libro ¨¨ soprattutto (senza tralasciare una marea di informazioni pratiche per i camminatori) la storia di Gianpaolo, che a 61 anni, diabetico e iperteso, senza avere uno specifico allenamento ma con un pizzico di follia, decide di andare. "? stata un¡¯esperienza straordinaria - dice ora Gianpaolo -. Bella e importante, e se ce l¡¯ho fatta io che sono diabetico e iperteso, ce la pu¨° fare chiunque". Il cammino di Gianpaolo, c¡¯¨¨ da scommetterci, continua.
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