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Il Cammino Minerario di Santa Barbara, 30 giorni per 500 km nel Sud Ovest della Sardegna
A cura di Fabrizio Ardito
Trenta giorni di cammino per 500 chilometri di sviluppo che si snodano tra spiagge, foreste e ci¨° che resta degli imponenti impianti minerari del Sud Ovest della Sardegna. Questi i numeri del Cammino Minerario di Santa Barbara che, durante il difficile 2020 dei lockdown, ¨¨ stato percorso (interamente o in parte) da poco meno di mille moderni pellegrini che si sono incamminati seguendo i segnavia blu scuro con la sagoma della torre. E che oggi, grazie al miglioramento della situazione sanitaria e all¡¯allentamento delle restrizioni, sta registrando un gran numero di partenze, richieste d¡¯informazioni e prenotazioni provenienti dall¡¯Italia e dall¡¯estero.
La particolarit¨¤ di questo viaggio, strettamente legato alla figura della patrona dei minatori Santa Barbara, sta soprattutto nell¡¯incontro ¨C frequente ed emozionante ¨C con le costruzioni degli impianti delle miniere che, per pi¨´ di un secolo, hanno trasformato il volto di questa parte dell¡¯isola. Dopo la laveria Lamarmora di Nebida, che si affaccia sul mare come una solenne cattedrale del passato, s¡¯incontrano la galleria che perfora la montagna di Porto Flavia, il borgo minerario di Buggerru con le sue gallerie che s¡¯inoltrano sotto le scogliere per giungere alle cittadelle minerarie di Ingurtosu e Montevecchio, che per decenni sono state il centro del bacino minerario pi¨´ importante d¡¯Europa.
L'itinerario del cammino di Santa Barbara
¡ª ?Il Cammino Minerario di Santa Barbara traccia un¡¯ellisse attorno alla cittadina di Iglesias, toccando le grandi foreste protette di Perd¡¯e Pibera e Monti Mannu, conducendo i camminatori davanti all¡¯ingresso delle grotte di San Giovanni, di Su Mannau e di Is Zuddas, per poi spingersi verso sud e raggiungere le abbaglianti saline di Sant¡¯Antioco e l¡¯isola di Carloforte. E poi tornare al punto di partenza al termine di un viaggio unico, impegnativo e spesso solitario. Nel cuore di pietra dell¡¯Iglesiente i dislivelli da superare non mancano, ma in compenso il percorso ¨¨ ben segnalato e reso pi¨´ agevole dalla possibilit¨¤ di scaricare sul proprio smartphone un¡¯app topografica dedicata molto accurata. Il paesaggio nel quale ci si muove consiglia di evitare i mesi pi¨´ caldi ma ¨¨ perfettamente percorribile per tutta la primavera e durante l¡¯intero periodo autunnale.
Gli alloggi
¡ª ?Al termine delle giornate di cammino, diverse sono le possibilit¨¤ di alloggio: bed & breakfast, pensioni, alberghi e posadas, la parola sarda che indica gli ostelli per camminatori che sono stati allestiti negli ultimi anni dalla fondazione che gestisce il percorso, alla quale ci si pu¨° rivolgere per informazioni (www.camminominerariodisantabarbara.org). Come ogni moderno cammino che si rispetti, anche questo viaggio ha la sua credenziale: il passaporto del camminatore/pellegrino, ispirato alla credencial dei cammini di Santiago, che al termine del percorso consentir¨¤ di ottenere il Testimonium, cio¨¨ l¡¯attestato che certifica la lunga camminata che abbiamo appena conclusa: ¡°¡attraverso le bellezze incontaminate del creato, nella terra pi¨´ antica d¡¯Italia ¡ contemplando l¡¯opera dell¡¯uomo nelle tracce di ottomila anni di storia, con le sue glorie e le sue fatiche¡¡±. Beni benius (cio¨¨ benvenuti) nella terra di Santa Barbara e buon cammino!
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