Per gli amatori l'allenamento a volte ¨¨ difficile da seguire perch¨¦ troppo rigido e poco compatibile con la quotidianit¨¤. Come adattarlo?
Succede a tutti: basta un imprevisto e l'allenamento salta, viene rimandato, si riduce. Questa ¨¨ la normalit¨¤ per tutti gli amatori che non si allenano per professione e che quindi devono far combaciare allenamento e vita quotidiana. Per forza di cose ci alleniamo nei ritagli di tempo, all'alba, dopo il lavoro, nelle pause. Di necessit¨¤ facciamo virt¨´, ma spesso l'allenamento deve essere sacrificato.
In contemporanea siamo consapevoli che per ottenere risultati discreti ¨¨ necessario un minimo di rigore nella tabella di allenamento. Quindi, come fare? I coach pi¨´ concreti dicono che "si fa con quel che si ha" ed ¨¨ una delle poche grandi verit¨¤ di cui fidarsi.
prima regola: flessibilita'
¡ª ?La prima regola ¨¨ molto semplice da raccontare, ma molto difficile da eseguire. Dobbiamo imparare a essere flessibili. Per prima cosa come orari. Se quel giorno abbiamo 90' di allenamento dobbiamo pensare di poterlo spostare ad un altro orario. Se vogliamo necessariamente farlo alle 18, sar¨¤ molto facile che per quell'ora un imprevisto succeda. Se invece abbiamo un piano B le cose saranno pi¨´ semplici. Bisogna provare, anche per pura? scaramanzia, ad immaginare due scenari. Il primo ¨¨ fluido e tranquillo: usciamo dal lavoro e andiamo a correre. Il secondo ¨¨ invece l'opposto: veniamo trattenuti 15' dal capo e una volta usciti scopriamo di aver perso la chiave del lucchetto della bici. Siamo quindi in ritardo di 45'. Cosa fare? Pensiamo ad uno scenario diverso. Siamo in ritardo? Bene, facciamo ora quello che avremmo fatto dopo la corsa e rimandiamo la corsa all'ora di cena. Proviamoci: spostiamo gli orari, corriamo all'ora di cena, ceniamo al volo, modifichiamo. Oppure andiamo a dormire presto e svegliamoci all'alba per recuperare. Insomma, non fossilizziamoci su un solo piano, prepariamo un altro. Impariamo a essere flessibili.
seconda regola: l'allenamento continuo
¡ª ?Salta l'allenamento di corsa, Il capo vi trattiene, perdete le chiavi della bici, non potete rimandare la cena e domani all'alba avete un treno. Bene! E' il momento di variare l'allenamento e fare altro. Avevate ripetute in salita nel piano? Bene, allora dovete allenare la forza. Tornate quindi a casa a piedi (visto che la bici ¨¨ bloccata) e portate s¨´ la spesa per la cena dalle scale. Fate le scale pi¨´ volte, anche dopo aver portato la spesa, magari corricchiando. A casa approfittate del tempo di cottura delle pietanze per fare 3 o 4 serie di squat jump in cucina e alternateli con 60'' di plank. Insomma, la parola d'ordine ¨¨ Allenamento Continuo. Se non potete correre inventate delle situazioni allenanti quotidiane, ritagliate i minuti, provateci. Sar¨¤ sempre meglio di niente.
terza regola: il doppio
¡ª ?Non riuscite a ricavare 90' di tempo per l'allenamento in tabella? Doppiate. Due allenamenti brevi nei ritagli di tempo sono molto efficaci, anche se lo stimolo allenante ¨¨ diverso da quello in tabella avrete comunque fatto qualcosa e allenare il recupero breve ¨¨ comunque importante. Se avevate 60' di ripetute in pausa pranzo e vi hanno messo una riunione, potete farne 30 la mattina aggiungendo qualche allungo e altri 45' la sera in progressione, ad esempio. Pi¨´ facile gestire due allenamenti brevi che uno solo lungo.
L'ultima regola ¨¨ una regola "non scritta": ricordate sempre che la tabella ¨¨ un vademecum, ma non ¨¨ la legge. E' possibile che sia meglio per voi saltare un allenamento se siete troppo di fretta che seguire la tabella alla lettera. Allenarsi sempre e comunque, anche quando non si potrebbe, a discapito della vostra stessa qualit¨¤ della vita ¨¨ sbagliato. Correre deve in primis creare benessere, non dimenticatelo mai.
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