Perch¨¦ tendiamo sempre a fare confronti con il passato? Ecco dove sbagliamo
"Non vado avanti, eppure la scorsa stagione..." Quante volte abbiamo fatto questo discorso quando iniziamo un nuovo ciclo di allenamento? In cuor nostro pretendiamo di ricominciare la preparazione esattamente dal punto di arrivo della precedente. O comunque pensiamo all'allenamento come a qualcosa di lineare: pi¨´ mi alleno e meglio devo andare. Eppure l'allenamento non ¨¨ mai lineare, ma di sua natura ha delle curve ascendenti e discendenti.?Infatti si parla di macro-cicli e micro-cicli, con settimane di carico, settimane di scarico e periodi. ? infatti fondamentale per migliorare attraversare dei periodi in cui si scende di forma.
Gli alti e bassi della forma
¡ª ?Questo significa che non ¨¨ possibile mantenere sempre la stessa forma fisica. Pertanto ¨¨ inutile e controproducente fare confronti con i se stessi dei mesi precedenti. Un esempio che ci riguarda tutti? Quando siamo all'apice della preparazione di una gara i nostri allenamenti sono solitamente volti a memorizzare e comprendere il ritmo gara. Prendiamo il caso in cui stiamo preparando una mezza maratona con l'obiettivo di chiuderla sotto l'ora e mezza. A ridosso della gara andremo a lavorare su ritmi vicini ai 4'15'' al km. Quando ci ritroviamo nella stagione di gare successiva, a inizio preparazione ¨¨ molto probabile che non riusciremo a terminare le ripetute tenendo agevolmente quel ritmo. Questo perch¨¦ dopo ogni macro-ciclo segue un periodo di scarico che normalmente ci fa scendere di forma.
Mai fare paragoni
¡ª ?L'errore tipico? Pensare, durante l'allenamento, che fino a qualche settimana prima si erano corsi 21km a quel ritmo, mentre oggi facciamo fatica a tenerlo sui 1000 metri. Questo pensiero ¨¨ del tutto controproducente.?Infatti fare paragoni tra i noi in apice della preparazione e i noi dell'inizio della preparazione ha due risultati fortemente negativi. Il primo ¨¨ ovviamente lo scoramento che porta ad una caduta della motivazione. Ci sentiamo deboli e fuori forma, tendiamo a pensare che mai torneremo come prima. D'altro canto saremo portati a esagerare, alla ricerca dei tempi passati, senza rispettare la crescita di forma fisiologica. Il risultato? Non riusciremo a migliorare come voluto, arriveremo eventualmente alla gara demotivati e sovraccarichi di lavoro, con tutte le difficolt¨¤ della situazione.?Se invece sapremo attendere che il corpo rientri in forma lentamente, senza necessariamente fare paragoni, arriver¨¤ un momento di svolta e lo riconosceremo. Improvvisamente le ripetute diventeranno divertenti e semplici, le gambe gireranno, quel senso di affaticamento diminuir¨¤.
Un altro momento difficile? Riprendere a correre dopo un periodo di fermo. Che sia per cause esterne o per infortunio, abbiamo fretta di riprendere, mettendo troppa carne al fuoco. In questo caso dobbiamo assolutamente evitare i paragoni, non avrebbero senso. Dopo uno stop bisogna darsi almeno 4/6 settimane per un nuovo rodaggio, dopodich¨¦ si pu¨° iniziare l'allenamento.
? RIPRODUZIONE RISERVATA