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Sui passi dei pescatori nel Portogallo pi¨´ vero
Mare, luce, vento. Un alternarsi di spiagge incontaminate e scogliere vertiginose, antiche citt¨¤ e piccoli borghi, e soprattutto l'Oceano infinito a fare da sfondo. La Rota Vicentina, che percorre il litorale sud-occidentale e meridionale del Portogallo, ¨¨ un cammino giovane, diventato percorribile dal 2013 e ampliato nella versione definitiva nel 2019: 489 km, divisi in due serie di itinerari, inizialmente nettamente distinte ma che, nella seconda parte, si intersecano frequentemente e in parte coincidono: il Sentiero dei pescatori e il Cammino storico. Ci racconta il primo (220 km km divisi in 13 tappe) Luciano Callegari che, insieme a Umberto Gallo, ha scritto la guida appena pubblicata da Terre di Mezzo.
A chi ¨¨ consigliata la Rota Vicentina?
"A chi ama il mare, le scogliere alte e severe, le lunghe onde dellĄŻAtlantico che ci infrangono incessantemente e spingono spesso lĄŻaerosol fino in alto, dove camminiamo, a chi ama la solitudine, il vento incessante, a chi ama 'respirare' il mare, a chi ama la potenza dellĄŻOceano, i lunghi panorami sulla costiera".
Quali sono le difficolt¨¤ di questo cammino?
"Poche. Magari troveremo faticoso camminare in salita sulla sabbia, ¨¨ cosa insolita: portiamoci le ghette da sabbia. Non ci sono tratti realmente pericolosi, sempre che si osservino le norme di sicurezza pi¨´ elementari: non sporgersi sugli strapiombi, non tentare di raggiungere il mare fuori dai sentieri, se si fa un bagno in mare usare grande prudenza".
Qual ¨¨ il costo medio giornaliero che deve affrontare chi percorre la Rota Vicentina?
"La grande maggioranza degli alloggiamenti sono in appartamenti: quindi ¨¨ pi¨´ economico andare in due o in tre per dividere la spesa. Possiamo stare sui 40-50 al giorno".
Qual ¨¨ il periodo migliore per affrontarlo?
"Paradossalmente ogni periodo dellĄŻanno pu¨° essere indicato. Certo dĄŻinverno le giornate corte obbligano a rientrare presto, cos¨Ź come dĄŻestate il sole picchia davvero forte. Rimangono le stagioni intermedie. Per¨° molto dipende, oltre che, ovviamente, dai periodi liberi che abbiamo, anche dalle preferenze individuali: da ottobre a marzo incontreremo pochi compagni di viaggio".
Cosa ha di pi¨´ e cosa di meno rispetto agli altri cammini della Penisola iberica (mi riferisco ovviamente ai pi¨´ famosi cammini di Santiago)?
"Non sono cammini paragonabiliĄ troppo diversi: un cammino di Santiago ha una meta, una direzione, una storia pi¨´ o meno lunga, con le suggestioni a essa legate. Non cambia nulla se invece si percorre la Rota da Lagos o da Sines; se ne pu¨° percorrere anche un tratto senza snaturarne il senso. Potremmo dire che la Rota ¨¨ sempre uguale a se stessa eppure in ogni tratto, in ogni trascorrere della giornata, ci appare continuamente diversa".
Se si ha a disposizione una sola settimana, quale tratto consigli di percorrere?
"Il tratto da Lagos Cabo San Vicente ¨¨ meno severo, si arriva spesso al mare, ha colori del tutto diversi. Anche la partenza da Sines ¨¨ pi¨´ dolce. A nord di Cabo San Vicente la costa si manifesta in tutta la sua potenza. Se proprio devo rispondere allora dico, salomonicamente: per la prima volta partiamo da Sines e camminiamo sino a che avremo tempo, senza fretta, facendo anche qualche puntata verso spiagge che non sono sul percorso della Rota. LĄŻanno successivo ripartiamo da dove siamo arrivati e, sempre con calma, arriviamo a Lagos".
ComĄŻ¨¨ lĄŻaccoglienza dei portoghesi lungo la Rota Vicentina?
"Ho trovato le persone gentili, cordiali. Aggiungo una nota che sembra banale: i portoghesi li troviamo solo nei pochi paesi che incontriamo: ci sono tappe senza paesi intermedi. Perch¨Ś ¨¨ anche un cammino molto solitario".?
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