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Enrico Brizzi si rimette in cammino: "Vi porto a Santiago. Da Torino..."
Enrico Brizzi ¨¨ uno scrittore che cammina. E va lontano... A neanche vent'anni ha esordito con?Jack Frusciante ¨¨ uscito dal gruppo, libro tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. Ma non si ¨¨ seduto sugli allori. Anzi: non si ¨¨ seduto affatto. Si ¨¨ messo in cammino, trasformando questa passione (anche) in un genere letterario. Nel 2005 pubblica il romanzo Nessuno lo sapr¨¤. Viaggio a piedi dall'Argentario al Conero, ispirato al primo di una lunga serie di cammini: ottanta giorni sulla Via Francigena fra Canterbury e Roma, dodici settimane fra Alto Adige e Sicilia, la rotta del Levante da Roma a Brindisi... Ora ¨¨ di nuovo in partenza: destinazione Santiago, ma partendo dallĄŻItalia. Ha deciso di raccontare questa nuova esperienza sul nostro sito. Ecco la prima puntata del suo viaggioĄ
Ho scoperto la passione per lĄŻescursionismo da piccolo, grazie a una madre appassionata di montagna, e ho approfondito lĄŻesperienza nei lunghi anni ¨C dai 7 a i 19 ¨C trascorsi nel movimento scout. Anche nelle stagioni dellĄŻanticonformismo pi¨´ spinto ¨C dalla pubblicazione di Jack Frusciante ¨¨ uscito dal gruppo in avanti ¨C non ho mai smesso di credere che camminare con uno zaino in spalla, armati soltanto di carte 1:25.000, curiosit¨¤ e tenacia, sia uno dei modi migliori per spendere il proprio tempo: camminare aiuta a conoscere il mondo, a relazionarsi agli altri in maniera sana, e insegna a prendere decisioni.
A partire dai trentĄŻanni, cammino con una brigata di amici chiamati Psicoatleti che, come il sottoscritto, credono che i viaggi a piedi non siano soltanto una splendida attivit¨¤ allĄŻaria aperta, ma anche educazione, cultura, stile. Insieme a loro mi sono regalato esperienze indimenticabili: dalle traversate fra Tirreno e Adriatico, come quella narrata in Nessuno lo sapr¨¤, a veri e propri viaggi-monstre. Non saprei come definire altrimenti gli ottanta giorni lungo la strada fra Canterbury e Roma lungo la Via Francigena, le dodici settimane fra Alto Adige e Sicilia di Italica 150, o la rotta del Levante che ci ha portati prima da Roma a Brindisi, poi attraverso il Mediterraneo in barca a vela, e ancora a piedi in Terrasanta fino alle bianche mura di Gerusalemme. Alcuni di questi viaggi hanno ispirato libri, altri sono rimasti segni nellĄŻanima e tatuaggi sulla pelle; da nessuno di questi sono tornato identico a quando ero partito.
QuestĄŻanno con i Ą°Buoni cuginiĄą - fra noi ci chiamiamo cos¨Ź - abbiamo deciso di riempire finalmente un grande vuoto del nostro curriculum: non siamo infatti mai stati a Santiago.?Lo faremo, per¨°, a modo nostro, partendo dallĄŻItalia lungo le antiche strade che varcano le Alpi, traversano Delfinato, Provenza e Linguadoca e giungono a Tolosa. Solo arrivando sino ai Pirenei a piedi, infatti, ci sentiremo davvero in diritto di camminare in terra di Spagna. Nel nome del viaggio, cĄŻ¨¨ anche la sua meta ultima: Finisterre 2016.?
Ora, per¨°, ¨¨ tempo di chiudere lo zaino e portarsi a Torino: la nostra lunga marcia avr¨¤ inizio da l¨Ź, per risalire la Valsusa e incunearsi verso il Passo del Monginevro.?Come sempre, lĄŻemozione e la curiosit¨¤ gareggiano nel rendere la vigilia un momento speciale, e non vedo lĄŻora di stemperare i sentimenti nella fatica e nella meraviglia che, gi¨¤ lo so, ci saranno compagne di strada.
Enrico Brizzi
[In collaborazione con www.psicoatleti.org]
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