Che mondo vede dalla finestra il pellegrino abituato a camminare sui sentieri del mondo? Come vive la sua clausura? Che vita ¨¨ questa, e dove ci porter¨¤? Lo abbiamo chiesto a celebri viandanti: scrittori, chef, hospitaleros, progettisti... Oggi ¨¨ la volta dei tre ragazzi impegnati sul Sentiero Italia
Giacomo Riccobono, Sara Furlanetto e Yuri Basilic¨° sono partiti giusto un anno fa con un progetto ambizioso: percorrere (ovviamente a piedi)??tutto il Sentiero Italia, il pi¨´ lungo itinerario montano del mondo, 6.880 km che, dal Friuli alla Sardegna, coprono tutti i crinali alpini e appenninici. Va' Sentiero ¨¨ la loro epica impresa che Gazzetta Active ha seguito passo passo fino alla prevista pausa invernale. I tre intrepidi ragazzi dovevano ripartire i primi di marzo per completare la seconda met¨¤ del percorso, ma l'emergenza Covid li ha bloccati.?
Dove state vivendo questa clausura e con chi?
G: "A casa mia a Milano insieme ai miei genitori".
S: "A casa dei miei genitori nel trevigiano, con anche mio fratello e Yuri".
Y: "A Castelfranco Veneto, dalla famiglia di Sara".
Cosa vedete dalla finestra?
G: "Fortunatamente ho una bella vista! Da una parte affaccio sul mio amato quartiere Feltre con i suoi alberi fioriti, dallĄŻaltra ho il parco Lambro".
S: "File di casette a schiera con abbastanza alberi da non sentirsi in gabbia".
Y: "Idem come sopra".
E dove invece sareste dovuto essere in queste settimane?
G: "In questi giorni avremmo dovuto festeggiare il primo mese di cammino della seconda tranche di viaggio. Ci saremmo dovuti trovare a percorrere i sentieri del Molise e a breve avremmo fatto il nostro ingresso in PugliaĄ".
S: "Sul Sentiero Italia a cavallo tra Molise e Puglia, che tanto avevo sognatoĄ con la prospettiva, magari, di fare pure qualche tuffo a mare!".
Y: "Alla scoperta del Molise: volevamo scoprire se esiste davvero...".
Come avete organizzato le vostre giornate (ammesso che le abbiate organizzateĄ)?
G: "Fortunatamente non ¨¨ stato difficile trovare dei passatempo per riempire le giornate! Il progetto ci tiene attivi su vari fronti. Io in particolare sto tenendo in caldo?i vari contatti locali con i quali avevo preso accordi in vista della seconda tranche, e mi sento quotidianamente con Sara e Yuri per tenerci aggiornati sulle altre faccende ongoing.
Inoltre ho completato un puzzle e sto estinguendo il debito di libri non letti negli ultimi anni".
S: "Dopo una prima settimana pi¨´ 'sbandata', in cui ho riscoperto il significato dellĄŻozio, ho provato a costruire una routine per dare equilibrio alle mie giornate tra lavoro al computer, attivit¨¤ fisica-mentale, lettura e contatto con amici o familiari".
Y: "Nei primi 7 mesi lungo il Sentiero Italia abbiamo raccolto abbastanza materiale da poterci lavorare per mesi, quindi il lavoro non manca. Lavoro bene e con calma recensendo le tappe per il nuovo sito vasentiero.org, leggo, tiro al sacco, lavoro fino a tarda notte (momento che prediligo) e alla mattina mi godo il piacere di sonnecchiare fino a tardi".
Qual ¨¨ il momento migliore della giornata e quale il peggiore?
G: "Vado abbastanza a fasi alterne! Sono molto felice di essere a casa con i miei genitori, ho modo di apprezzare tante piccole cose che non condividevamo da tanti anni. Al contempo, ovviamente, ci sono momenti in cui 'impazzisco' e farei qualsiasi cosa per tornare alla normalit¨¤".
S: "La mattina ¨¨ sempre un momento di grande energia; la luce e i colori del tramonto mi danno sollievo e certe sere sono pi¨´ attiva che nel pomeriggio. Il momento per me pi¨´ critico ¨¨ il dopo-pranzo".
Y: "La mattina ¨¨ un poĄŻ sconfortante vedere il sole dalla finestra e saper di non potere uscire neanche oggi. Amo il tardo pomeriggio, quando il cielo si tinge ed esco in cortile per lĄŻoretta di esercizi, una sorta di ora dĄŻaria".
Cosa avete scoperto (di voi e del mondo) in queste settimane?
G: "Di me ho scoperto che, contrariamente a qualche anno fa, sono meno bisognoso di essere sempre circondato di persone e sopporto abbastanza bene la solitudineĄ buono a sapersi! A livello macro, ¨¨ come se questa situazione mi avesse riportato alla realt¨¤ e con i piedi per terra dandomi modo di rivalutare le mie priorit¨¤".
S: "Di me ho pi¨´ che altro avuto la conferma che avevo bisogno di una pausa, per pensare e lavorare senza sentirmi sempre lĄŻacqua alla gola. Del mondo scopro che forse non basta nemmeno una pandemia globale per instaurare vera cooperazione politica ed economica; temo per la coesione europea ma mi obbligo a rimanere ottimista".
Y: "Di me ho scoperto che tutto sommato riesco a non diventare pazzo pur chiuso in casa: dopo uno sfogo iniziale, ho accettato la situazione e sono riuscito a vedere la met¨¤ piena del bicchiere, cio¨¨ la possibilit¨¤ di fermarmi e prendere del tempo per pensare, senza avere lĄŻacqua al gola".
Libro letto?
G: "Point Lenana di Roberto Santachiara e Wu Ming 1, La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz, Il sentiero degli dei di Wu Ming 2, Open di Andre Agassi".
S: "LĄŻeleganza del riccio, Muriel Barbery. Il vecchio che leggeva romanzi dĄŻamore, Luis Sep¨´lveda".
Y: "Le braci, di S¨˘ndor M¨˘rai. Settimana bianca, di Emmanuel Carr¨¨re".
Serie tv o film visto?
G: "The Last Dance su Netflix".
S: "Montalbano, prime stagioni. Blue Heart, documentario sugli ultimi fiumi incontaminati dĄŻEuropa".
Y: "Watchmen, la serie. Il dottor Stranamore, di Kubrick".
Quando tutto sar¨¤ finito, dove camminerete?
G: "Sul Sentiero Italia".
S: "Prima nella mia regione, in Veneto, tra Prealpi e Dolomiti. Poi sul S.I. in Appennino!".
Y: "Mi piacerebbe 'scaldarmi' con un giro ad anello della Val dĄŻAyas, e poi provare qualche cima valdostana".
Che mondo sar¨¤, dopo?
G: "Spero davvero che sia un mondo migliore, fatto di persone pi¨´ consapevoli e rispettose dellĄŻAltro e del pianeta su cui viviamo".
S: "Vedendo facendo! Il mondo che sar¨¤ dipende anche dalle azioni di ognuno di noi. Come vivremo gli ambienti naturali? Le citt¨¤? Le relazioni? I giovanissimi come penseranno il loro futuro? Che percezione avremo dei confini? Posso solo aggiungere domande!".
Y: "Difficile a dirsi. Se guardo ai precedenti mi verrebbe da dire 'uguale a prima, ma con pi¨´ mascherine': per¨° voglio sperare che una traccia di consapevolezza rimanga e non venga spazzata via dalla smania di tornare a crescere, produrre, consumare".
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