? Il 2016 ¨¨ l¡¯anno nazionale dei cammini. Sulla spinta del Giubileo, evento che nei secoli ha sempre spostato milioni di pellegrini a piedi verso la Porta Santa, il ministero dei Beni culturali ha pensato di promuovere questo nuovo modo di viaggiare e di fare attivit¨¤ fisica, di praticare un turismo sostenibile che poi ¨¨, di fatto, uno stile di vita. Sulle tracce di quei [...]
Il 2016 ¨¨ l¡¯anno nazionale dei cammini. Sulla spinta del Giubileo, evento che nei secoli ha sempre spostato milioni di pellegrini a piedi verso la Porta Santa, il ministero dei Beni culturali ha pensato di promuovere questo nuovo modo di viaggiare e di fare attivit¨¤ fisica, di praticare un turismo sostenibile che poi ¨¨, di fatto, uno stile di vita. Sulle tracce di quei 6.600 chilometri di cammini, culturali, naturalistici e spirituali che attraversano l¡¯Italia, si punta su un turismo povero, lento e che valorizza i posti meno conosciuti del Paese. Quello che ¨¨ avvenuto in questi anni a Santiago di Compostela, in Italia si sta verificando in moltissime zone, come lungo il cammino di San Benedetto, San Francesco, la via Francigena e sull¡¯Appia antica¡
Ma chi pensa che il cammino sia un¡¯attivit¨¤ esclusivamente religiosa, dedicata ad asceti pellegrini in viaggio spirituale alla ricerca di una ¡°illuminazione¡±, si sbaglia di grosso. Lungo le principali vie di pellegrinaggio si incontra di tutto, una varia umanit¨¤ spinta dalle pi¨´ varie motivazioni.
Chi ¨¨ abituato a camminare in montagna sa che man mano che si sale si tende a incontrare solo propri simili. Una sorta di selezione naturale: gente che ama la fatica per conquistare un panorama, che ritrova nell¡¯asprezza dell¡¯ambiente la giusta dimensione per isolarsi.
In buona parte, questo ¨¨ vero anche per chi ama camminare sulle antiche vie di pellegrinaggio. Ma con un¡¯importante differenza: ogni pellegrino interpreta il cammino secondo la propria indole, tutti vivono questa esperienza nella massima pienezza ma ognuno trova risposte che riempiono personalissimi vuoti esistenziali. Il cammino ¨¨ come un abito fatto su misura.
Prendete Claudio Sabelli Fioretti, giornalista e scrittore, che un giorno d¡¯estate del 2007 decide di tornare a casa (nel Viterbese) a piedi partendo da Lavarone: la prende con disincanto e goliardia (?a giugno non avevo niente da fare¡?) e d¨¤ vita cos¨¬ a un nuovo genere di pellegrinaggio che per lui, ancora oggi, ¨¨ un irrinunciabile stile di vita: ?la marcia del cazzeggio?.
C¡¯¨¨ chi del cammino ha fatto un genere letterario, come lo scrittore Enrico Brizzi che nel 2005 racconta in ¡°Nessuno lo sapr¨¤¡± il suo viaggio a piedi dall'Argentario al Conero, e chi invece nella ripetitivit¨¤ dei passi e nel contatto cos¨¬ stretto con la natura trova una fonte irresistibile di spiritualit¨¤, fino a trasformare il cammino in un¡¯attivit¨¤ mistica. C¡¯¨¨ anche chi, dopo aver girato mezzo mondo alla ricerca di se stesso, trova nel pellegrinaggio tutte le risposte che cercava: Darinka Montico in 7 mesi ¨¨ risalita dalla Sicilia al Piemonte senza un soldo in tasca e con una scatola nello zaino, per raccogliere i sogni degli italiani che incontrava. Il suo ¡°Walkaboutitalia - L¡¯Italia a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni¡±, ¨¨ diventato un piccolo fenomeno editoriale.
Luigi Nacci, che ¨¨ prima di tutto un poeta (oltre che insegnante, scrittore e guida escursionistica), ritrova nel ritmo regolare dei suoi passi il ritmo della metrica dei versi, nel cammino la dimensione ideale alla sua creativit¨¤. ?Sono un sognatore diurno. So che dietro ogni curva si cela una vita nuova?.
E come il poeta coi passi fa poesia, cos¨¬ il musicista pu¨° trovare stimolante quello stesso ritmo per dare vita a nuovi spartiti.
Alla fine, anche Piergiorgio Odifreddi toglie enfasi alla spiritualit¨¤ che accompagna molta letteratura di genere: ?lo non credo in tutta questa religiosit¨¤ sul cammino¡ Il cammino per me ¨¨ una lunga passeggiata?.
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