Il turismo lento, possibilmente a piedi, ¨¨ il vero fenomeno di questa estate post lockdown. Lungo la Penisola sono tantissimi gli itinerari pi¨´ o meno strutturati. Ecco come orientarsi tra offerta ricca e un po' di confusione
Tra slow travel e vacanze di prossimit¨¤, questa estate post Covid ¨¨ tutta all'insegna del viaggio a piedi lungo uno dei tanti cammini italiani. Un fenomeno che gi¨¤ aveva caratterizzato gli ultimi anni ¨¨ letteralmente esploso dopo il lockdown. Ma mentre in tanti, zaino in spalla e scarpe tecniche ai piedi, hanno imboccato un sentiero della Penisola, altrettanti si sono fermati davanti al dilemma: dove vado a camminare? E la risposta non ¨¨ sempre cos¨¬ semplice, perch¨¦ se tanto ¨¨ il fermento nel mondo dei cammini italiani, non poca ¨¨ la confusione che regna sotto gli stessi cieli. E orientarsi non ¨¨ cosa facile.
LA GUIDA DI DOVE - Quale cammino scegliere? Molti editori hanno provato a rispondere a questa domanda mandando in edicola guide, inserti, opere in fascicoli e libri sui migliori itinerari. Ultimo (ma solo in ordine di tempo) ¨¨ il mensile Dove che il 6 agosto esce con la Guida ai Cammini italiani: dalla Via Francigena al Cammino Materano, dall¡¯Alto Adige alla Calabria, 200 pagine di reportage su tanti itinerari che ci portano alla scoperta di una Penisola inattesa e straordinaria. Tutta da camminare.
LA TOP TEN - Ha provato a fare ordine anche Movimento Lento, associazione che ha dato vita da qualche mese al gruppo Facebook Io Cammino in Italia: con l¡¯obiettivo di promuovere il viaggio a piedi nell¡¯Italia post Covid, ha creato un file in continuo aggiornamento che ¨¨ una sorta di censimento dei cammini italiani, con molte informazioni utili e contatti per approfondire e documentarsi. Da questo elenco di circa 70 cammini (consultabile qui) ¨¨ partito il quotidiano britannico Guardian per stilare la sue personale top ten degli itinerari della Penisola. A dimostrazione che anche all'estero il nostro Paese viene percepito come una credibile alternativa alle vie per Santiago.?
L'ATLANTE DIGITALE - Il Mibact, il ministero del Turismo, in questi anni ha puntato molto su questo settore, decretando il 2016 Anno dei Cammini fino alla realizzazione, a fine 2017, dell'Atlante digitale dei Cammini,?un contenitore online di percorsi e vie pensato come una rete di mobilit¨¤ slow, un modo per organizzare e mettere a sistema una vera rete degli itinerari storico culturali che stanno avendo una crescita importante ma disorganica. Purtroppo, il portale al momento non ¨¨ pi¨´ online e il Mibact sta cercando di rimetterlo in piedi, ovviamente aggiornato alle nuove realt¨¤.
IL CERTIFICATO DEL TCI - Il Touring Club ha da poco lanciato un'ambiziosa operazione di certificazione dei cammini italiani: un progetto a livello nazionale per la valorizzazione dei percorsi e delle vie e per promuovere un modo di viaggiare sostenibile? e autentico. I cammini, per avere il certificato Tci, dovranno rispondere a un Modello di analisi dei cammini (MAC) che prevede addirittura 200 indicatori (l'Atlante digitale del Mibact ne prevedeva 11) che vanno dalla segnaletica alla mobilit¨¤, dalla fruibilit¨¤ delle risorse alla governance del territorio... Un lavoro impegnativo e fin troppo ambizioso svolto, fanno sapere, da un team dedicato che procede sul campo con una dotazione ad hoc: tablet, gps e Gopro. Il primo itinerario certificato ¨¨ il Sentiero del Viandante che - come abbiamo scritto - ¨¨ sicuramente un bellissimo percorso ma che non rientra esattamente nel mondo dei Cammini, non prevedendo credenziale e testimonium, non avendo una rete di strutture di accoglienza convenzionate e di referenti sul territorio e avendo una lunghezza ancora inferiore ai 100 km.
DIREZIONE SUD - Il Meridione ¨¨ quello che,?in questi ultimi anni, sta dimostrando di credere di pi¨´ nel fenomeno dei cammini come opportunit¨¤ di un turismo destagionalizzato e che vada a scoprire territori ancora poco battuti dai grandi flussi turistici. La Rete dei Cammini del Sud raggruppa un insieme di itinerari nati dal basso, dall'iniziativa delle nuove generazioni e dal coinvolgimento delle comunit¨¤ locali, un lavoro virtuoso e meticoloso che ha dato vita a un'offerta di infrastrutture turistiche responsabili ed ecologicamente sostenibili, dove si respira la passione di territori che fanno dell'accoglienza il loro marchio di fabbrica.?La Rete ha ideato una scala di valori (gi¨¤ testata su circa 4.000 km di cammini) composta da 7 capitoli (percorso, segnaletica, accoglienze, governance, documenti del cammino, comunicazione e finanziamenti pubblici):?i cammini per essere considerati tali devono almeno soddisfare i campi obbligatori (segnaletica, accoglienze, presenza online, credenziali...). I risultati di questo lavoro si sono visti negli anni passati e sono straordinari in questo periodo post lockdown: tra giugno e luglio sono gi¨¤ state distribuite circa 2.000 credenziali, 669 per il Cammino Materano, 558 per le Vie Francigene di Sicilia, 380 per il Cammino nelle Terre Mutate...
Kalabria Coast to Coast
CALABRIA, STRANE STRADE - Anche in Calabria c'¨¨ grande fermento sul mondo dei cammini. Tante le iniziative dal basso che hanno portato alla nascita di un paio di itinerari molto interessanti. Kalabria Coast to Coast unisce lo Ionio al Tirreno in 55 km, 3 tappe tra ulivi e faggi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d¡¯ india, per andare da Soverato a Pizzo Calabro. Il Cammino di San Francesco di Paola, invece, unisce San Marco Argentano al Santuario di Paterno Calabro in?112 km e 6 tappe, sulle orme del patrono della Calabria. Due progetti autofinanziati e nati dal basso, mentre la Regione ha appena stanziato 250 mila euro per la strutturazione del Cammino Basiliano, un itinerario di 1.040 km che collegher¨¤ il Pollino con lo stretto di Messina (che distano meno di 300 km: come si arrivi a 1.040 ¨¨ un mistero) e su cui pare si lavori addirittura da 14 anni: un progetto che non prevede segnaletica al di fuori dei maggiori centri abitati (e quindi non si configura come "cammino") costringendo l'eventuale viandante a procedere con rilevatore gps in mano perennemente acceso. Gli organizzatori fanno sapere che si ¨¨ deciso di rinunciare alla? segnaletica "per motivi inflattivi: troppi cammini sono segnati e si creerebbe solo confusione". Mah.
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