Una prova multisportiva in alta montagna dedicata al partigiano Willy Jervis. Distanze abbordabili per il triathlon in alta quota, ideale per chi ama gli sport montani e vuole chiudere in festa la stagione invernale
Un triathlon che, esclusa la denominazione, non ha molte affinit¨¤ con dalla disciplina olimpica, una gara ideale per chi d¨¤ il meglio di se in alta montagna, una scalata verso quota 3.000 con la bicicletta, le scarpe da trail running e le pelli sotto gli sci. Domenica 21 maggio torna il Willy Jervis Spring Triathon a Bobbio Pellice (To). Nato in sordina dal coraggio dell'incoscienza di un piccolo gruppo di ¡°cospiratori¡± valligiani sotto l'ala protettiva del Cai Val Pellice, questo appuntamento ¨¨ cresciuto numericamente e tecnicamente negli anni fino a raggiungere la piena maturit¨¤ nell'edizione di quest'anno. Cospiratori si definiscono gli stessi organizzatori che hanno voluto sviluppare una prova tanto dura quanto trasversale che avesse come fulcro il rifugio che porta il nome del partigiano di origine napoletane che, prima di prendere parte alla Resistenza italiana, aveva lavorato come ingegnere per la Olivetti. ¡°Non piangetemi, non chiamatemi povero: muoio per aver servito un'idea¡±, aveva inciso sulla sua Bibbia tascabile che fu trovata accanto alla sua salma dopo la fucilazione, e, con le dovute proporzioni, anche questa gara insegue un sogno: arrivare in cima al Colle Selliere a quota 2.850 metri in autonomia, con tutti i mezzi di locomozione che hanno l'uomo come motore.
(continua nella scheda successiva)
? RIPRODUZIONE RISERVATA