RUNNING
Il nostro corpo, una macchina perfetta: ma attenti alle spie di pericolo!
A volte ci capita di sentire dei piccoli campanelli d'allarme nel nostro fisico, ma di ignorarli in maniera incosciente: scopriamoli meglio
Ian Warner ¨¨ un velocista della nazionale canadese che insieme al fratello Justin ha preso parte alla staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Londra 2012.
Imprenditore e grande appassionato delle nuove tecnologie applicate allo sport e alla performance, ha recentemente paragonato il corpo dellĄŻatleta a una macchina. Individuando una serie di curiose analogieĄ
Ą°A dir la verit¨¤ non ne so molto di auto ¨C confida Warner - Non ho mai cambiato una gomma e lĄŻunica ragione per cui faccio il cambio dellĄŻolio ¨¨ che il mio meccanico intinge lĄŻasticella da qualche parte nel cofano. Ma non sono il solo. Un sacco di persone salgono in auto e si aspettano che questa parta a prescindere. Lo stesso fanno molti atleti con il loro corpo: danno per scontato che esso funzioni. In officina ci vanno solo quando si rompe qualcosa.
Il mio corpo ¨¨ una fuoriserie formata da un complesso apparato di meccanismi che lavorano per darmi velocit¨¤. Come una macchina, il mio corpo lancia dei segnali. Se imparo a riconoscere e comprendere questi segnali di pericolo, posso prevenire certe situazioni prima che esse si manifestino in modo grave.? come se il mio corpo avesse quattro spie principali: la spia dellĄŻolio, la spia del motore, la spia del carburante e la spia delle cinture di sicurezzaĄą.?(continua)Marianna Zarcone??
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