Il vademecum di Franco Coll¨¦ per non sbagliare e passare dalla strada al trail
Dalla strada al trail, come approcciarsi per non sbagliare?
¡ª ?Lo abbiamo chiesto a un esperto di trail running o meglio a un campione di questa specialit¨¤:? Franco Coll¨¦. Ingegnere, classe 1978, vive e si allena nella sua Gressoney-Saint-Jean in Valle d'Aosta, ai piedi del Monte Rosa. Lo scorso settembre ha fatto il tris al Tor des G¨¦ants (gara di 330 km per 12 mila metri di dislivello), stabilendo il nuovo record della competizione (limando di oltre un¡¯ora il precedente primato). E ha perso ben 10 kg in tre giorni nel fare il giro dei Giganti, e tutto il tono muscolare che ora ha quasi del tutto recuperato, in vista dei Campionati Europei di Skyrunning che lo attendono, in Portogallo il prossimo 19 novembre.
Ecco i suoi consigli per non sbagliare e passare dalla strada al trail.
- Prima di tutto non sottovalutare la montagna, studiare bene il tipo di percorso, se con strade bianche o esposte, se presenta dei tratti pi¨´ tecnici, e conoscere il dislivello.
- Verificare le condizioni metereologiche e sapere rinunciare se ¨¨ brutto tempo, in montagna non si scherza e pu¨° diventare davvero pericolosa un¡¯uscita sotto un acquazzone.
- Non sottovalutare l¡¯alimentazione e, a seconda del chilometraggio, portare con s¨¦: barrette, gel, ma anche frutta secca. Personalmente se devo correre per parecchie ore, aggiungo dei piccoli panini al latte farciti con marmellata.
- Non equiparare i chilometri di percorrenza; se in pianura corro 10 km senza problemi, devo sapere che in montagna lo stesso numero di chilometri richieder¨¤ uno sforzo fisico ben maggiore. Ad esempio, 10 km per 500 metri di dislivello, saranno parificati a 15 chilometri in pianura. Insomma devo avere ben presente che il trail-running richiede un dispendio energetico e fisico nettamente superiore.
- Seguire un allenamento adeguato e prevedere degli esercizi propriocettivi, al fine di migliorare la mobilit¨¤ delle articolazioni. Nel trail ci sono ostacoli, salite, discese e l¡¯appoggio del piede cambia in continuazione.
- Avere l¡¯attrezzatura giusta. Nel kit del trail-runner non pu¨° mancare una giacca antipioggia, uno strato termico, una luce frontale, una riserva alimentare, una borraccia da mezzo litro che si avr¨¤ cura di riempire strada facendo (anche per questo serve studiare il percorso!). E poi uno zaino da 5 litri per le uscite pi¨´ lunghe, gilet o fascia per gli allenamenti pi¨´ corti. In questo periodo autunnale potrebbero servire anche dei ramponcini, nel caso dovessimo trovare lungo il percorso dei tratti di neve compatta (ma non ghiacciata).
- Per quanto riguarda le competizioni, per iniziare con il piede giusto meglio non esagerare con il chilometraggio e optare per distanze medio-corte sui 20 km, massimo 30 km.
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