RUNNING
La camminata scaccia crisi: la strategia per arrivare al traguardo
Camminare in gara? Non se ne parla, a meno che non si sia alla frutta. Questa ¨¨ l'idea diffusa tra la maggior parte dei triatleti amatori che affrontano le lunghe distanze: anche se si vedono decine e decine di atleti camminare nelle fasi finali della frazione di corsa, sono rarissimi i casi in cui questo aspetto viene affrontato e dunque preparato in allenamento.
STUDI E TEST In Germania si ¨¨ svolto un test che metteva di fronte, sulla distanza della maratona, un gruppo che alternava corsa e camminata ad un altro composto da atleti che correvano senza sosta: il differenziale era di circa un minuto in favore del secondo gruppo, ma dal punto di vista del recupero, della sensazione di fatica e dei dolori, i camminatori riportavano indicazioni decisamente migliori. Jeff Galloway e John Ridgley non si sono fatti pregare e, da diversi anni, hanno inserito questo passo alternato nelle loro tabelle di allenamento e nelle strategie consigliate agli atleti age group che seguono. Ma questo metodo non si improvvisa: chi ha come ambizione un crono superiore alle 14 ore in un Ironman, in allenamento dovr¨¤ concentrarsi su questa andatura, intervallando 4 minuti di corsa e 1 di camminata, per esempio, per poi trasformare questa alternanza in gara camminando ad esempio in prossimit¨¤ delle stazioni di spugnaggio e rifornimento.
INTERVALLI REGOLARI Bisogna camminare quando si ¨¨ a limite? Assolutamente no, la regolarit¨¤ paga anche in questa situazione. ? necessario programmare le andature di corsa e i momenti dedicati alla camminata, senza improvvisare, ma cercando di dare un ritmo. Oltre alle opzioni citate in precedenza, si possono anche alternare 1.5 km di corsa e un minuto di camminata, incrementando la parte veloce se le energie lo permettono nell'ultima parte di gara. Anche al passo, i sorpassi sono assicurati.
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