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Triathlon: sei spunti per partire con la bracciata giusta
[tps_title]PRONTI AL VIA[/tps_title]
Ormai il calendario gare ¨¨ definito, gli appuntamento da cerchio rosso anche. Ma la frazione di nuoto, quella di lancio, quella con cui si comincia ogni gara, quella che spesso crea parecchie difficolt¨¤, in questo momento ¨¨ degna per un apertura di stagione col botto? Se cos¨¬ non fosse, da qui a giugno, per fissare l¡¯inizio dell¡¯estate come limite, ¨¨ fondamentale puntare su sei aspetti per costruire una consistente prima frazione in acqua.
TECNICA Il luned¨¬ ¨¨ il giorno ideale per svolgere sedute di tecnica. Dimenticare il cronometro e i grossi volumi di allenamento, ma concentrarsi sulla pulizia del gesto tecnico e sugli esercizi per correggere gli errori ricorrenti. Oltre ad essere una seduta chiave per migliorare la tecnica della nuotata, sar¨¤ utile per recuperare dagli sforzi degli allenamenti del fine settimana di corsa e ciclismo.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]2 e 3[/tps_title]
BRACCIATE Questo tema ¨¨ strettamente collegato al primo punto, ossia alla tecnica di nuotata. Contare le bracciate per ogni vasca ¨¨ fondamentale per incrementare l¡¯efficienza della nuotata: stesso passo e meno bracciate per vasca corrispondono ad un rendimento maggiore
RITMO Non soltanto quantit¨¤. Questo ¨¨ il mantra per raggiungere l¡¯obiettivo prefissato nella prima frazione, sia essa pi¨´ veloce e frenetica in caso di triathlon sprint o olimpico, sia essa pi¨´ lunga e gestita in maniera indipendentemente dal passo del gruppo in cui ci troviamo come capita nelle prove Ironman. Anzich¨¦ aumentare il numero di ripetute, ¨¨ meglio incrementare il passo (che diventer¨¤ il passo gara) per migliorare la prestazione.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]4 e 5[/tps_title]
RESISTENZA Lavorare sulla resistenza, con serie importanti a ritmo sostenuto, ma inferiore al passo dei 1500. Fondamentale mantenere il ritmo costante, evitando il decadimento della tecnica.
COME IN ACQUE LIBERE Anche in vasca si possono sviluppare abilit¨¤ per il nuoto in acque libere. Innanzitutto, ¨¨ fondamentale abituarsi a nuotare con la muta, ma si possono simulare anche le virate alla boa, le respirazioni frontali e l¡¯uscita dall¡¯acqua, oltre ai vari cambi di ritmo molto consueti nelle gare corte.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]6[/tps_title]
PROVE TEMPO Simulare la situazione di gara ¨¨ fondamentale per diversi aspetti: oltre ad essere sedute di alta qualit¨¤, si possono monitorare i progressi e si impara a gestire il passo gara. In piscina, durante un allenamento, sar¨¤ pi¨´ semplice impostare la nuotata e la velocit¨¤ corretta rispetto ad una frazione di nuoto in acque libere alla prima gara della stagione: questo momento per¨° va sfruttato a pieno per memorizzare i parametri ideali alle proprie caratteristiche a alla preparazione del momento per arrivare alla gara ¡°sintonizzati¡± alla perfezione.
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