Correre con l'afa: l'esperto consiglia orario, tipo di allenamento e idratazione

Il coach di endurance e ultra trail runner Alessio Camilli ci dà i sui consigli su come allenarsi nonostante l'afa estiva

Correre o comunque praticare qualsiasi sport in questa calda stagione estiva, soprattutto quando è molto afoso, può diventare impegnativo e difficoltoso. L’umidità e le alte temperature ci rendono fiacchi, spossati e poco performanti, così capita che rinunciamo alla seduta di corsa e non facciamo nulla, preferendo magari il divano. Talvolta è saggio sapere rinunciare, ma sappiamo che essere costanti nello sport è premiante e soprattutto muoversi ci mantiene sani e in forma. E allora che fare??Lo abbiamo chiesto al preparatore atletico di sport endurance Alessio Camilli.

Qual è la prima regola da seguire se ci vogliamo allenare ed è troppo caldo??

“Scegliere le ore più fresche della giornata, ossia il mattino presto e la sera, questa è la prima regola”.

E per quanto riguarda il tipo gli allenamenti??

"Preferire allenamenti lenti, evitando lavori "alla soglia" e intensità medio-alte perché perché ci si surriscalda parecchio. Quindi consiglio di fare dei lavori più brevi, magari su 1-2 minuti al massimo, e recuperare camminando anziché correndo lentamente, così da raffreddarsi per bene.?E per quanto riguarda la tabella, su sette giorni consiglio di fare della corsa lenta e 2 lavori di qualità della durata massima di 50 minuti, comprensivi di riscaldamento, defaticamento e tempi recupero”.

? così importante inserire nella nostra routine sportiva delle sedute di qualità??

“Sì perché ti danno qualità nella corsa anche a livello di tecnica. Inoltre servono ad accelerare il metabolismo, mentre la corsa lenta tende a mandare il fisico in stallo, non dà stimoli di forza e di potenza”.?

Al termine dell’allenamento cosa dovremmo assumere??

“Quando abbiamo finito l’allenamento è bene idratarsi ma senza esagerare, in pratica sconsiglio di bere un litro e mezzo d'acqua in mezza ora, ma solo mezzo litro nella prima mezza ora. Perché tutto quello che si ingerisce in più va perso, il fisico non ha il tempo di assorbirlo. E soprattutto integrare con sali minerali perché l’acqua da sola crea iponatriemia (quando l’acqua corporea è in eccesso e va a diminuire eccessivamente la quantità di sodio), nel senso che diluisce i fluidi corporei e anziché idratare fa disidratare ulteriormente.?Poi oltre ai sali minerali a fine training servono gli zuccheri per facilitare l'idratazione; a livello intestinale infatti il glucosio favorisce l’assorbimento dell’acqua.?In occasione della maratona nel deserto ci sono stati diversi casi di morte per iponatriemia perché la gente beve litri d’acqua senza integrare con i sali, quindi va a diluire i fluidi corporei e a livello muscolare e celebrale i segnali elettrici non arrivavano”.

Quindi idratarsi sì, ma con criterio!