Il manager del Forte Village, che ha voluto fortemente che il triathlon approdasse nel resort racconta la sua folgorazione per l'universo ironman
Magno Cristiani di professione fa il dirigente alberghiero (riveste il ruolo di Resident Manager al Forte Village Resort), lo sport ha scandito la sua quotidianit¨¤ si dalla giovane et¨¤, ma il triathlon ¨¨ stata una vera e propria folgorazione. ¡°Sono sempre stato sportivo, ho praticato sin da piccolo. Mio padre mi disse che prima dovevo imparare a nuotare, poi avrei potuto scegliere. E infatti mi sono messo a giocare a calcio, poi ho provato lo snowboard fino ad arrivare in tarda et¨¤, oltre i 30 anni, al triathlon. Sono sempre stato un buon corridore, un discreto nuotatore e ma grazie alla passione infusa da Andrea Mentasti, il race director della gara del Forte Village, mi sono tuffato nel multisport. Ho fatto due olimpici, un medio e poi ho scelto di provare la full distance. Quattro anni fa il primo Ironman, poi altre tre: non ¨¨ stato un fuoco di paglia, ma amore a prima vista¡±.
Anche il prossimo anno, la triplice animer¨¤ il resort di Santa Margherita di Pula: il Forte Village Triathlon andr¨¤ a caccia di novit¨¤ per il 2019 che saranno presto svelate, ma con Cristiani, classe '74, andiamo all'essenza della passione ironman.
Che cosa rappresenta per lei il triathlon?
Triathlon significa passione e richiede grande devozione. Per quanto mi riguarda, va inserito nel mio contesto professionale denso di impegni e in pieno accordo con la famiglia: quando si fa sport si leva tempo alle persone care che devono essere dei grandi alleati.
Quando ¨¨ scoccata la scintilla che ha portato il resort a diventare una sede di gara, ormai riconosciuta a livello internazionale?
Proprio Mentasti lanci¨° la sfida organizzativa della mezza distanza al Forte Village, proposta raccolta con grande entusiasmo anche dal nostro amministratore delegato Lorenzo Giannuzzi, che come al solito ci aveva visto lungo. Con il team organizzativo del Forte Village, il grande apporto dei volontari e il supporto delle istituzioni e delle comunit¨¤ locali, siamo riusciti a realizzare un grande evento internazionale che ha coinvolto 30 nazioni nell¡¯ultima edizione, un lavoro duro ma svolto sempre con passione, grande impegno ed entusiasmo da tutti.
La forte passione per questo sport e e la pratica continua, aiutano a leggere determinate situazioni quando si ¨¨ al servizio di chi disputa la gara?
Certo, da atleta si individuano meglio e si provano sulla propria pelle le criticit¨¤ sia dei percorsi, sia del programma stesso della gara: vivendo questa situazione anche dal punto di vista del protagonista, ¨¨ pi¨´ facile mettere a fuoco alcuni passaggi fondamentali. Il nostro obiettivo ¨¨ quello di garantire la piena sicurezza degli atleti: sono contento che questo sia percepito da chi gareggia da noi.
Ha imparato qualche trucco del mestiere in gara?
Ammetto che osservo molto e alcuni insegnamenti facendo gare in giro per il mondo li ho assimilati per poi replicarli al nostro evento.
Quando si parla deformazione professionale...
In qualche modo l¡¯approccio mentale e il medesimo e aggiungo che questo atteggiamento ¨¨ la costante del nostro team di lavoro, sia che si voglia organizzare una gara o un torneo sportivo, sia un evento per un gruppo bancario o un qualunque appuntamento importante ospitato dal resort.
Ha riscontrato qualche difficolt¨¤ nel suo cammino agonistico?
La parte pi¨´ impegnativa rimane sempre la frazione di nuoto: ti misuri con te stesso, ma sei in mischia con gli altri, ¨¨ un momento pi¨´ traumatico, pi¨´ challenge di un triathlon di lunga distanza. All¡¯Ironman di Maiorca, in bici, percorrendo la lunga salita, ¨¨ venuto gi¨´ un temporale con grandine: ammetto che in quel frangente, per un istante, ho pensato di non farcela, di fermarmi, ma ho reagito prontamente, seppur mantenendo un ritmo pi¨´ blando del previsto e sono arrivato fino al traguardo.
Questo suo spirito da triatleta, offre una carica e un supporto in pi¨´ nella sua professionalit¨¤?
Fare il triatleta completa dal punto di vista educativo e manageriale l¡¯approccio mentale di una persona, mi ha assolutamente aiutato a raggiungere anche un certo livello di equilibrio personale e ti rafforza moltissimo a livello di determinazione e raggiungimento degli obiettivi. Bisogna alzarsi ogni giorno con grande motivazione, questo ribaltato in ambito lavorativo ti porta a rimanere molto focalizzato. Essere ironman ¨¨ sinonimo di determinazione, capacit¨¤ di raggiungere l¡¯obiettivo finale, costante e poggiata su solide fondamenta.
Quanto conta l'equilibrio?
? la caratteristica fondamentale: in una gara di endurance non bisogna mai strafare. Questo non vuol dire che non si dia il massimo, ma semplicemente bisogna rimanere in questo punto di equilibrio.
Parla con colleghi e collaboratori della sua esperienza sportiva?
? un tema che affrontiamo costantemente in ambito professionale. Da parte ci qualcuno c¡¯¨¨ ammirazione, altri mi vedono come un pazzo scatenato, ma questi percorsi vanno comunque analizzati perch¨¦ sono percorsi di vita: rispetto a 10 anni fa, sono un¡¯altra persona.
Viceversa, qualche aspetto della sua formazione risulta una risorsa nella tua vita sportiva?
Ilproblem solving: bisogna adeguarsi ai repentini cambiamenti dell¡¯ambiente circostante. Questo concetto applicato al triathlon ¨¨ la chiave: nuoto, ciclismo, corsa, tre sport in ambienti diversi, dunque risulta fondamentale adattarsi alle discipline, ai ritmi, alle dinamiche di ogni frazione. Bisogna sempre essere focalizzati sulla soluzione anzich¨¦ sul problema.
Visto che ha una serie di contatti internazionali, ¨¨ capitato di parlare della sua esperienza nel triathlon?
? uno dei primi temi affrontati per rompere il ghiaccio, lo sport ¨¨ un argomento di dialogo e discussione a qualunque tavolo, ¨¨ diventato un elemento culturale, qualificante, in qualunque paese in cui ti trovi.
Ricorda qualche reazione divertente ai suoi racconti?
Una volta ho raccontato ad una persona la mia avventura nell¡¯Ironman e mi ha risposto che ha avuto la conferma che fossi un pazzo scatenato, anche se per me ¨¨ una delle cose pi¨´ normali da poter fare. Come dico sempre, l'ironman ¨¨ 50% fisico e 50% mentale. Anche in questo ho trovato l¡¯equilibrio.
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