La corsa si conferma sport dalle mille risorse: anche dopo il lockdown (e stante l'obbligo di distanziamento interpersonale) prosegue il format della sfida a distanza, ma stavolta con corse vere, fatte su strada o in pista, in solitaria o in piccoli gruppi distanziati
EĄŻ proprio vero che la corsa ha mille risorse, forse pi¨´ di qualsiasi altro sport. Pensiamoci bene: non si ¨¨ mai parlato tanto di corsa come quando non si poteva tradurre le parole in fatti, cio¨¨ durante il lockdown. Ma anche l¨Ź i corridori, pi¨´ che gli amanti di altre discipline, hanno tirato fuori gli artigli. Tapis roulant, scale del palazzo, giri (stile criceto) in giardino o negli spazi condominiali, terrazzi: tutto si ¨¨ rivelato utile per sopperire alla corsa tradizionale e ai suoi benefici fisici e psicologici. Per non parlare dei famosi 200 metri consentiti attorno alla propria abitazione che poi sono diventati 500 e in qualche modo ci hanno portato fino al confine del nostro comune.
Ma ecco che, con lĄŻagognata fine del lockdown, si ¨¨ riaperto un mondo. Ora siamo tornati tutti a correre come ai bei tempi. Con mascherina a tracollo e in perfetta compagnia ma felici di correre. Per¨° una cosa ci manca. La possibilit¨¤ di partecipare alle gare, competitive e non. Per queste bisogner¨¤ attendere ancora parecchio, probabilmente dopo lĄŻestate forse anche dopo. E i primi che potranno farlo saranno gli agonisti. O nelle gare a cronometro in pista o nelle maratone autunnali che al momento sono tutte riservate ai top runner.
Per¨°, come dicevamo, la corsa ha mille risorse e proprio in questi giorni si sta diffondendo lĄŻultima moda: le corse virtuali. Un nome che si presta a qualche equivoco in effetti. Nel ciclismo (basti pensare al recente Giro dĄŻItalia) lĄŻattivit¨¤ virtuale, sia pure confrontando a distanza i tempi cronometrici, ¨¨ quella che si volge sulla bici da camera o sui rulli, il canottaggio virtuale ¨¨ quello col remoergometro, anche nel podismo la corsa virtuale fino a poco tempo fa era quella che si svolgeva sul tapis roulant.
Invece, come ha ben illustrato Giorgio Rondelli in due interventi su Gazzetta Active (con anche il calendario delle virtual run gi¨¤ programmate), il boom virtuale che la corsa sta vivendo ¨¨ quello di corse vere, fatte su strada o in pista, in solitaria o in piccoli gruppi distanziati. Qualcosa di vero, di reale e in qualche modo anche emozionante. Correre da soli su un chilometraggio stabilito e poi confrontare il tempo ottenuto in base allĄŻautocertificazione o al riscontro del GPS non potr¨¤ mai sostituire il confronto diretto, la sfida spalla a spalla, lĄŻabbraccio o la stretta di mano col rivale battuto (o che ti ha battuto) allĄŻarrivo. Non potr¨¤ sostituire neanche la gara a cronometro dove hai sempre la possibilit¨¤ di raggiungere chi ¨¨ partito prima di te. Per¨° ¨¨ il modo migliore per trovare gli stimoli a correre il pi¨´ forte possibile e a cercare termini di confronti in tempi di coronavirus. Dobbiamo dire che i risultati stanno battendo lo scetticismo iniziale: escludendo chi anche in questĄŻoccasione cercher¨¤ scorciatoie (che poi ¨¨ come barare con se stessi e lo farebbe anche nelle corse regolari) i risultati visti finora hanno una buona dose di attendibilit¨¤. Ovviamente cambiano le condizioni atmosferiche, i percorsi e gli stimoli ma con una certa dose di approssimazione 3000 metri (o una maratona) ¨¨ uguale per tutti.
PASSATORE -?Il primo test importante lo avremo gi¨¤ sabato prossimo con lĄŻedizione numero 48 del mitico Passatore, la Cento chilometri pi¨´ apprezzata dagli amatori, che verr¨¤ sostituita dalla prima edizione virtuale. DallĄŻuna di notte di sabato 23 maggio alle 22 di domenica 24?si potr¨¤ correre la 100 km ognuno a casa sua con tre opzioni:?100 km in unica sessione con tempo massimo di 20 ore; 100 km in sessioni multiple, fino al massimo di quattro, da svolgere entro 20 ore; 100 km in versione staffetta con massimo 4 atleti per squadra con un tempo massimo complessivo di 20 ore.
VIVICITTAĄŻ -?Chi ha buona memoria delle cose podistiche si accorger¨¤, a questo punto, che la corsa virtuale non ¨¨ una novit¨¤ assoluta. Il precedente ¨¨ quello del Vivicitt¨¤, la manifestazione dellĄŻUisp che si svolge dal 1984 mettendo a confronto i tempi compensati, realizzati nelle varie corse locali partite in contemporanea (il via lo ha sempre dato il segnale orario della radio) in quasi tutte le province dĄŻItalia (e anche alcune localit¨¤ estere).
LĄŻedizione dello scorso 19 aprile, in pieno Coronavirus, si ¨¨ trasformata in una diretta virtuale dalle case di illustri firme giornalistiche e precedenti vincitori della manifestazioni. Ma in attesa di vederla risorgere lĄŻanno prossimo non sarebbe male riadattare per le corse virtuali pi¨´ importanti del 2020 quel meccanismo a volte criticato ma comunque funzionale: non limitarsi a confrontare i tempi dei partecipanti ma Ą°compensarliĄą in base allĄŻaltimetria del tracciato e alla distanza effettivamente percorsa. Le mille risorse della corsa.
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