Tutto quello che c'¨¨ da sapere sul beach running, una pratica affascinante e sempre pi¨´ diffusa. Benefici, difficolt¨¤, consigli e... Un interrogativo frequente: scarpe, s¨¬ o no?
L¡¯alba, il tramonto, il vento e il rumore delle onde. Per l¡¯attivit¨¤ fisica, difficile trovare un posto pi¨´ suggestivo del mare. Per gli amanti della corsa, la spiaggia nasconde per¨° incognite. Il beach running ¨¨ un fenomeno sempre pi¨´ praticato in Italia e del tutto diverso dall¡¯ordinaria corsa su strada. Come tanti altri tipi di allenamento presenta vantaggi e svantaggi¡
PERCH? S? - Correre sul terreno sabbioso (o, in gergo,?¡°morbido¡±) coinvolge in primis uno sforzo maggiore dei quadricipiti e dei muscoli del polpaccio. Il discorso vale soprattutto se si ¨¨ lontani dalla riva, sulla sabbia pesante. In questo caso, a diminuire ¨¨ lo stress su caviglie e ginocchia, frutto di un impatto ammortizzato col suolo. Con un upgrade dal punto di vista dell¡¯affaticamento, ci sono poi - anche senza dover necessariamente accelerare l¡¯andatura - dei benefici a livello cardiovascolare. ? un¡¯attivit¨¤ ideale per atleti alla ricerca di percorsi duri e a impatto ridotto su muscoli, articolazioni e ossa. Particolarmente indicata ¨¨ la seduta a intervalli, utile per aumentare la frequenza cardiaca e bruciare i grassi.?Inoltre, l¡¯umidit¨¤ e la bassa pressione migliorano l¡¯ambiente circostante e la predisposizione del corpo a immagazzinare l¡¯ossigeno.
PERCH? NO - Insieme ai pro, ci sono i contro. Quella sabbiosa ¨¨ una superficie irregolare, soggetta a dislivelli e mutazioni continue. Il lavoro del corridore si concentra quindi sul mantenimento dell¡¯attenzione e della concentrazione (per non perdere ritmo ed equilibrio nel passo) in uno sforzo che mette alla prova il corpo in modo diverso rispetto al running ¡°classico¡±, abbastanza ripetitivo. A lavorare in maniera pi¨´ dura sono i muscoli impegnati nella stabilizzazione di ginocchia e caviglie (il tibiale anteriore e posteriore, gli estensori lunghi dell'alluce e delle dita, i muscoli gastrocnemio, soleo e plantare e il muscolo popliteo). ? pi¨´ faticoso e comporta un rischio maggiore di distorsioni e tendinopatie. ?
A PIEDI NUDI? - ? il punto interrogativo pi¨´ frequente. Di solito chi corre sul bagnasciuga preferisce indossare le scarpe, per una maggiore pulizia di passo e un¡¯aderenza al suolo pi¨´ efficace. Al contrario, i runner abituati al terreno pesante preferiscono correre a piedi nudi o comunque senza scarpe (indossando un paio di calzettoni) per evitare i fastidi della sabbia. In linea di massima, indossare una calzatura ¨¨ preferibile per questioni di appoggio e per diminuire il rischio di infortuni. Se non si ¨¨ abituati bisogna procedere in maniera graduale per scongiurare contratture e strappi muscolari (soprattutto a carico del tricipite surale, sottoposto a un lavoro importante) e iniziare con cautela, approcciandosi alla corsa al mare sulla battigia, dove l¡¯appoggio ¨¨ pi¨´ stabile.
Seguici?sui nostri canali social!?
? RIPRODUZIONE RISERVATA