RUNNING
La scarpa giusta per la corsa nel triathlon? Fontana ci d¨¤ qualche consiglio
[tps_title]LA SCELTA[/tps_title]
La scelta delle scarpe da running per il triatleta ¨¨ sempre una faccenda delicata. Meglio orientarsi su una calzatura protettiva o ¨¨ pi¨´ indicato prediligere la reattivit¨¤? Meglio risparmiare secondi preziosi in zona cambio oppure garantire un adeguato comfort durante tutta la durata della terza frazione? Daniel Fontana, due volte olimpico, medagliato mondiale nell'Ironman 70.3 e plurivincitore nel circuito Ironman traccia una guida in base alla sua lunghissima esperienza agonistica.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]COME LE GOMME[/tps_title]
?¡°Il mio pensiero ¨¨ mutato nel corso della carriera. Provo a spiegare con un paragone ciclistico: le scarpe sono come le gomme della bici, non serve gonfiarle oltre il limite, anche se una volta si pompavano quasi fino a farle esplodere, serve portarle alla pressione giusta, quella per cui sono state progettate e a cui rendono al massimo. Allo stesso modo, nei primi anni della mia carriera, utilizzavo scarpe ultraleggere anche per le gare lunghe, ora invece non posso pi¨´ permetterlo¡±. Il messaggio, tra le righe, ¨¨ pi¨´ ampio: non c'¨¨ la scarpa che va bene a tutti e in tutte le situazioni.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]PRIMA IMPRESSIONE[/tps_title]
?Ormai le scarpe da running offrono un ottimo feeling sin dalla prima calzata, ma Fontana pone l'attenzione proprio su questo aspetto. ¡°Quando dico che bisogna provare bene le scarpe, voglio dire di non fermarsi alla prima sensazione. Serve sapere che cosa si vuole da quella scarpa, serve valutarla in diversi momenti della nostra corsa, e farsi guidare da un venditore esperto¡±. Occhio anche al peso dell'atleta: i corridori pi¨´ pesanti e strutturati, difficilmente potranno usare le stesse scarpe dei colleghi pi¨´ leggeri e brevilinei. Lo stesso vale per lo stile di corsa: chi ha buone basi tecniche pu¨° inseguire la leggerezza e la reattivit¨¤, chi ha poca spinta e un ritmo lento deve orientarsi verso una buona ammortizzazione. Ma in gara, queste caratteristiche rimangono tali?
IN GARA ¡°Quando dicevo che bisogna sapere ci¨° che si vuole dalla scarpa, mi riferisco anche alle situazioni di gara: scesi dalla bici correremo come quando facciamo le ripetute o come quando facciamo il medio?, la dinamica di corsa sar¨¤ fluida e reattiva o pesante e affaticata?¡±. E porta un esempio di un errore compiuto in passato: Nelle gare lunghe, quando finisci la seconda frazione e inizi a correre, hai una sensazione strana, fuorviante: senti le gambe leggere, reattive, sembra di volare. Ma dopo alcuni chilometri, quando le energie sono davvero ridotte al lumicino, senti che tutto cambia, hai la sensazione che le ossa picchino una contro l'altra, e in quel caso ¨¨ meglio avere protezione anzich¨¦ reattivit¨¤ nelle scarpe¡±.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]LE SCARPE DI FONTANA[/tps_title]
Quando si aprono gli armadi dei triatleti, si ha l'imbarazzo della scelta su quali scarpe indossare. Fontana ha 3 paia di scarpe per la corsa: ¡°Le Brooks Ghost per i lunghi e lo sterrato facile, sono piuttosto protettive, poi ho le Launch per correre a ritmi pi¨´ elevati (3'30¡±-3'40¡±/km) e le Asteria per i lavori veloci, anche in pista e quando sono alla ricerca della performance¡±. E in gara, scarpe dedicate? ¡°No, in gara ci sono tante cose a cui pensare, tanti fattori anche imprevisti da controllare, l'ultimo pensiero ¨¨ quello di gestire nuove sensazioni nella corsa: io uso quelle che uso in allenamento¡±. Per non avere spiacevoli sorprese.
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