Il direttore tecnico dell'atletica azzurra e professore universitario di scienze motorie sottolinea l'importanza delle attivit¨¤ outdoor per la salute e il benessere psicofisico, messe a dura prova dal lockdown. Ecco perch¨¦ la MarathOne pu¨° segnare una svolta...
Antonio La Torre, dal settembre 2018, ¨¨ il direttore tecnico dell'atletica azzurra. Ma ¨¨ anche professore associato di scienze motorie all'Universit¨¤ di Milano e, specializzato nelle metodologie di allenamento, ¨¨ stato coordinatore della preparazione olimpica Coni e consulente della scuola dello sport. Pochi meglio di lui possono sottolineare la valenza di un evento come MarathOne.
Perch¨¦ guardare con favore a una simile iniziativa?
"In senso generale, durante lo stop per coronavirus, in nessun Paese tra i pi¨´ evoluti in fatto di stile di vita, ¨¨ stato proibito di camminare e muoversi all'aperto. Anche oltre i 200 metri dalla propria residenza che, a un certo punto, sono stati concessi in Italia. Inevitabilmente, per¨°, nel frangente i disagi legati alla compressione fisica si sono fatti via via pi¨´ acuti e il bisogno di attivit¨¤ maggiore. ? cresciuto l'uso di psicofarmaci e in popolazioni da questo punto di vista gi¨¤ disagiate, il peso medio di ciascun cittadino ¨¨ aumentato di 3-6 kg. Le raccomandazioni di tutte le categorie mediche, dall'Oms in gi¨´, gi¨¤ prima spingevano verso l'attivit¨¤ motoria, figuriamoci ora. Quindi ben venga MarathOne e le motivazioni che ne stanno alla base: ¨¨ un progetto benemerito".
Come approcciarsi a un simile evento?
"La letteratura scientifica sottolinea come, soprattutto in tempi di pandemia, un esercizio fisico moderato all'aperto aiuti a rafforzare il sistema immunitario. La luce, per esempio, ¨¨ un potente regolatore del sonno, perch¨¦ la melatonina viene stimolata dal sole. Da l¨¬ derivano una serie di processi organici fondamentali. L'attivit¨¤ outdoor aiuta a far riacquistare cicli normali e interviene sull'ormone dello stress. Oggi pi¨´ che mai serve riportare in equilibrio il proprio corpo e riacquistare il peso forma. Ma in maniera intelligente. Anche perch¨¦ quel che si ¨¨ perso pu¨° in ogni caso essere ritrovato piuttosto in fretta. La prima raccomandazione, quindi, ¨¨ non strafare. Vale per tutti: dall'atleta di vertice a chi si mette a camminare per la prima volta. Un piccolo infortunio e si ¨¨ costretti a star fermi di nuovo".
Come stanno gli azzurri?
"Molti, anche chi bene o male ¨¨ sempre riuscito ad allenarsi, mi dicono di sentirsi arrugginiti. Anche per tornare a facili andature serve tempo. Figuriamoci per chi non fa dello sport una professione".
Un format come MarathOne varr¨¤ anche in futuro?
"La realt¨¤ ¨¨ cambiata, ci attende una attende una normalit¨¤ diversa. E certi strumenti saranno utili almeno sino a che non verr¨¤ scoperto il vaccino. Ma alcuni di essi, come appunto l'attivit¨¤ a distanza, lo rimarranno anche dopo. Persino in tragedie come quelle attuali ci sono opportunit¨¤: per chi mai si ¨¨ mosso, farlo pu¨° diventare una meravigliosa scoperta. E se nel mentre, col mio "pezzettino", contribuisco a un ampio progetto, mi sento protagonista e gratificato. Il corpo, poi, d¨¤ subito misure, voti. Basta poco. Siamo di fronte a un'occasione storica: il passaggio dal "guardo" al "pratico" sport. ? rinascere, senza essere n¨¦ mistici n¨¦ religiosi".
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