La nuova campionessa mondiale di Triathlon Cross ci racconta la sua impresa pi¨´ bella: "Ho costretto le avversarie a forzare..."
"La vittoria di Eleonora Peroncini ¨¨ una grande soddisfazione per tutto lo sport parmigiano e in particolare per il Cus Parma. Eleonora fa parte della famiglia rossonera da sempre: incarna i nostri valori al 100% e ci¨° ci rende ancora pi¨´ orgogliosi¡±. Michele Ventura, Presidente del CUS Parma, ha cos¨¬ accolto la nuova campionessa mondiale di Triathlon Cross, rientrata nella sua citt¨¤ dopo aver conquistato l¡¯alloro pi¨´ desiderato, quello che lo scorso anno le era sfuggito. Dalla medaglia di bronzo in Danimarca nel 2018 all¡¯oro di Pontevedra 2019 (Spagna), il passo ¨¨ pi¨´ lungo di quello che pu¨° sembrare: ¡°L¡¯esperienza accumulata ha fatto la differenza: a Fyn ho commesso un errore in zona cambio tra la bicicletta e la corsa. Molto probabilmente ¨¨ in quel momento che ho perso la medaglia d¡¯argento. Quest¡¯anno, memore di quello sbaglio, ho cercato dei punti di riferimento che mi consentissero di essere rapida nella ripartenza¡±.
La preparazione al mondiale ¨¨ stata differente rispetto a 12 mesi fa?
¡°Abbiamo creato un team, composto da Corrado Morini e Alessandro Alessandri, che mi ha fatto crescere. Con Giuseppe Posillipo abbiamo fatto allenamenti specifici sul nuoto e con Fabrizio Faelli, potenziamento. Infine la nutrizionista Cristiana Ricciulli, che collabora con Centro Salus di Reggio Emilia, ha dato equilibrio alla mia alimentazione¡±.
Che percezioni aveva durante la gara?
¡°All¡¯uscita dalla frazione di nuoto, ¨¨ stato abbastanza semplice: mi ¨¨ bastato dare una rapida occhiata al numero di biciclette ancora presenti. Quando ho cominciato a correre, invece, sapevo di essere prima¡±.
E poi?
¡°Poi sono cominciate le difficolt¨¤ perch¨¦ il circuito di gara si sviluppava su un unico, grande giro. Quindi era difficile avere riferimenti tangibili sulla distanza delle mie avversarie dirette¡±.
Riavvolgiamo il nastro: partiamo dal nuoto. Esce dall¡¯acqua in dodicesima posizione.
¡°Ero consapevole sin dall¡¯inizio che sarei stata attardata a quel punto della gara. Nella mia testa avevo ben chiara la necessit¨¤ di recuperare in bicicletta. Sicuramente non mi aspettavo di riuscire a risalire posizioni su posizioni cos¨¬ rapidamente¡±.
La sua pedalata ¨¨ stata eccezionale, al punto da conquistare il primo posto con 30¡± di vantaggio.
¡°Una frazione in bici cos¨¬ lunga (30 chilometri) mi ha sicuramente agevolato. Era un percorso perfetto per le mie caratteristiche: duro e tecnicamente complicato. C¡¯era spazio per spingere sui pedali¡±.
Infatti ha spinto e al chilometro 20 era gi¨¤ in testa.
¡°Io e la spagnola Laura Gomez Ramon avevamo preso un piccolo vantaggio sulle dirette inseguitrici. Poi mi ha coinvolto in una caduta. Ma da quando mi sono rialzata, nella fase di discesa, sono riuscita a staccare anche lei e ad arrivare in solitaria all¡¯ultimo cambio¡±.
In quel momento come ha pensato di gestire la situazione?
¡°Non potevo fare calcoli: le britanniche Jacqueline Slack, Nicole Walters e Lesley Paterson avevano il loro punto di forza proprio nella corsa. Quando mancavano 2 chilometri all¡¯arrivo, i due tecnici del progetto Cross, Massimo Galletti e Stefano Davite, assieme ad Andrea Gabba del duathlon mi hanno urlato : Ormai ¨¨ fatta!. Io per¨° sono rimasta concentrata fino alla vista del traguardo¡±.
Cosa ha fatto la differenza secondo lei in questo mondiale?
¡°Personalmente ho avuto l¡¯impressione che le avversarie in grado di lottare per la conquista del titolo, abbiano dovuto forzare la loro andatura per non perdere troppi secondi nella seconda frazione. Il ritmo che ho imposto in bicicletta le ha portate ad avere le gambe stanche durante la corsa¡±.
All¡¯orizzonte c¡¯¨¨ un'altra occasione per dimostrare il proprio valore.
¡°L¡¯appuntamento ¨¨ fissato per gli Europei in Romania, il 2 luglio. Guardando l¡¯ordine d¡¯arrivo al Mondiale (13 delle prime 14 concorrenti difendono i colori di una nazione del Vecchio Continente), sar¨¤ un Mondiale bis: ci saranno tutte le migliori in gara e, sicuramente, mi riserveranno parecchie attenzioni¡±.
Pietro Razzini
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