RUNNING
Scarpe da running: come sceglierle? Come valutarle? La guida
Si ¨¨ soliti credere che il running sia uno sport che necessiti di un¡¯attrezzatura ridotta ed effettivamente, se paragonato ad altre discipline sportive, si pu¨° dire che sia cos¨¬. Imprescindibili per¨° sono le calzature. Eppure, soprattutto se si ¨¨ alle prime armi, districarsi tra l¡¯enorme offerta disponibile oggigiorno pu¨° risultare arduo. Ecco quindi che, parlando di scarpe da running, proveremo a rispondere alle seguenti domande: quali scegliere? Come classificarle?
Scarpe da running: come valutarle?
¡ª ?Partiamo da una considerazione apparentemente ovvia: un modello, o ancor di pi¨´ un brand, che siano di molto superiori agli altri non esiste. Questo perch¨¦ ogni valutazione viene fatta sulla base di parametri specifici. Pertanto, una valutazione cos¨¬ generica e ambigua avrebbe poco significato. Esiste dunque un ¡°migliore di¡±, ma sempre in relazione ad un determinato aspetto: capacit¨¤ di aderenza della suola, prestazioni in termini di ammortizzazione, durata dei materiali, costo e cos¨¬ via. L¡¯importante, se si vogliono fare dei confronti sensati, ¨¨ muoversi all¡¯interno dello stesso segmento: top di gamma, medio livello, entry level e, ovviamente, confrontare secondo lo stesso parametro.
Le esigenze
¡ª ?Un¡¯altra considerazione apparentemente banale ¨¨ quella di individuare le esigenze che muovono il corridore, quindi comprendere appieno con quali finalit¨¤ verranno impiegate le calzature. Anche in questo caso il neofita glisser¨¤ con un lapidario, quanto eccessivamente semplicistico: ¡°Per correre, no?¡±. Eppure, in quel verbo, ¡°correre¡±, si celano una pluralit¨¤ di significati non indifferenti. Un conto, infatti, ¨¨ fare del semplice jogging, ben altro ¨¨ seguire un programma di allenamento che preveda diverse andature. E, anche tra coloro che seguono un programma di allenamento esisteranno delle differenze notevoli: un conto ¨¨ essere un corridore amatoriale che corre tre volte a settimana, un altro ¨¨ essere un¡¯atleta agonista che si allena sei giorni su sette, un altro ancora ¨¨ essere un¡¯atleta professionista che corre tutti i giorni due volte al giorno. Proseguendo, si potr¨¤ vedere anche come un conto sia correre in montagna su un sentiero sterrato, un altro paio di maniche, invece, sar¨¤ correre su una pista di atletica. Gi¨¤ da queste semplici considerazioni ¨¨ facile rendersi conto delle enormi differenze in termini di esigenze che possono esistere tra un corridore e l¡¯altro e di come l¡¯universo ¡°corsa¡± sia davvero articolato e ricco di sfaccettature. Ed ¨¨ proprio sulla base di questo ventaglio di bisogni che le scarpe da running si differenziano. Ma come sceglierle dunque?
Scarpe da running: come sceglierle?
¡ª ?Sono diversi i parametri che ci permettono di classificarle: in relazione alla superficie dove andremo a correre, a seconda del tipo di appoggio dell¡¯utente, in funzione del livello di ammortizzazione di cui abbiamo bisogno e a seconda dell¡¯andatura che andremo a tenere in allenamento o in gara. Nel primo caso, dunque, distingueremo tra scarpe per il trail running, modelli per il running su strada o su sterrati poco accidentati e scarpe chiodate per il ¡°track & fields¡±, ovvero le discipline dell¡¯atletica leggera che si disputano in pista. Per quello che riguarda la tipologia di appoggio, in commercio esistono scarpe definite ¡°stabili¡± o ¡°anti-pronazione¡± le quali, realizzate con mescole di densit¨¤ differente nell¡¯intersuola, consentono di ridurre il collasso che il piede di un corridore pronatore realizza ad ogni passo durante la corsa. A questo proposito, ¨¨ bene ricordare che la pronazione ¨¨ il naturale movimento che il piede svolge verso l¡¯interno per ammortizzare l¡¯impatto col terreno. Questo movimento ¨¨ legato alla flessibilit¨¤ della caviglia. In caso di articolazione rigida, invece, si ha il movimento opposto ovvero verso l¡¯esterno, definito supinazione. Perch¨¦ quindi questo movimento andrebbe corretto? Tutto dipende dal livello di pronazione che il piede realizza; oltre un certo grado ¨¨ bene fornire un certo sostegno. Le scarpe cosiddette stabili nascono proprio con l¡¯idea di dare un supporto ai corridori pronatori. Al giorno d¡¯oggi, per¨°, alcuni runner preferiscono rivolgersi a degli specialisti in biomeccanica e utilizzare scarpe per appoggio neutro con delle ortesi plantari al loro interno. Infine, il parametro del livello di ammortizzazione fornitoci dalla calzatura risponder¨¤ a diverse esigenze.
Scarpe da running e i chilometri
¡ª ?Quello che ci dobbiamo domandare per capire quanto livello di ammortizzazione chiedere alle nostre scarpe ¨¨: quanti chilometri corro alla settimana? Se non tengo conto del chilometraggio ¨¨ possibile fare considerazioni analoghe tenendo conto della durata. Quanti chilometri percorro nella singola uscita podistica? Quanto peso? E anche, quali andature terr¨°? Tutti questi aspetti, solo apparentemente separati tra loro, ci permettono di capire quale sia la scarpa pi¨´ adatta. Solitamente, infatti, peso del corridore, passo di corsa e livello di ammortizzazione della scarpa vanno di pari passo. Un corridore molto pesante, durante la sua corsa avr¨¤ dei tempi di contatto al suolo pi¨´ lunghi rispetto a un corridore longilineo che tiene un ritmo pi¨´ veloce. Al primo sar¨¤ necessario un alto livello di ammortizzazione; al secondo, al contrario, soprattutto se la corsa sar¨¤ di breve durata, sar¨¤ meglio optare per una scarpa pi¨´ dinamica e reattiva e quindi anche pi¨´ leggera e meno ammortizzata.
Dal 2017 esistono anche calzature con piastre in carbonio che permettono un ritorno di energia davvero notevole. ? importante sottolineare come queste scarpe siano ideali per distanze lunghe, come la maratona, e che diano la resa migliore a certe velocit¨¤. Questa tipologia di modelli da running ha senz¡¯altro rivoluzionato il mercato, tanto che dopo la loro comparsa da parte di un noto brand americano, tutti gli altri competitor hanno sviluppato soluzioni sulla stessa linea d¡¯onda. Al giorno d¡¯oggi, infatti, tutti i principali brand del mondo del running presentano scarpe con piastra in carbonio.
Per quello che riguarda le scarpe chiodate, utilizzate in pista, bisogner¨¤ tenere conto della disciplina che si svolge. Una chiodata per il salto in alto ¨¨ molto diversa da una per il giavellotto, cos¨¬ come una per la velocit¨¤ ha caratteristiche del tutto differenti rispetto a una per il mezzofondo. Esistono, infine, anche scarpe chiodate specifiche per la corsa campestre, dotate di rinforzi sulla tomaia, oltrech¨¦ pi¨´ ammortizzate nella zona tallonare.
La scelta del modello di scarpe da utilizzare, dunque, risulter¨¤ ardua solo se non avremo chiare quali sono le nostre esigenze e se non saremo consapevoli del tipo di runner che siamo. In ogni caso, farsi consigliare da uno staff esperto in un negozio specializzato sar¨¤ un buon modo per facilitare la nostra scelta.
? RIPRODUZIONE RISERVATA