RUNNING
Controllare il peso: con la corsa ¨¨ pi¨´ facile
Correre pu¨° essere considerato uno degli sport pi¨´ antichi praticati?dall'essere umano. Ne era consapevole l'uomo primitivo che correva quotidianamente per procurarsi?il cibo, per difendersi dai nemici, traendo al contempo il mantenimento dell'efficienza psicofisica.?Anche per l'uomo moderno il ˇ°runningˇ± pu¨° essere considerato un gesto di vita quotidiano, per?esempio si corre per prendere il treno, per non arrivare in ritardo, per raggiungere un traguardo.?Ma, a parte questi gesti quotidiani, spesso automatici, correre rappresenta un ottimo metodo di?allenamento per raggiungere un pi¨´ alto livello di efficienza psicofisica, cardiovascolare ma anche?di dimagrimento.?Per affrontare al meglio questo tipo di allenamento, soprattutto se si vuole perdere peso, ¨¨?importante, per¨°, comprendere i meccanismi fisiologici che ne stanno alla base. Un aspetto rilevante?¨¨ costituito dalla fonte energetica utilizzata dal muscolo, ossia l'ATP o adenosintrifosfato.
L'ATP viene prodotto dall'organismo a partire dagli zuccheri e grassi disponibili che vengono?trasformati attraverso processi biochimici fino alla via finale, l'ATP appunto. La percentuale di?utilizzo di di queste sostanze pu¨° variare in base a diversi fattori, soprattutto a seconda della?disponibilit¨¤ degli zuccheri e dell'intensit¨¤ della corsa. Tuttavia, il serbatoio degli zuccheri ¨¨ limitato?e quando si satura, gli zuccheri in eccesso vengono trasformati in grassi che si accumulano?nell'organismo.?Durante attivit¨¤ fisica, le scorte di zuccheri tendono ad esaurirsi, per cui l'organismo utilizzer¨¤ i?grassi come fonte energetica principale. Per questo motivo alcuni Autori ritengono che sia utile?correre a digiuno, quando l'organismo in carenza di zuccheri utilizzer¨¤ principalmente i grassi.
Il tempo massimo di allenamento pu¨° variare dai 30 ai 60 minuti, nel quale si possono alternare?corsa e camminata veloce, non dimenticando che anche la camminata veloce serve a perdere peso e?a rassodare la muscolatura degli arti inferiori.?Per migliorare la resistenza fisica, ¨¨ utile correre a giorni alterni, per un totale di 3-4 volte alla?settimana, effettuando una corsa media a differenti ritmi e intensit¨¤ di lavoro. Aumentando il grado?di allenamento, naturalmente sar¨¤ possibile aumentare sia il ritmo che l'intensit¨¤ dello sforzo, ¨¨?importante anche il luogo in cui ci si allena; per esempio, correre in collina consente di perdere?pi¨´ peso rispetto alla corsa in pianura; perci¨° su un terreno pianeggiante ¨¨ bene variare l'intensit¨¤?della corsa.
Seguire queste semplice regole consente a coloro che praticano il running di evitare danni per la?salute; tuttavia non bisogna sottovalutare l'aspetto cardiovascolare dell'attivit¨¤ fisica. L'adozione di un protocollo specialistico che preveda l'esecuzione di un test da sforzo consente non solo di?slatentizzare eventuali cardiopatie non note, ma anche di ottenere importanti informazioni sulla?capacit¨¤ funzionale del soggetto. L'utilizzo del metabolimetro (apparecchio che permette di?calcolare gli scambi gassosi) e delle curve frequenza cardiaca/carico di lavoro corrispondente,permette il calcolo preciso della ˇ°soglia anaerobicaˇ±, ossia la frequenza cardiaca alla quale?corrisponde il massimo consumo di ossigeno. Una volta ottenuto questo dato, il Medico potr¨¤?stabilire un programma di allenamento adeguato e specifico per quel soggetto, individuando i valori?di frequenza cardiaca pi¨´ adatti per i differenti livelli di intensit¨¤ di allenamento.
E' mediante queste indicazioni che diviene importante l'utilizzo del cardiofrequenzimetro durante la seduta di training.
Inoltre, se il medico?potr¨¤ disporre di esami ematochimici specifici, potr¨¤ approntare anche un programma?nutrizionale personalizzato equilibrato sulla base del livello di allenamento e degli obiettivi personali del runner.
Dott.sa Cristina Crema
Specialista in Medicina dello Sport
DELTA MEDICA
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