Dallo sguardo rivolto verso il basso alla corsa rumorosa: ecco quali sono i difetti da correggere per correre meglio
Correre meglio significa in breve correre pi¨´ a lungo.
Uno dei pensieri ricorrenti di un runner ¨¨ poter correre per molti anni a venire, tenendo lontani gli infortuni. Poter godere della corsa e di quel benessere che ci regala senza doversi interrompere troppo spesso. Un sogno per molti.
Da coach ho il brutto vizio di osservare come corrono gli altri che incrocio al parco e fare quello che chiamo "running&watching". Sembra un comportamento morboso, ma lo consiglio a tutti i principianti. Questo perch¨¦ molto spesso non siamo consapevoli di come corriamo. Non abbiamo la percezione dei nostri gesti e diventa difficile analizzare la propria corsa se non ci si riesce ad osservare da fuori. Allora la tecnica ¨¨ proprio quella di guardare gli altri: come corrono, come si muovono, come appoggiano i piedi, come usano le braccia, se sono sorridenti o tesi, come in un gioco di specchi infinito. Certo, perch¨¦ in buona sostanza commettiamo tutti gli stessi errori e vederli negli altri ci corregge automaticamente.
Gli errori da non commettere?
¡ª ?Cadenza lenta. In assoluto questo ¨¨ uno dei?difetti pi¨´ frequenti. La cadenza ¨¨ il ritmo di corsa e si calcola in passi per minuto. La maggior parte degli orologi da corsa la sottolineano, quindi non bisogna nemmeno pi¨´ contare. La cadenza migliore ¨¨ tra i 170 e i 180 passi al minuto (pam). Questo perch¨¦ si ¨¨ studiato che a questa cadenza corrisponde una corsa pi¨´ economica ed efficace. La velocit¨¤ si modula in base alla lunghezza della falcata, ma il ritmo rimane questo. Osservate chi corre. Facilmente noterete che chi corre lentamente e sembra pi¨´ affaticato fa pochi passi. La corsa ¨¨ quasi trascinata. Per aumentare la velocit¨¤ questa cadenza ci costringe a passi molto lunghi e quindi faticosi. Vedremo usare una cadenza lenta anche ragazzi giovani, che hanno molta forza nelle gambe e riescono a fare passi molto lunghi.
Piedi che pattinano. Avete presente quella corsa trascinata che vedete in alcuni runner alle prime armi? Il ginocchio quasi non si piega, la caviglia ¨¨ bloccata, i piedi non si alzano quasi da terra con quell'effetto quasi di scivolamento sull'asfalto. Il risultato di questa corsa ¨¨ che per far avanzare le gambe bisogna far oscillare il bacino con conseguenze spesso tragiche a schiena e muscoli del bacino. Si corre cos¨¬ quando non si imprime abbastanza forza ai piedi, che non lavorano e rimangono inermi. Per ovviare a questa caratteristica bisogna esercitare i muscoli plantari e migliorare la risposta tendinea con esercizi mirati.
Braccia rigide. O che remano. Questa postura ¨¨ tipica di chi viene da sport diversi o cerca di allungare il passo come in chi ha la cadenza lenta. Le braccia nella corsa devono essere rilassate e portate ad ad altezza dello sterno. Le braccia a squadra sono tipiche dei velocisti o di chi corre in salita, quando la spinta del braccio ¨¨ fondamentale per dare forza al passo, ma nel podismo su strada ¨¨ pi¨´ vantaggioso tenere le braccia rilassate. Una tecnica? Quando correte ogni tanto visualizzate l'attenzione sui pollici: i pollici delle mani non devono essere tesi, ma sfiorare delicatamente il busto quando le braccia si muovono. Se sono tesi le braccia saranno probabilmente rigide. Rilassatele.
Corsa rumorosa. A parte il rumore di per s¨¨, quando facciamo troppo chiasso correndo ¨¨ probabile che non usiamo adeguatamente i muscoli dei piedi e il tempo di contatto al suolo ¨¨ eccessivo. Se scarichiamo troppo il peso a terra impattiamo brutalmente sul sistema muscolo scheletrico con evidenti microtraumi. Sforziamoci di mantenere un passo rapido e leggero.
Sguardo rivolto verso il basso. Guardarci i piedi non li far¨¤ andare pi¨´ veloce. Eppure quando siamo stanchi lo facciamo spesso, guardiamo in basso. La testa piegata verso il basso ci porta a ingobbirci, scaricando il peso su lombi e glutei e pu¨° essere fonte di infiammazioni fastidiose come la sciatica. Lo sguardo deve invece essere proiettato a una ventina di metri davanti a noi. Nelle salite ¨¨ inoltre bene guardarne la sommit¨¤ se non sono lunghissime: ci aiuta a visualizzare l'obiettivo.
Ovviamente questi sono solo alcuni degli errori possibili e altrettanto ovviamente non diventeremo perfetti in poco tempo, ma se facciamo caso a questi 5 difetti di corsa gi¨¤ avremo eliminato una buona parte dei problemi e avremo allungato la nostra vita da runner.
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