Nella terza puntata della sua rubrica "Il mio triathlon" su Gazzetta Active, Giulio Molinari racconta i segreti del suo regime alimentare
Prosegue con il terzo capitolo dedicato all¡¯alimentazione la rubrica mensile ¡°Il mio triathlon¡± per Gazzetta Active di Giulio Molinari, campione italiano della disciplina e da anni nel gotha dei pi¨´ forti triatleti al mondo. Nella prima puntata si ¨¨ presentato e ha raccontato come si ¨¨ avvicinato alla disciplina, mentre nella seconda ha spiegato il programma di allenamento a Fuerteventura, nelle Canarie, dove a febbraio si ¨¨ dedicato particolarmente al ciclismo e si ¨¨ riabituato a correre dopo la frazione in bici. In questa terza puntata, Molinari svela i segreti legati all¡¯alimentazione: quali sono le sue abitudini e i consigli per tutti gli sportivi. (p.cat.)
Testo di Giulio Molinari
Un argomento sempre ¡°spigoloso¡± per gli sportivi ¨¨ l¡¯alimentazione. Io presto molta attenzione anche a questo aspetto della mia vita da atleta. Lo dico sempre: non ¨¨ con un dettaglio che si fa la differenza in gara ma la somma di tanti dettagli possono fare la differenza nel risultato finale della prestazione agonistica. Io seguo una dieta varia, sana, bilanciata e non sono uno di quegli atleti che pesa il cibo prima di preparare il piatto. Sono convinto che sia meglio seguire un buon regime alimentare piuttosto che avere una dieta ferrea perch¨¦ se un atleta impara a mangiare bene, senza regole troppo rigide, si trover¨¤ sicuramente pi¨´ a suo agio quando, ad esempio, dovr¨¤ viaggiare all¡¯estero per fare gare o allenamenti.
Nelle settimane di massimo carico arrivo ad allenarmi 35 ore alla settimana e mediamente consumo dalle 700 alle 900 kilocalorie all¡¯ora. Allenandomi molto e bruciando cos¨¬ tanto, la maggior parte delle volte la difficolt¨¤ sta nel riuscire a introdurre durante i cinque pasti giornalieri (colazione, pranzo, cena e due piccoli spuntini) tutte le energie necessarie per recuperare le fatiche degli allenamenti. Infatti, se per pi¨´ giorni consecutivi dovessi bruciare pi¨´ kilocalorie di quelle che riesco a reintegrare, il rischio sarebbe di ¡°mangiare il muscolo¡± con il conseguente mancato recupero dell¡¯allenamento fatto.
Oltre a fare una stima delle kilocalorie bruciate (e quindi da reintegrare), presto molta attenzione alla qualit¨¤ delle materie prime di tutto ci¨° che mangio. Evito cibi elaborati, prediligo i cereali integrali e la regola che seguo quando faccio la spesa ¨¨ acquistare prodotti composti da meno ingredienti possibili. Presto anche molto attenzione alle fonti delle proteine. Alterno uova, legumi, pesce, carne bianca e, pi¨´ raramente, carne rossa. E qualche volta mi concedo un buon bicchiere di vino rosso o una bella birra fresca. I cibi che invece ho eliminato e che scherzosamente definisco ¡°veleni¡± sono lo zucchero raffinato, gli insaccati, i formaggi molto stagionati, i superalcolici, i fritti e tutte le bevande zuccherate. Una volta ¡°imparato¡± questo semplice ma funzionale regime alimentare, risulta molto semplice seguire ¡°la mia dieta¡± anche quando viaggio all¡¯estero per le gare e gli allenamenti.
D¡¯altronde, sono una persona abitudinaria e non mi pesa seguire tutto l¡¯anno queste buone regole per l¡¯alimentazione. Quando sono molto stanco, inoltre, sento di recuperare meglio dalle fatiche delle giornate di allenamento perch¨¦ gli alimenti come il riso integrale e la curcuma, oltre a dare energia, possono anche aiutare a lenire tutti i processi infiammatori indotti dagli allenamenti. A volte anche l¡¯abbinamento di diversi alimenti crea situazioni a noi vantaggiose. Un esempio? Mangiare a colazione il kefir con i semi di girasole macinati. Il kefir, prodotto fermentato, oltre ad avere una funzione probiotica, riduce l¡¯infiammazione intestinale. I semi, invece, favoriscono il rilascio graduale degli zuccheri durante la mattinata evitando i picchi glicemici.
Tutte queste buone regole per il mio regime alimentare sono ovviamente affiancate ad una integrazione con prodotti studiati appositamente per gli sportivi. Qui, per¨°, entriamo in un altro capitolo che affronteremo insieme prossimamente. Il consiglio ¨¨ di non copiare la dieta o l¡¯integrazione dell¡¯amico con cui ci si allena, ma di recarsi da professionisti del settore per avere un piano studiato ad hoc per le proprie caratteristiche.
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