l'intervista
Yeman Crippa: "Cos¨¬ ho centrato il record italiano in maratona. E il meglio deve ancora venire¡"
Yeman Crippa ricomincia dal traguardo: "Ci sono tanti margini di crescita. Il mio fisico si sta abituando alla distanza e gli sforzi saranno presto sopportati sempre meglio". Il riferimento ¨¨ alla maratona di Siviglia, la sua seconda gara sui 42,195 km: a raccontare com¡¯¨¨ andata c¡¯¨¨ un record italiano scintillante, in 2h06.06. "Rispetto alla prima, corsa l¡¯anno scorso a Milano, il tempo si ¨¨ abbassato di quasi 3 minuti. Per questo, se guardo avanti sono fiducioso".
Crippa, oggi detiene i migliori tempi italiani sui 3.000, 5.000, 10.000 metri piani, mezza maratona e maratona. Perch¨¦ ha deciso di passare alla lunga distanza?
"? molto semplice. Vedevo che in pista miglioravo, senza fare per¨° passi da gigante. Avevo bisogno di stimoli, cambiare ¨¨ stato importante in questo senso. E dopo il record nazionale nella mezza, ho capito che quelle sui 21 e i 42 km sarebbero diventate le mie gare".
Come ha vissuto il cambiamento dalla pista alla strada?
"Ci vuole tanta pazienza. E bisogna crescere a livello mentale, perch¨¦ certi allenamenti sono da sopportare pi¨´ con la testa che con il fisico. Parlo per esempio dei lavori pi¨´ lunghi e lenti, che portano via tempo e possono essere percepiti come noiosi. Per preparare una maratona aumentano i km da fare ogni giorno, i medi passano da 15 a 25 km, i lunghi arrivano anche a 38 e all¡¯inizio non ¨¨ facile gestirsi".
Qual ¨¨ la parte pi¨´ antipatica degli allenamenti di un maratoneta?
"Al momento diciamo che non c¡¯¨¨ (ride, ndr). Da pistaiolo odiavo i lunghi, ma ora mi piacciono anche quelli. La maratona ¨¨ affascinante in tutti i suoi aspetti e nasconde un mondo da scoprire. E poi ho tante motivazioni. Magari tra qualche anno capir¨° qual ¨¨ la parte che mi piace di meno".
Per preparare la gara di Siviglia, ¨¨ rimasto intorno ai 180 km settimanali. Un numero non esagerato se paragonato al lavoro dei migliori¡
"Il fisico deve abituarsi al cambiamento in maniera progressiva, strafare ¨¨ controproducente. Anche perch¨¦ in una preparazione, insieme ai km, aumenta tutto il resto. A cominciare dalla qualit¨¤ dei lavori. L¡¯obiettivo ¨¨ arrivare sui 200 km settimanali, magari toccando punte di 220 in alcuni momenti. Ma con calma¡".
Ha svolto parte della sua ultima preparazione in Kenya. Qual ¨¨ l¡¯utilit¨¤ del lavoro in altura?
"In Kenya mi trovo molto bene, negli ultimi 4-5 anni ci sono stato spesso. C¡¯¨¨ tanta compagnia e ci sono gruppi di atleti validi, che stimolano in ogni allenamento e aiutano a superare i limiti. ? un contesto tranquillo, in cui si pensa solo a correre, dormire e mangiare. Senza distrazioni".
Anche l¡¯altura ¨¨ un fattore da non sottovalutare¡
?"D¨¤ davvero tanto a un atleta. In fase di preparazione, i percorsi collinari aiutano a crescere dal punto di vista muscolare".
Come ha ripreso gli allenamenti dopo la maratona di Siviglia?
"Con molta tranquillit¨¤. Dopo una prima settimana di riposo totale, ho ricominciato ad allenarmi a giorni alterni. Pure in palestra. Adesso entrer¨° nella nuova preparazione, per fare la mezza e i 10 km agli Europei di Roma".
Come lavorer¨¤ nelle prossime settimane?
"Tra poco andr¨° in Marocco per allenarmi in alta quota, imposter¨° l¨¬ la vera preparazione per Roma. Torner¨° in Italia a fine aprile e far¨° una 10 km, poi un¡¯altra 10 km a maggio prima dell¡¯appuntamento. Dopo gli Europei, mi prender¨° una settimana pi¨´ tranquilla e dal 20 giugno partir¨° per un altro mese in altura, penso a St. Moritz, per preparare al meglio la maratona olimpica di Parigi".
In Francia correranno gli atleti pi¨´ forti, che negli ultimi mesi hanno migliorato i loro tempi anche grazie alle nuove scarpe in carbonio. Cosa ne pensa?
"Le uso anche io, tanti miglioramenti si legano a questo. Ma oltre al fattore cronometro in gara, ci sono un altro paio di elementi da considerare. In primis, permettono di spingere di pi¨´ negli allenamenti. E poi aiutano nel recupero, perch¨¦ gli atleti non escono pi¨´ traumatizzati da lavori intensi. I tempi pi¨´ bassi si spiegano pure cos¨¬".
Discorso alimentazione. La sua com¡¯¨¨ cambiata con il passaggio alle lunghe distanze?
"? aumentata in maniera consistente la quota giornaliera di carboidrati e c¡¯¨¨ un¡¯attenzione maggiore all¡¯integrazione, con qualche accortezza. Il giorno prima dei lunghi evito per esempio di mangiare cose che potrebbero dare problemi di stomaco".
In questo senso, che consigli darebbe a un runner che si prepara per la prima volta?a una maratona?
"Di godersela, stando attento alle emozioni che si provano. La preparazione ¨¨ fantastica, gli attimi prima della partenza sono straordinari. Durante la gara si soffre un po¡¯ e si cerca solo di arrivare al traguardo, ¨¨ vero, ma all¡¯arrivo cambieranno le sensazioni. Dunque, non fatela giusto per farla passare. E soprattutto, imparate bene come integrare e non partite troppo forte, perch¨¦ c¡¯¨¨ il rischio di non riuscire a controllare l¡¯adrenalina iniziale. In una gara cos¨¬, il conto arriva sempre e per tagliare il traguardo bisogna considerare anche i dettagli".
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