Daniel Fontana, 42 anni, domina l'Ironman Taiwan per la seconda volta e mette in bacheca il terzo successo nel circuito in carriera
Daniel Fontana non finisce mai di stupire: l'azzurro, due volte ai Giochi Olimpici prima di virare verso le lunghe distanze, centra la terza vittoria in carriera?nel circuito Ironman,?dominando per la seconda volta la gara di Penghu a Taiwan. Sette ore, 47 minuti e 36 secondi il crono di Daniel, che il prossimo 31 dicembre festegger¨¤ 43 anni: quanto basta per mettersi alle spalle gli australiani Jarrod Harvey (a 2'54¡±) e Alexander Polizzi (a 13'45¡±) che gli tengono compagnia sul podio (quarto Domenico Passuello a 3'20¡± dalla zona medaglie).
PROGRAMMAZIONE?Il triatleta italiano di origini argentine, seppur ancora estremamente competitivo, non trascura l'et¨¤ anagrafica, le primavere che scorrono e i chilometri macinati in acqua, in bicicletta e di corsa che salgono ancora a dismisura; anzi, fa dell'esperienza un punto di forza. Dopo un anno intenso per la nascita del figlio Leonardo e la rinuncia ad inseguire la qualifica per il mondiale hawaiano 2018, Fontana ha scelto con intelligenza di pianificare la propria stagione agonistica per strappare al pi¨´ presto il biglietto per Ironman Kona 2019. La scelta ¨¨ stata strategica, puntuale e azzeccata: il campione azzurro infatti ha centrato lo slot per le Hawaii e pu¨° gi¨¤ pensare al suo prossimo mondiale, il sesto. ¡°Sono stato intelligente nella scelta della gara, sapevo che con tutti i big a Kona in questi giorni, avrei potuto trovare qui a Taiwan una gara meno proibitiva. La start list della vigilia non mi dava comunque nessuna certezza a riguardo, gli atleti sulla linea di partenza potevano essere molto temibili, ma ho gestito al meglio la prova, con intelligenza e lungimiranza¡±.
CHE SOFFERENZA?¡°Posso dire di aver sofferto come forse mai in un'altra gara in carriera, ma sono straordinariamente felice ¨C racconta Fontana ¨C Questo evento ¨¨ gi¨¤ molto duro di per s¨¦ per il clima caldo e umido che caratterizza questa terra, a cui si ¨¨ aggiunto il vento fortissimo che ha fatto propendere l'organizzazione per un drastico accorciamento della frazione natatoria. Ho temuto fortemente che questo potesse condizionare la gara, ma per fortuna le cose sono andate per il meglio. Dopo una gara tiratissima, sono andato in crisi durante la frazione di corsa, ma non mi sarei mai permesso una resa. Volevo questa vittoria e ci pensavo da mesi: ho quasi 43 anni e so bene che competere con i livelli pi¨´ alti dell'¨¦lite mondiale per me diventa ogni stagione pi¨´ difficile¡±.
PROMESSA?Nessun dettaglio ¨¨ stato trascurato, a partire dalla strategia nutrizionale impostata dall'Equipe Enervit che gli ha consentito di arrivare nelle migliori condizioni possibili, evitando cali improvvisi di rendimento. ¡°Il resto lo hanno fatto le gambe, la pellaccia dura di un 42enne che ne ha passate tante con un pettorale addosso e una disperata voglia di tagliare per primo quel traguardo, a testimonianza che non si pu¨° smettere di avere fame se si vuole puntare alto. Sono partito da casa due settimane fa dicendo a mio figlio appena nato che il prossimo anno lo avrei portato a Kona e ho fatto di tutto per mantenere la promessa¡±.
PROGETTI?I riscontri cronometrici comunque parlano oggettivamente di una prestazione tecnica di ottimo valore che lo riempie di orgoglio: ¡°Tra 12 mesi esatti sar¨° di nuovo alle Hawaii e l'anno che mi separer¨¤ da quella gara sar¨¤ un anno dedicato interamente al triathlon come movimento: metter¨° la mia esperienza e la mia immagine al servizio dello sviluppo e della promozione di questo sport, per far s¨¬ che sempre pi¨´ persone possano conoscerne il fascino e possano iniziare o continuare a praticarlo nel modo pi¨´ corretto e salutare. I progetti nei quali sono coinvolto sono molti e molto ambiziosi: ho veramente voglia di vivere il triathlon ad alto livello, ma non pi¨´ solamente con un pettorale addosso. Questo sport mi ha dato tantissimo e mi ha permesso di raccogliere in carriera tutte le soddisfazioni che nemmeno avrei potuto immaginare quando l'ho iniziato. Per questo devo dire grazie alle scelte compiute negli anni, scelte fatte in nome dell'umilt¨¤, della salute, della misura, della correttezza etica e del rispetto per il mio corpo e per tutti i professionisti che mi sono stati accanto¡±.
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