A tu per tu con Maria Chiaria Crippa, psicologa dello sport, per riflettere su quelle che possono essere le cause che ci portano ad avvicinarci al running
Anche la corsa la si pu¨° paragonare a una storia d¡¯amore; coi suoi alti e bassi, traguardi e battute d¡¯arresto. Come ogni storia d¡¯amore, allora, ¨¨ bello talvolta voltarsi indietro e dare uno sguardo alle origini che ha avuto questo rapporto. Sappiamo bene che tutte le relazioni, infatti, a prescindere dalle occasioni e condizioni che hanno determinato il loro inizio, necessitano costantemente di quel carburante capace di farle continuare e prosperare. Anche la corsa non ¨¨ da meno. Stiamo parlando della motivazione, il vero motore che orienta i nostri comportamenti. Siamo andati a interpellare Maria Chiaria Crippa, psicologa dello sport, per riflettere su quelle che possono essere le cause che ci portano ad avvicinarci al running e in che modo, successivamente, la scelta di praticare questo sport diventa un processo di autodeterminazione del s¨¦. Il termine ¡°motivazione¡±, infatti, dal latino ¡°motus¡±, denota il movimento, il dirigersi verso qualcosa seguendo uno scopo desiderato. ¡°Secondo la definizione degli psicologi De Beni e Mo¨¨ (in uno studio del 2000), la motivazione ¨¨ una spinta, che nasce da una configurazione di esperienze soggettive, che consente di spiegare l¡¯inizio, la direzione, l¡¯intensit¨¤ e la perseveranza di un comportamento diretto ad uno scopo¡±. La motivazione, dunque, ha a che fare con il perch¨¦ di un comportamento, con le cause che lo attuano. Da questa affermazione possiamo riconoscere il carattere scientifico dell¡¯indagine psicologica dei nostri comportamenti, dal momento che, come gi¨¤ riconosceva il filosofo Aristotele, ¡°Riteniamo di conoscere scientificamente qualcosa [¡] quando riteniamo di conoscere la causa (¡°¦Á¦É¦Ó?¦Á¦Í¡±) di quella cosa¡± (Organon, Analitici Secondi, 71b, 9-10). Prima di procedere oltre, per¨°, ¨¨ importante fare una distinzione tra ¡°motivazione intrinseca¡± e ¡°motivazione estrinseca¡±: ¡°La prima caratterizza tutte quelle azioni compiute per il divertimento e la soddisfazione ad esse connesse; la seconda, invece, riguarda tutte quelle azioni che svolgiamo per ottenere qualcos¡¯altro, come un premio o una ricompensa (come pu¨° essere il dimagrimento, nel caso della corsa), oppure per evitare qualcosa di spiacevole. Spesso si limita a un periodo breve perch¨¦ non trova espressione tra i valori e significati di chi agisce. La mancanza dell¡¯incentivo esterno genera l¡¯evitamento o l¡¯abbandono dell¡¯attivit¨¤.¡±
Cosa ci spinge a correre?
¡ª ?Chiarite le differenze tra le tipologie di motivazione che possono muovere l¡¯individuo, andiamo a vedere quali possono essere le occasioni d¡¯incontro con il mondo del running. Chiaramente, il ventaglio di possibilit¨¤ che andremo a presentare non si pone alcun criterio di esaustivit¨¤ o completezza. Semplicemente, vogliamo indicare alcune modalit¨¤ attraverso le quali possiamo entrare a contatto con questo sport:
- Modello genitoriale ¨C famigliare: essere sposti sin da piccoli a una certa pratica sportiva, a un certo ambiente sportivo pu¨° predisporre ad appassionarsi a quella disciplina sportiva ma il nesso non ¨¨ di tipo causale. Ci sono diversi fattori, infatti, che intervengono, come, ad esempio, le modalit¨¤ con cui i famigliari ci presentano e ci fanno vivere quello sport (obbligo, curiosit¨¤, forte pressione in riferimento alla prestazione agonistica, puro piacere). In ogni caso, il consiglio ¨¨ sempre quello di provare (o far provare nel caso dei propri figli) altri sport, in modo tale da giungere a una scelta pi¨´ consapevole;
- Esempio vicino: nel caso in cui abbiamo l¡¯esempio di un familiare o del proprio partner che praticano uno determinato sport, pu¨° accadere che la curiosit¨¤ mi pu¨° portare a provarlo e poi ad appassionarmi;
- Contesto scolastico: classico, per l¡¯avvicinamento alla corsa, ¨¨ il caso dell¡¯insegnante di educazione fisica che riesce a cogliere le capacit¨¤ del soggetto predisposto per poi avviarlo verso la pratica;
- Seguire le ¡°orme¡±: tipo ¨¨ il caso, soprattutto in et¨¤ adolescenziale, in cui si sceglie lo sport che praticano gli amici, o il gruppo di riferimento (compagni di classe, ecc.);
- Contesto geografico ¨C ambientale: un altro caso tipico ¨¨ quando in una determinata area geografica sia molto sviluppata la pratica di un determinato sport o attivit¨¤, con una tradizione importante alle spalle. In questo caso si ¨¨ in presenza di una cultura sportiva che motiva a provare. Degli esempi classici sono quelli del calcio in Brasile, del ciclocross (o pi¨´ in generale del ciclismo) in Olanda e Belgio, della corsa di lunga distanza nei paesi dell¡¯Africa orientale (Kenya, Etiopia, Uganda, Eritrea, Tanzania);
- Esposizione a modelli vincenti: basti pensare al boom di iscrizioni (+ 40%) che si sono trovate a gestire le societ¨¤ di atletica leggera, dopo l¡¯estate azzurra di Tokyo;
- Motivi di salute: ad esempio quando, su invito del personale medico, viene consigliata l¡¯attivit¨¤ podistica. I classici esempi sono quelli in cui si invita il paziente a muoversi (camminata o corsa) per aumentare il metabolismo e ridurre peso e colesterolo (prevenendo le malattie di tipo cardiovascolare). Oppure anche nei casi di post intervento, la corsa pu¨° essere una valida terapia di recupero;
- Motivi estetici: classico esempio ¨¨ quello di chi comincia a correre in primavera presentarsi in forma smagliante alla prima prova costume. ? chiaro che in questo caso siamo in presenza di motivazioni meno durature perch¨¦ pi¨´ estrinseche;
- Motivi di socializzazione: ¨¨ il caso di chi scopre nuove crew urbane o, pi¨´ in generale, nuovi gruppi per allargare la propria cerchia di amici e conoscenti. In questo caso, citiamo il caso degli studenti universitari fuori sede o anche dei lavoratori in trasferta che, anche grazie alle reti dei Social Network, riescono a entrare a contatto con queste realt¨¤;
- Motivi psicologici: ¨¨ il caso in cui si prova a dare un contributo terapeutico attraverso il movimento e l¡¯attivit¨¤ fisica. In questo caso, la cura contro disagi psichici come la depressione o l¡¯ansia (disturbi dell¡¯umore) pu¨° trovare giovamento dal movimento che attiva ormoni associati a stati emotivi positivi che contrastano alcuni sintomi.
- Sfida personale: pu¨° essere che quello che ci muove alle volte sia il desiderio di uscire dalla nostra zona comfort e intraprendere un percorso di crescita personale. ? il caso, ad esempio, di chi magari soffre di vertigini e prova a vincere questa paura cimentandosi in sport in cui deve fare i conti con questo.
Quando a scegliere sono io: l'autodeterminazione del s¨¦
¡ª ?C¡¯¨¨ un momento ben preciso che in qualche modo rappresenta una sorta di ¡°resa dei conti¡±. Al di l¨¤ delle occasioni fortuite, imposte o ricercate liberamente, che ci hanno portato a praticare quel determinato sport o attivit¨¤, arriva un momento in cui la scelta spetta soltanto a noi. ? in quel frangente che decidiamo autonomamente che vogliamo continuare a praticare quell¡¯attivit¨¤, secondo una scala di valori e significati personale. Che cosa ¨¨ successo? Significa che la motivazione ¨¨ divenuta intrinseca. Svolgiamo quell¡¯attivit¨¤, soprattutto, per il piacere che ci procura. Come ci spiega Maria Chiara Crippa: ¡°Esiste una teoria della motivazione, Self Determination Theory, elaborata dagli psicologi Deci e Ryan dell¡¯Universit¨¤ di Rochester (USA), che spiega quanto sia importante, per la crescita personale e l¡¯autostima, non solo svolgere attivit¨¤ nelle quali ci sentiamo bravi e competenti, ma anche e soprattutto scegliere di fare qualcosa che ci piace, sulla base di valori personali e obiettivi da raggiungere. In poche parole, compiere scelte autonome. In questo senso, quando le persone sono libere di scegliere si sentono pi¨´ motivate. L¡¯individuo cerca di autodeterminarsi attraverso la soddisfazione di tre bisogni psicologici fondamentali: competenza, autonomia e relazione. Questi tre bisogni sono presenti sin dalla nascita. Il primo riguarda il sentirsi capaci, il secondo le scelte autonome e il terzo la costruzione di legami sociali positivi. Nel momento in cui l¡¯attivit¨¤ che svolgiamo riesce a soddisfare questi bisogni, allora la strada verso la scelta autonoma ¨¨ pressoch¨¦ realizzata. All¡¯inizio l¡¯approccio allo sport pu¨° essere indotto, forzato, prescritto ma la garanzia della continuit¨¤ ¨¨ che l¡¯esperienza iniziale evolva nella forma del piacere ¨C divertimento. Sono queste le micce che accendono la passione! ? chiaro che, da quanto abbiamo detto, un ruolo determinante sar¨¤ svolto dal contesto in cui ci troviamo immersi (compagni di allenamento, allenatore, dirigenti, familiari, ecc.)¡±.
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