L'esperta azzurra Martina Dogana domina la gara sprint al Forte Village ad un anno dal tremendo infortunio.
Un'anno fa, alla vigilia della partenza per la Sardegna, un'incidente interruppe il sogno dell'assalto al Challenge Forte Village: Martina Dogana?fu travolta da un'auto mentre stava pedalando, ne usc¨¬ con le braccia rotte, con il morale a pezzi, ma con la voglia di tornare forte come prima. Pochi giorni fa, proprio a Santa Margherita di Pula, c'¨¨ stata la chiusura del cerchio con la vittoria proprio nella gara su distanza sprint organizzata all'interno del prestigioso resort. ¡°Dodici mesi fa fa ho avuto un brutto incidente, dovevo gareggiare in Sardegna, ma chiaramente sono stata costretta a saltare. Quest'anno sono tornata, ho centrato la vittoria e ho chiuso il cerchio. Abituata al successo? Di vittorie ne ho ottenute tanto, ma non ¨¨ mai facile e soprattutto non ci si abitua mai¡±.
Ha subito pensato di riprendere dopo quel brutto infortunio?
¡°Sarebbe stato pi¨´ facile smettere, ma ho deciso di dare ancora qualcosa al triathlon, torner¨° a pieno regime il prossimo anno dopo questa stagione di sole distanze corte: mi sono divertita un sacco a gareggiare nelle prove pi¨´ veloci, mi sono battuta con ragazze molto pi¨´ giovani di me e ho notato che la grinta non mi manca¡±.
Eppure non ¨¨ in zona cambio da poco, sono gi¨¤ passati 10 anni dal successo all'Ironman France.
¡°Mi ricordo bene quel 22 giugno 2008, giorno del mio primo successo nell'Ironman a Nizza che mi ha regalato la prima avventura all'Ironman Hawaii a Kona. Sono passati in fretta questi anni, quando fai una cosa che ti piace e ottieni i risultati, il tempo vola¡±.
Anche il triathlon ha corso velocemente in questo decennio?
¡°? uno sport che si sta evolvendo in maniera estremamente rapida, sta diventando una disciplina sempre pi¨´ specializzata, c'¨¨ pi¨´ professionalit¨¤ da parte di atleti, tecnici e federazioni. Forse gli sponsor e le aziende che investono in questo mondo, soprattutto in Italia, devono ancora fare qualche passo avanti: bisogna ancora far capire la differenza tra il prestigio di un vincitore assoluto di una gara ¨¦lite e chi si impone tra gli age-group¡±.
Che ne dice del progresso delle donne?
"Nel mondo femminile c'¨¨ stata un'evoluzione ancora pi¨´ marcata: si sono accorciate le distanze rispetto ai maschi, si ¨¨ alzato il livello e il numero delle praticanti. Dieci anni fa, erano il 10-11% le donne al via, ora siamo quasi alla parit¨¤. Le donne non sono pi¨´ preoccupate di questo sport spesso identificato come estremo, ora sanno che ¨¨ alla portata di tutte".
Come si muove per stimolare le donne verso la sport?
¡°Sono presidente della Commissione Donna della Fitri, vogliamo far capire che il triathlon ¨¨ uno sport divertente, che si pu¨° fare senza grossi problemi con un minimo di preparazione e poi stiamo lavorando per avere una vera e propria identit¨¤ e una parit¨¤ anche mediatica, puntando ad avere partenze completamente separate dalla prova maschile, come succede gi¨¤ ai campionati italiani¡±.
E cosa sogna?
¡°Vorrei vedere sempre pi¨´ giovani fare triathlon, uno sport che offre una solida base per poi scegliere che cosa di vuole fare¡±.
Quali sono le variabili che hanno determinato questo sviluppo cos¨¬ marcato?
¡°La base dei praticanti ¨¨ aumentata, i materiali si sono evoluti in maniera importante e gran parte dell'attrezzatura ¨¨ progettata pensando alle donne. C'¨¨ anche molta pi¨´ attenzione sulla preparazione, con una differenziazione anche scientifica tra uomini e donne¡±.
Invece Martina com'¨¨ cambiata nell'ultimo decennio?
¡°A dire il vero, non sono mica cos¨¬ diversa rispetto a 10 anni fa. Ora ho messo in piedi la mia squadra, non posso fare l'atleta in eterno anche se non smetter¨° mai di fare triathlon che ¨¨ nel mio Dna. Si, confermo che non sono nemmeno cambiata tanto fisicamente, anche se ho pi¨´ impegni... ma me li sono cercati io!¡±.
La squadra ¨¨ un modo?per lasciare un'eredit¨¤?
¡°Dopo la fondazione della societ¨¤ sportiva con il mio compagno Mirco Orsato e altri cinque amici, i miei nuovi compagni di squadra hanno deciso di dare il mio nome al team: mi inorgoglisce molto questo aspetto, mi responsabilizza anche se volte mi sento un peso per gli altri. Tanti mi dicono che hanno iniziato a praticare la multidisciplina seguendo me, sar¨¤ un merito o una colpa?¡±
Che messaggio vuole trasmettere con questa iniziativa?
¡°Vorrei far capire l'importanza dell'arrivare al traguardo per il sorriso: raramente non l'ho avuto all'arrivo, anche quando il risultato non ¨¨ stato quello sperato. ? un segno di rispetto per chi ha messo in piedi l'evento, gli accompagnatori, chi mi supporta lungo il cammino, chi lavora con me. Un regalo che voglio sempre fare a chi lavora dietro le quinte. Il triathlon ¨¨ uno sport di grandi valori e lo noto soprattutto ad altissimo livello. Guardate bene ci¨° che ¨¨ successo nell'Ironman Hawaii ad esempio: gli avversari incitavano e si complimentavano con Lange mentre li superava durante la sua cavalcata trionfale. Siamo tutti rivali, ma c'¨¨ massimo rispetto reciproco: sai che vince uno solo, solitamente il migliore, ed ¨¨ giusto dare merito a chi ¨¨ stato il pi¨´ forte, anche accettando una giornata storta e le sconfitte. Questo ¨¨ il miglior modo per fare esperienza¡±.?Parola di Martina Dogana.
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