Vuoi usare gli attrezzi nel nuoto? Prima migliora la tecnica

Attrezzi si o attrezzi no? Il dilemma assale da sempre i triatleti quando si devono tuffare in piscina per preparare la prima frazione. Ci sono i puristi, che non utilizzano nessun ausilio, ci sono quelli che a bordo vasca hanno sempre sacche estremamente voluminose piene di accessori, attrezzi e ausili per la loro sessione di nuoto.

tecnica

La chiave per progredire nel nuoto è sempre la solita: migliorare la tecnica. Molti allenatori impongono che gli esercizi vengano effettuati senza strumenti in ausilio sino all'acquisizione di una buona tecnica. Lo stesso vale per i lavori più intensi: nuotare senza attrezzi da una parte stimola la fiducia nei propri mezzi, dall'altra evita di mascherare alcune carenze o debolezze come, per esempio, utilizzare il pull-buoy per favorire il galleggiamento pur non avendo un assetto ideale in acqua.

infortuni

Movimenti giusti e naturali sommati ad una corretta meccanica della bracciata dovrebbero essere i requisiti necessari prima di approcciarsi all'uso delle palette, più o meno grandi che siano. Pur rappresentando un valido ausilio per i nuotatori evoluti anche dal punto di vista del miglioramento tecnico, per i principianti rappresentano un metodo immediato per mascherare alcune lacune e potrebbero causare sovraccarichi o indurre a movimenti innaturali che potrebbero degenerare in infortuni.

Attrezzi per nuoto

Per i triatleti più evoluti che in acqua si comportano bene, questi “giocattoli” rappresentano dei validi alleati. Palette grandi sono ideali per serie di sprint di potenza, il pull-buoy serve per isolare la parte superiore e il tronco in vista di allenamenti dedicati al nuoto in acque libere, altri tipi di palette inducono dei particolari movimenti ottimi per migliorare la meccanica del gesto, altri strumenti sono necessari per gli allenamenti di forza in acqua. In sostanza, gli attrezzi devono essere usati come uno strumento utile e funzionale al miglioramento, non come una stampella.