Gregory Barnaby segna la miglior prestazione italiana di sempre con un sesto posto e un tempo di 7 ore e 48 minuti
La storica gara Ironman di Kona ha segnato record su record, con tempi mai visti: 45 minuti nel nuoto, il leggendario ¡°Sub4¡± di Sam Laidlow che ha chiuso la frazione bici in 3 ore e 54, e un tempo finale incredibile di 7 ore e 35 minuti stabilito dal vincitore, Patrick Lange. Il livello di competizione ha superato ogni aspettativa, con una start list tra le pi¨´ forti di sempre. La gara ha confermato la sua reputazione di prova estrema, soprattutto per le condizioni climatiche sfidanti, e si ¨¨ trasformata in una lotta per la sopravvivenza tra record, colpi di scena e avvicendamenti.
Mondiale Ironman di Kona 2024: le prime frazioni
¡ª ?Con 54 professionisti e circa 2.400 age-group al via, la sfida ¨¨ partita nelle splendide acque di Kailua Bay. A guidare la frazione nuoto ¨¨ stato Menno Koolhaas (Olanda), seguito da Sam Laidlow (Francia), Kieran Lindars (Regno Unito) e Antonio Benito L¨®pez (Spagna). Ma ¨¨ nella frazione ciclistica che Laidlow ha fatto la differenza, riscrivendo il record con un tempo di 3 ore e 57 minuti, abbattendo il proprio record di due anni prima di oltre 7 minuti. Lange, Benito L¨®pez, Barnaby, Von Berg e Marquardt hanno tentato di recuperare, ma ¨¨ stato Magnus Ditlev a insidiare pi¨´ da vicino Laidlow, seppur senza riuscire a riprenderlo.
La maratona: l¡¯incredibile rimonta di Lange
¡ª ?All¡¯ingresso in T2, Laidlow aveva un vantaggio di quasi sei minuti su Kallin, e Lange, in tredicesima posizione, era a oltre nove minuti dal leader. Iniziata la maratona, Lange ha subito imposto un ritmo devastante, recuperando due minuti dopo soli cinque chilometri e superando Laidlow dopo 18 chilometri, mantenendo un passo sotto le 2:30 nella prima parte del percorso.
Le dure condizioni del clima e l¡¯esaurimento da sforzo si sono rivelati micidiali, con cambi continui nelle posizioni di testa. Il francese Leon Chevalier, in seconda posizione per gran parte della corsa, ha ceduto al caldo, permettendo a Ditlev di guadagnare il secondo posto e a Rudy Von Berg il terzo. Lange ha concluso la maratona in 2:37:34, assicurandosi il terzo titolo IRONMAN (6 anni dopo l¡¯ultimo) con un tempo record di 7:35:53, battendo di quasi cinque minuti il precedente record della gara.?Lange ha dedicato la vittoria alla madre, scomparsa nel 2020, condividendo un momento toccante: ¡°Correndo lungo Ali¡¯i Drive, ho sentito come se lei fosse l¨¬ con me. Ho provato dei brividi, nonostante il caldo torrido. Questa vittoria ¨¨ per lei.¡±
Barnaby: un italiano tra i pi¨´ forti al mondo
¡ª ?Gregory Barnaby, unico Pro italiano in gara, ha ottenuto uno storico sesto posto con un tempo di 7 ore e 48 minuti, migliorando la sua prestazione dell¡¯anno precedente nell¡¯edizione di Nizza. ? ora considerato tra i migliori triatleti del mondo sulle lunghe distanze. La sua prestazione ha superato i precedenti migliori risultati italiani a Kona: il ventesimo posto di Giulio Molinari nel 2018 (8 ore e 21) e quello di Alessandro Degasperi nel 2017 (8 ore e 35).
Le dichiarazioni post-gara di Barnaby
¡ª ?Abbiamo chiesto a Gregory Barnaby di raccontarci la sua gara: "Sono estremamente felice e orgoglioso del risultato e di come ho gestito la gara. ? stata senza dubbio la pi¨´ dura e spietata che io abbia mai affrontato. Si porta il fisico al limite, e di conseguenza la testa ¨¨ sempre sull¡¯orlo del baratro. Durante il nuoto mi sono sentito in controllo. In bici, il ritmo ¨¨ stato altissimo per tutta la gara, e il vento e le dinamiche di gruppo lo hanno reso ancora pi¨´ impegnativo. La maratona ¨¨ iniziata bene, ma ho subito cominciato a soffrire il caldo e la fatica, e nel tratto su Queen K ero stremato. Per fortuna, nel tratto di discesa verso l¡¯Energy Lab, mi sono 'ripreso' e ho concluso in sesta posizione".
Per Barnaby ¨¨ stato il quinto Ironman (il secondo iridato) e ha sempre terminato in top 10. Quando gli abbiamo chiesto come si sente a competere sempre tra i pi¨´ forti al mondo lui ha risposto: "? sicuramente motivo di orgoglio. ? un percorso costruito in tantissimi anni di lavoro e dedizione, e credo di aver raggiunto adesso un¡¯et¨¤ e un¡¯esperienza tale che mi permettono di esprimermi bene su queste distanze. Con il mio allenatore Luca Zenti lavoriamo tantissimo su ogni dettaglio, ed ¨¨ chiaramente bello vedere i risultati, e sentire come ogni esperienza ¨¨ una prova di crescita e diventa una motivazione per le gare future. La stagione non ¨¨ ancora finita, e gi¨¤ adesso mi sto concentrando sul recupero, perch¨¦ tra 4 settimane garegger¨° in Australia, e poi a met¨¤ dicembre al Mondiale di Mezzo Ironman in Nuova Zelanda".
? RIPRODUZIONE RISERVATA