I consigli di coach Giorgio Rondelli sugli esercizi di potenziamento in palestra
Quando si affronta una seduta di potenziamento muscolare in palestra, che sia con l'utilizzo dei sovraccarichi oppure usando le macchine isocinetiche, bisogna avere ben chiaro l'obiettivo che si vuole raggiungere. Lo schema di lavoro deve essere semplice. Con due sole fondamentali variabili: l'entit¨¤ del sovraccarico e la velocit¨¤ di esecuzione dell'esercizio. Partendo da queste premesse si possono identificare quattro opzioni principali. Vediamo quali.?
1) Sovraccarico basso, velocit¨¤ di esecuzione bassa. Con questo protocollo di lavoro si allenano soprattutto le resistenze muscolari locali molto utili specialmente in sport di endurance come la corsa.?
2) Sovraccarico medio, velocit¨¤ di esecuzione bassa. Con questo secondo protocollo di lavoro alleniamo la forza. Se poi manteniamo recuperi ampi fra i vari blocchi di lavoro senza stressare la muscolatura avremo anche un minimo aumento di volume del muscolo stesso inteso come ipertrofia.?
3) Sovraccarico basso, velocit¨¤ di esecuzione medio-elevata. Con questo terzo protocollo di lavoro si allena soprattutto la velocit¨¤. Anzi per meglio dire si mantiene in piena efficienza la propria velocit¨¤.?
4) Sovraccarico elevato, velocit¨¤ di esecuzione elevata. Con questo quarto protocollo di lavoro stimoliamo la potenza. Si tratta di un allenamento molto importante per gli atleti di alto livello. Quindi di un allenamento che va ripetuto pi¨´ volte nel corso di tutta la stagione agonistica.?
La chiosa finale ¨¨ che non contano tanto i singoli esercizi, i sovraccarichi e le macchine che usiamo quanto piuttosto come stimoliamo i vari muscoli. Vedi l'entit¨¤ del carico, la velocit¨¤ di esecuzione, il numero di ripetizioni, i tempi di recupero fra un esercizio e l'altro, la durata totale di una seduta, il tipo di sforzo che si compie. Il tutto naturalmente finalizzato agli adattamenti che si vogliono ottenere nei vari muscoli interessati.
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