ultra marathon
Pugolotti, il maratoneta dei deserti: "Vi racconto i miei 80 km nel bianco accecante del Tuz Golu"
Il Tuz Golu ¨¨ un luogo che mi ha sorpreso e affascinato. Avevo gi¨¤ attraversato un lago salato anni fa in Iran, ma era totalmente diverso. Non cos¨Ź bianco perfetto, con il fondo cos¨Ź liscio e duro come il marmo. Ottanta chilometri di bianco accecante, talmente forte nelle ore centrali della giornata,? da risultare impossibile persino leggere lĄŻora sullĄŻorologio. Poi, vento da mattina a sera e vuoto assoluto. LĄŻunico incontro, un addetto allĄŻestrazione del sale, certamente sorpreso di vedere un runner sbucare dal nulla. Attraversando il Tuz Golu ti sembra di galleggiare in una bolla irreale. Sembra di correre senza muoversi mai. Nessun punto di riferimento e una luce pazzesca. Un luogo magico che mi rimarr¨¤ nella mente per sempre.
al confine del mondo
ĄŞ ?La mia storia di runner nasce molti anni fa. Era il 1992 quando iniziai con le corse su strada e le maratone, poi dal 2005 ecco il mio primo deserto in Tunisia. E fu la svolta. Avevo cominciato partecipando a una gara che, vista con gli occhi di oggi, definirei abbordabile: la 100 km del Sahara. Erano in realt¨¤ 119 chilometri che per me, a quel tempo, furono difficilissimi. Da quel momento mi sono trasformato in un ultra maratoneta dei deserti. Che sono la mia grande passione. Sahara, Acacus, Tadrart, Gobi, Karakum, Kizilkum, Wadi Rum, Wadi Araba, Dush a Lut, Pamir, Artico, Polo Nord. E poi Mauritania, Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Israele, Giordania, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Tajikistan, Kirgikistan, Xinjian, Cina, Afghanistan e Turchia. E ancora il nord Svalbard e l'Islanda. Alla fine, ho collezionato pi¨´ di 6000 chilometri di corsa al confine del mondo. Ma come mi preparo? Per rincorrere le mie sfide mi alleno tutti i giorni di tutto lĄŻanno. Natale e Capodanno compresi. Il mio in realt¨¤ non ¨¨ un approccio allĄŻallenamento, ma un vero e proprio stile di vita. Cerco lĄŻequilibrio tra allenamento e la vita di tutti i giorni. Ho 62 anni e a questa et¨¤. alla maggior parte dei runner. non passa per la mente di andare a sfidare i deserti. Almeno cos¨Ź credo. Ho maturato per¨° un concetto molto radicato che pi¨´ in generale mi porta ad affrontare qualsiasi ostacolo con un criterio? positivo. In sostanza, mi piace tutto quello che faccio. Allenamenti, trasferte, corse nei posti pi¨´ ostili del mondo sono per me un piacere, prima che una sfida. E sono sicuro che questo modo di approcciare il mio sport a livello mentale aiuti molto anche il fisico, al di l¨¤ della preparazione costante e continua.
25 imprese
ĄŞ ?Ho attraversato 25 volte i deserti della Terra e dopo ogni sfida raccolgo emozioni e pensieri. Questo ¨¨ un periodo in cui corro senza pensare a nulla. E dopo un mesetto, inizio a mettere a fuoco quale potrebbe essere la prossima.
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