Andiamo a vedere una serie di allenamenti utili a mantenere la condizione anche in vacanza, per iniziare poi al meglio la nuova stagione. I consigli del coach
Come pu¨° essere sfruttata una vacanza in montagna da un giovane mezzofondista con un allenamento diverso dal solito? Al di l¨¤ delle condizioni climatiche decisamente migliori rispetto alla calura delle grandi citt¨¤ e delle classiche ripetute in salita su varie distanze, cos'altro ancora potrebbe fare? La risposta pi¨´ ovvia rimane la corsa in montagna.
la corsa in montagna
¡ª ?Sul piano pratico, vuol dire affrontare allenamenti su percorsi molto impegnativi, con tanto di dure salite e ripide discese come fanno regolarmente gli specialisti della corsa in montagna. Senza timori. Bisogna quindi pensare alla corsa in montagna come a un¡¯esperienza formativa, utile anche per ampliare il patrimonio motorio e psicologico. Spesso invece siamo abituati a vederla come una specialit¨¤ fine a s¨¦ stessa. Questo discorso potrebbe essere valido ai livelli assoluti, dove coniugare pista e montagna diventa praticamente impossibile. Ma se invece parliamo di attivit¨¤ giovanile, ¨¨ sbagliato escludere a priori i benefici che possono derivare dalla corsa in montagna.
i vantaggi della corsa in montagna
¡ª ?I vantaggi nella costruzione di un giovane fondista sono i seguenti. In primis perch¨¦ con questa si va ad ampliare la base motoria, attraverso esercitazioni di forza e propriocezione. Quindi con esercitazioni certamente meno stressanti delle sedute lattacide su pista. Uno degli allenamenti pi¨´ produttivi ¨¨ sicuramente il fartlek collinare. Sotto due aspetti: metabolico e biomeccanico. Per esempio, nell'eseguire una seduta classica alternando un minuto lento a un minuto veloce per 30/40 minuti di lavoro un giovane atleta dovr¨¤ riuscire ad adattarsi in tempi brevissimi alla salita o alla discesa. Affrontate a velocit¨¤ sempre diverse. Imparando, quindi, a gestire sempre meglio la propria biomeccanica di corsa. Cosa di non poco conto.
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