Stefano Castione, dopo aver rispettato la tabella di allenamento preparata dal suo coach, ¨¨ sbarcato in Sardegna pochi giorni prima della gara. Ed ecco come si ¨¨ preparato...
Sono passati 3 mesi e sono riuscito a seguire (quasi) alla lettera tutta la tabella di marcia degli allenamenti che mi ha preparato il coach. Qualche volta ho dovuto saltare per motivi di lavoro, ma per fortuna sono sempre stato bene fisicamente e il buon umore di sentirmi sempre pi¨´ in forma e di vedere i progressi mi hanno aiutato ad allenarmi anche quando la fatica mi avrebbe spinto a tirare indietro. Circa una settimana prima della gara mi sono quindi messo in viaggio verso la Sardegna, e poi nel sud dell¡¯isola e precisamente a Santa Margherita di Pula, al Forte Village, l¡¯hotel che ospita la gara. Per viaggiare dalla penisola ho scelto il traghetto, cos¨¬ da poter trasportare tutta l¡¯attrezzatura sportiva (bici in primis) in serenit¨¤, e averla pronta al mio arrivo, e ad avere la possibilit¨¤ di muovermi liberamente in loco.?
LA RICOGNIZIONE
¡ª ?All¡¯arrivo, la voglia pi¨´ grande ¨¨ stata quella di provare il percorso. Quello della ricognizione ¨¨ infatti un momento meraviglioso. Iniziare a visualizzare i momenti della gara, respirare l¡¯aria del posto, ¡°assaggiare¡± l¡¯acqua e la strada, sentire il vento, cercare di memorizzare i punti chiave, prendere punti di riferimento, sono tutti momenti molto riflessivi e che trasmettono un¡¯energia positiva incredibile. C¡¯¨¨ da dire che per il mio ritorno al triathlon, e per il mio primo ¡°medio¡±, ho scelto un posto davvero meraviglioso, perfetto per queste tre discipline.?
IL NUOTO
¡ª ?La parte di nuoto si sviluppa in un mare tra i pi¨´ belli al mondo, si entra in acqua proprio dalla spiaggia dell¡¯hotel, si esce al largo e una prima boa a destra ci dirige ad ovest per un lungo tratto, mentre altre due boe (una destra e una sinistra) ci riportano a riva dopo 1.9km. Dopo pochi metri a piedi, si entra nella prima zona cambio (T1) dove si lascia il materiale del nuoto (muta, cuffia e occhialini) e si recuperano il caschetto, le scarpette e la bici, pronti a pedalare tra i verdi vialetti dell¡¯hotel prima di uscire e iniziare il percorso vero e proprio.
LA BICI? Da qui si snodano i 90 km della seconda frazione, con un dislivello positivo di circa 1200m, attraverso Domus de Maria, Teulada e Sant¡¯Anna Arresi, prima di svoltare verso la costa per uno dei tratti di strada pi¨´ affascinanti dell¡¯isola, soprattutto da pedalare. Si va da Porto Tramatzu a Tuerredda per la provinciale 71, un ¡°mangia-bevi¡± (nel linguaggio da ciclista) che non lascia respiro, sotto tutti i punti di vista: salite corte e ripide, discese con curve e viste mozzafiato, macchia mediterranea a sinistra e calette dalla sabbia bianca a destra. Vi assicuro che anche con una bici da crono ¨¨ impossibile non guardare e godersi questa meraviglia! Al termine dei 90km si lascia la bici in una seconda zona cambio (T2) dove si indossano le scarpette da corsa e si parte per una mezza maratona (21.1 km).?
LA CORSA
¡ª ?Il percorso ¨¨ un anello ondoleggiante da poco pi¨´ di 10km che si ripete per due volte, con una discesa (da fare due volte poi in salita) che dalla Statale Sulcitana ci porta lungo il mare della via Flumendosa. Questo tratto di costa, che passa sotto la torre di Cala d¡¯Ostia, ¨¨ davvero spettacolare, ma anche qui, ¨¨ un falso piano mai banale che invita a grande prudenza per la gara, dove bisogna arrivarci con ancora qualche energia e soprattutto con la testa per gestire bene le gambe e il ritmo quando cambia l¡¯inclinazione del terreno. A tre giorni dalla gara ¨¨ finita la mia ricognizione: mi sento in forma e sono in un posto meraviglioso. Non vedo l¡¯ora che arrivi il giorno della gara, che vi racconter¨° poi com¡¯¨¨ andata.
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