? il compleanno di una leggenda dell'atletica leggera italiana
Oggi marted¨¬ 10 gennaio 2023 Francesco Panetta, uno dei pi¨´ grandi mezzofondisti italiani di tutti i tempi, compie 60 anni. Quando dalla Calabria, nel settembre del 1981, era salito a Milano per iniziare a percorrere la strada che lo avrebbe portato a diventare in seguito campione europeo e mondiale dei 3000 siepi di anni ne aveva solo 18. Un diamante ancora grezzo ma con un motore fisiologico e una tempra agonistica fuori dal comune. Il suo inserimento nella storica Pro Patria guidata da Giuseppe Mastropasqua e nel mio gruppo di mezzofondisti fu piuttosto semplice. Con Alberto Cova in veste di leader e capitano e poi tanti altri buoni atleti come Gianni Demadonna, Franco Boffi, Marco Gozzano e Severino Bernardini. Solo per citare i pi¨´ bravi. Sin dal primo anno di lavoro in comune si era capito che il ragazzo di Calabria aveva una marcia in pi¨´. Sia sul piano fisico che mentale.
L'escalation
¡ª ?Infatti dopo tre anni di duri allenamenti arriva la qualificazione olimpica per i giochi di Los Angeles 1984. Sia sui 3000 siepi che sui 10.000. Nel 1986 Francesco vince per la prima volta il Cross del Campaccio battendo anche Alberto Cova che finisce terzo. Sempre nel 1986, agli Europei di Stoccarda, arriva anche la prima medaglia d'argento internazionale al termine di una fuga pazza iniziata subito dopo il via della gara dei 3000 siepi.
Anno d'oro
¡ª ?Il 1987 ¨¨ il suo anno d'oro. Ai campionati mondiali di Roma conquista la medaglia d'argento sui 10.000 dietro il keniota Paul Kipkoech poi quella d'oro sui 3000 siepi con una fuga in solitaria dopo solo 1000 metri di gara. Con i 70.000 dello Stadio Olimpico in tripudio celebrando con lui anche il nuovo record italiano di 8.08.57. Un primato che resiste tutt'ora.
Il divorzio
¡ª ?Il 1988 ¨¨ l'anno della svolta. Dopo la deludente olimpiade di Seul dove arriva nono sui 3000 siepi si stacca dalla Pro Patria e si trasferisce alla Comelit di Bergamo facendosi seguire da Giorgio Gandini. Nel 1990 agli europei di Spalato tira fuori di nuovo gli artigli surclassando in volata il britannico Mark Rowland andando cosi a vincere la medaglia d'oro. L'ultimo acuto tecnico lo realizza invece al meeting di Zurigo del 1993 quando corre i 5000 nel superlativo crono di 13.06.76.
Nasce il pirata
¡ª ?Proprio da quella stagione il campione azzurro inizia a correre con una bandana sul capo diventando all'istante per tutti: il pirata. Smette nel 1998 dopo non essere riuscito nelle stagioni precedenti a trasformarsi in maratoneta di livello mondiale.
Grande carriera
¡ª ?Una carriera straordinaria la sua. Con un oro mondiale ed europeo sui 3000 siepi poi un argento europeo ancora sui 3000 siepi ed un argento mondiale sui 10.000. Panetta ha poi partecipato a tre Olimpiadi 1984/1988/1992. A tre campionati mondiali 1987,1991, 1993. E a tre campionati europei 1986/1990/1994.
Gesto bellissimo
¡ª ?Proprio nel 1994, a Helsinki, il campione azzurro si rese protagonista di un bellissimo gesto d'altruismo nella finale dei 3000 siepi aiutando Alessandro Lambruschini a rialzarsi da una sfortunata caduta e poi scortandolo sino a rientrare in gruppo. Sempre nella sua carriera sono da ricordare I primati nazionali sui 3000 (7.42.63), sui 3000 siepi (8.08.57) sui 10.000 ( 27.26.84) e sulla mezza maratona (1h01.48). Grande protagonista del cross, sesto ai mondiali juniores nel 1982, poi decimo nel 1984 nei seniores, quindi sei titoli italiani consecutivi dal 1987 al 1992. Quindi le due vittorie di Coppa Campioni nel 1987 e 1988 a Clusone trascinando la Pro Patria sul tetto d'Europa. Ancora i 10 titoli italiani e le 34 presenze in maglia azzurra.
Un campione per tutte le superfici
¡ª ?Atleta poliedrico, fortissimo sia in pista che su strada e soprattutto sul cross. Un terreno su cui riusciva ad esaltarsi esprimendo al meglio le sue formidabili doti di front runner. Nel 2017 ¨¨ uscito anche un bel libro autobiografico sulle sue vicende sportive dal titolo?Io corro da solo. Attualmente Francesco lavora nella struttura della Fidal come esperto di marketing e si disimpegna anche come commentatore tecnico di RaiSport.
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