l'esperienza
"Run Your Way": la sfida dei 3 protagonisti nella loro prima maratona di Londra
Sono passati dall¡¯appuntamento del gioved¨¬ sera a Milano a correre insieme la major inglese. Nadia Charif, Leonardo Pinto e Andrea Compagnone sono i ragazzi del Crusher Running Club che New Balance ha selezionato per fargli vivere il "Run Your Way", accompagnandoli alla loro prima maratona nella capitale britannica.
Per New Balance la "Run Your Way"?¨¨ un motto che significa vivere le emozioni del running ognuno a modo proprio, ma sentendosi parte della stessa community. Ecco perch¨¦ la maratona rappresenta per eccellenza questo feeling: ogni runner ¨¨ arrivato a quella starting line a modo suo, con mesi di preparazione, spesso molto diversa per et¨¤ e grado di allenamento, in varie parti del mondo e con motivazioni differenti, ma che ha poi condiviso per 42.195 km assieme ad altre 50.000 persone (nel caso di Londra) e ad un tifo incredibile, nello stesso giorno: quel magico 21 aprile 2024.
Ma parliamo dei nostri 3 ragazzi del?Crusher Running Club di Milano: in che modo hanno vissuto il loro "Run Your Way"? Andrea mirava soprattutto alla performance, tanto da essere stato molto ligio i giorni precedenti al grande evento, e inizialmente aveva l¡¯obiettivo di finire la maratona in 3 ore... Ed ecco, com'¨¨ andata.
La gara di Andrea
¡ª ?¡°? stata un'esperienza affascinante vedere quante persone sono riuscite a a mettere tanta energia attorno alla corsa, trasformando il tutto in una festa per l'intera citt¨¤. Questo aiuta sicuramente a trovare le forze mentali necessarie per completare tutti i 42 km e 195 m che ti separano dalla linea del traguardo. Dal 30¡ã km, come si dice, tutto pu¨° cambiare e saperlo ti aiuta a prepararti ad affrontare ci¨° che il tuo corpo non sa di poter gestire. Proprio per questo, ho usato al meglio la mia energia e, forse condizionato da questa consapevolezza, ho mantenuto un passo pi¨´ basso per arrivare alla fine senza dovermi trascinare. Questo approccio mi ¨¨ costato 10 secondi al km sulla media totale che speravo di ottenere. Gi¨¤ nell'ultima settimana avevo comunque aggiornato il mio obiettivo da 3h totali a 3h e 10min, proprio per rispetto di quella che sarebbe stata la mia prima maratona, rimanendo pi¨´ conservativo¡±.
La gara di Leonardo
¡ª ?Leonardo, invece, che aveva messo come sfida quella di scoprire come avrebbe reagito il suo corpo durante tutte quelle ore di corsa, dice di essersi goduto appieno la giornata e riuscendo ad arrivare alla finish line grazie anche e soprattutto al tifo della citt¨¤; con molta soddisfazione l'ha chiusa in 3 ore e 50 minuti.
La gara di Nadia
¡ª ?Al fianco dei due performer ha mantenuto un atteggiamento morigerato prima della corsa, seppure ci aveva confidato di desiderare una birra inglese all'arrivo: ¡°Il mio obiettivo ¨¨ la finish line, ho fatto tanti sacrifici per arrivare fino a qui¡±. Quindi non ha ceduto. Sacrifici che alla fine le hanno permesso di finire la sua maratona in un ottimo tempo, 4 ore e 18 minuti. Che ci racconta cos¨¬: "? stato molto emozionante fin dalla partenza, ma quello che mi ha colpita di pi¨´ non ¨¨ stato solo vedere tanta gente correre, ma cos¨¬ tanta fare il tifo. Sembrava una grande festa".
¡°Non ho mai visto un pubblico cosi caloroso e coinvolto, mi ha dato molta forza e mi ha fatto sentire meno la fatica, oltre ai messaggi delle mie amiche che intravedevo quando prendevo il telefono per fare qualche foto.¡± (Noi di Active eravamo parte di quel tifo). ¡°Poi mi ¨¨ piaciuto molto vedere tante persone diverse tra di loro correre insieme a me, dai pi¨´ atletici agli anziani, dalle persone in carrozzina ad un ragazzo down e una ragazza cieca, oppure dai runner vestiti da animali per alcune charity a un uomo con il frigorifero sulle spalle. Ognuno aveva/ha una sua storia da raccontare, ma la cosa che ci accomunava tutti era il percorrere quei 42.195 km¡±. Questo ¨¨ il senso di "Run Your Way" New Balance.
Il momento down per Nadia ¨¨ stato, per¨°: ¡°Al muro del 37esimo km, ma ho camminato velocemente per 30 metri e ho anticipato di 5 min il gel da 40gr che dovevo prendere, ho ripreso subito a correre perch¨¦ ho pensato che prima sarei arrivata all¡¯arrivo meno tempo avrei sentito dolore alle gambe. Al 41esimo e mezzo stavo rallentando di nuovo finch¨¦ una mano ha toccato la mia spalla, era una ragazza che mi ha incitata a non rallentare e di seguirla che c¡¯eravamo quasi¡±, confessa Nadia. Questo momento, siamo certi non lo dimenticher¨¤ mai. E come ¨¨ arrivata alla finish line? ¡°Nel momento in cui ho raggiunto Buckingham Palace e me lo sono lasciata alla spalle ho iniziato a piangere, ero arrivata alla fine. La fine di un percorso pieno di alti e bassi, tanto impegno e tante avventure" conclude Nadia.
Questo ¨¨ l¡¯obiettivo della corsa, e quello che New Balance voleva che ognuno dei suoi protagonisti potesse sperimentare: emozione e crescita, da vivere dentro di s¨¦, che si corra una maratona o una corsa la mattina prima di andare a lavoro.
Gazzetta dello Sport
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