Jacobs
Come trascorre la mattina del “day after” il campione olimpico dei 100, dopo non aver chiuso occhio per tutta la notte? Allo stadio, ovvio, incurante dell’insopportabile calura. Marcell Jacobs, dodici ore dopo la sua gara d’oro, torna nel “luogo del delitto”.
In programma c’¨¨ infatti la finale del lungo. E, un po’ per amor di specialit¨¤ – quella che lo ha visto affermarsi prima di svoltare verso la velocit¨¤ pure – e un po’ per fare il tifo per l’amico Filippo Randazzo (sar¨¤ ottavo con 7.99), la presenza sugli spalti diventa pressoch¨¦ imprescindibile.
Marcell, che probabilmente non ha ancora ben realizzato quanto compiuto, assiste a una bella gara. L’oro, all’ultimo tentativo, va al greco Tentoglou con un 8.41 che ¨¨ misura inferiore a quel suo 8.48 saltato ai campionati italiani under 23 di Bressanone 2016 (8.48), seppur inficiata da vento fuori norma (+2.8 metri al secondo). Insieme a lui l’inseparabile allenatore Paolo Camossi che, dei salti in estensione ¨¨ stato un grande interprete, in particolare nel triplo, specialit¨¤ della quale ¨¨ stato primatista italiano e campione del mondo indoor a Lisbona 2001.
Jacobs ¨¨ poi tornato nuovamente allo stadio, il “suo” stadio, dopo poche ore. Alle 19 locali, infatti, le 12 italiane, in apertura del programma serale della quarta giornata, in programma c'era la premiazione. Insieme a lui sul podio lo statunitense Fred Kerley, d’argento e il canadese Andre De Grasse, di bronzo come a Rio 2016. Ora, eventuali primi mini festeggiamenti a parte, ci sar¨¤ da rimanere concentrati. Gioved¨¬, alle 11.30 locali, le 4.30 italiane, sono in programma le semifinali della 4x100. L’Italia, con anche Filippo Tortu, ha (giustamente) alte ambizioni. Vietato sbagliare.
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